Su alcune dichiarazioni rese in collegio docenti ieri mattina dal direttore dell’Istituto musicale "Peri-Merulo", Maurizio Ferrari, è intervenuto il sindaco di Castelnovo ne' Monti e presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino, Enrico Bini: “Siamo venuti a conoscenza con vivo sconcerto che ieri mattina, nel corso di un collegio docenti dell’Istituto superiore di studi musicali 'Peri–Merulo', il direttore dello stesso Maurizio Ferrari ha annunciato la separazione del Peri di Reggio Emilia dal Merulo di Castelnovo ne' Monti".
"Lo sconcerto - chiarisce Bini - deriva dal fatto che proprio nei giorni scorsi, a seguito di una serie di incontri e confronti, abbiamo richiesto un colloquio con il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, per presentare una proposta che prevede alcune modifiche alla convenzione in essere, ma che prevede al contempo il mantenimento della situazione con la fusione in essere tra i due istituti".
"Prendiamo atto - dice sempre Bini - che dopo le dichiarazioni giornalistiche improvvide di alcuni giorni fa, Ferrari si esprime nuovamente, nell’ambito di un organismo ufficiale, su un tema che non compete nè al direttore del 'Peri-Merulo' nè al collegio docenti, ma esclusivamente ai due comuni. La proposta che vogliamo presentare al Comune di Reggio prevede alcune modifiche della convenzione a seguito delle condizioni mutate, legate alla riforma del sistema dell’alta formazione musicale, e delle esigenze del territorio su cui abbiamo avuto modo di confrontarci anche con gli altri sindaci e non solo, in queste ultime settimane".
"Non riusciamo a comprendere le dichiarazioni di Ferrari, espresse senza confrontarsi ed evidentemente tese ad una separazione dei due istituti, se non con suoi progetti personali ai quali non siamo interessati. A noi interessa salvaguardare il valore aggiunto rappresentato dall’Istituto 'Peri-Merulo', crediamo che questa nostra proposta sia la migliore in tale direzione ed auspichiamo di poterne parlare direttamente quanto prima con il sindaco di Reggio Emilia, che in temi non sospetti ci aveva dato ampia disponibilità a venire in montagna per confrontarsi su questo tema e con tutto il territorio, cosa che vorremmo realizzare quanto prima perché il Merulo è una ricchezza ed un valore assoluto per tutta la montagna”.
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Aggiornamento 7 giugno 2016 ore 15
Istituto musicale – L'assessore Curioni: porta aperta a Castelnovo Monti. Il direttore Ferrari gode della nostra piena fiducia. Il Peri è nel progetto di Politecnico delle arti
Ogni anno un sempre più sorprendente numero di allievi della scuola reggiana accede ad importanti organici strumentali di valore internazionale o si piazza, con successo, in concorsi per strumentisti grazie alla professionalità acquisita negli anni di studio presso il nostro Istituto.
Crediamo che questi risultati siano stati possibili grazie all’alta professionalità di tutto il personale insegnante, del personale direttivo ed amministrativo e dell'ottimo ed eccellente lavoro del direttore Maurizio Ferrari che gode della nostra piena fiducia. Tutte queste persone hanno svolto e svolgono ogni anno un grande lavoro per la valorizzazione dei nostri giovani talenti.
Crediamo che lo sviluppo del nostro Istituto musicale sia una storia virtuosa che racconta di una comunità intera, che ogni giorno conferma di avere a cuore lo sviluppo degli studenti.
Abbiamo preso atto nei mesi scorsi del fatto che la comunità politica del Comune di Castelnovo Monti aveva rielaborato la mission dell'Istituto Merulo, indirizzandola verso una scuola civica a misura della dimensione dell'area della montagna. Non avendo mai operato in quella direzione, prenderemmo atto oggi del possibile ripensamento circa la possibilità di proseguire un percorso insieme. La nostra porta resta aperta.
Noi siamo impegnati per il bene della comunità artistica reggiana. E andremo avanti su questa strada. Il Peri è parte integrante di quel percorso verso la costituzione delle condizioni ottimali per realizzare un Politecnico delle Arti, che rappresenterebbe un progetto pilota di valore nazionale sul quale puntiamo con convinzione.
(Raffaella Curioni assessore all'educazione)
In merito all’intervento dell’Assessore alla Cultura di Reggio Emilia Raffaella Curioni interviene il Vice Sindaco e Assessore alla cultura di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari: “Come Amministrazione comunale di Castelnovo Monti stiamo cercando di coinvolgere gli altri Comuni e l’Unione dell’Appennino per un rilancio della formazione musicale su tutta la montagna.
Per raggiungere questo risultato abbiamo individuato alcune linee di azione. La prima è quella di restare nell’ambito della convenzione tra l’Istituto Merulo di Castelnovo e l’Istituto Peri di Reggio Emilia, perché riteniamo che il progetto di base che diede vita alla fusione, pur nel contesto mutato legato alla riforma del sistema dell’Alta Formazione, sia ancora di grande valore.
Siamo però anche consapevoli che una Università della Musica sia una proposta di altissima specializzazione e che è giusto che abbia sede a Reggio. L’Appennino nella nostra idea potrebbe essere sede di una esperienza innovativa di formazione specifica pre accademica, che veda nella sede di Castelnovo il centro propulsore.
Di questo abbiamo parlato con i Sindaci e nell’ambito dell’Unione per avere il loro sostegno a questa proposta, e di questo vogliamo discutere e confrontarci con il Sindaco di Reggio Luca Vecchi e con l’Assessore Curioni, procedendo insieme. Ringraziamo l’Assessore Curioni per l’ascolto e la costante vicinanza, ed in generale il Comune di Reggio che come interlocutore attento sui temi legati al Peri – Merulo non è mai venuto meno”.
Un altro grande risultato dell’attuale Amministrazione o anche questa è colpa della vecchia?
(Cristian)
Sinceramente non capisco questa polemica con il direttore Maurizio Ferrari. Il fatto che non sia stata confermata la convenzione è stata una scelta politica fatta dalla Giunta che ha preferito destinare i soldi (necessari a mantenere la convenzione precedente) per altre cose. Penso che siano molto chiare le parole dell’assessore Raffaella Curioni: “Abbiamo preso atto nei mesi scorsi del fatto che la comunità politica del Comune di Castelnovo Monti aveva rielaborato la mission dell’Istituto Merulo, indirizzandola verso una scuola civica a misura della dimensione dell’area della montagna. Non avendo mai operato in quella direzione, prenderemmo atto oggi del possibile ripensamento circa la possibilità di proseguire un percorso insieme. La nostra porta resta aperta”. Secondo me si sbaglia a fare la voce grossa contro il direttore Ferrari che ha semplicemente tirato delle conclusioni sulla base delle scelte politiche fatte a Castelnovo ne’ Monti. Sarebbe interessante e doveroso informare in modo chiaro i cittadini riguardo al perchè si è deciso di non rinnovare la convenzione in essere e dove si è deciso di utilizzare i soldi che venivano erogati ogni anno per mantenere in vita quella convenzione. Servono numeri e parole chiare, altrimenti nessuno capisce cosa stia veramente accadendo e si perde di vista il vero obbiettivo: si vuole avere un istituto musicale Merulo come lo era prima (investendo in questa direzione) o si preferisce utilizzare i soldi per altre cose e trasformare il Merulo in un semplice istituto a scopo ricreativo?
(Massimiliano Genitoni – portavoce M5S C. Monti)
Cerco di tradurre dal politichese detto che:
a) Bini sostiene che il Comune di Castelnovo “… prevede alcune modifiche della convenzione a seguito delle condizioni mutate, legate alla riforma del sistema dell’alta formazione musicale, e delle esigenze del territorio …”;
b) Curioni sostiene che il Comune di Castelnovo ha “… rielaborato la mission dell’Istituto Merulo, indirizzandola verso una scuola civica a misura della dimensione dell’area della montagna …”.
Proviamo a tradurre:
a) al Comune di Castelnovo ed agli altri della montagna non interessa (o non vuole/vogliono più sopportarne i costi) una scuola di musica che porti alla laurea anche perchè gli iscritti non sono tantissimi;
b) al Comune di Reggio non interessa avere “in pancia” una scuola civica e, sciorinando lodi per il Peri, ci dice che i loro obiettivi sono altri e, sostanzialmente “dà mandato”, o almeno il suo benestare, a Ferrari di licenziare il Merulo.
Dunque:
1) la scelta a monte è stata di Bini?
2) Le decisioni finali sono dettate da Curioni?
3) Vecchi potrà contraddire Curioni?
3) Il risultato sarà che il Merulo diventa un “luogo” (termine caro all’assessore alla cultura di Castelnovo) “dei ricordi” dove si potrà imparare il “giro di do” con la chitarra o a cantare in coro “Bella ciao” e poco di più?
Abbiamo bisogno di lumi e di risposte semplici!
(Elio Peri)
Concordo con Ferrari: è tempo che tutta la montagna si faccia carico delle spese riguardanti il Merulo.
(Alex)
Mi pare che il quadro sia quanto mai chiaro, chi ha preso le decisioni vorrebbe ora fare (o dare a intendere di voler fare) marcia indietro scaricando sul direttore Ferrari la responsabilità di decisioni che non sono certamente state prese da lui. Della serie abbiamo scherzato e siamo sconcertati che Ferrari ci abbia creduto. Fortunatamente le parole dell’assessore Curioni riportano, e non poteva essere diversamente, la giusta chiarezza. Se il Comune di Castelnovo, insieme agli altri comuni dell’Appennino reggiano, non è in grado di sostenere i costi di una scuola di livello superiore lo si dica chiaramente senza giri di parole e tentativi di scaricare il barile.
(Claudio Iotti)
Faccenda da catalogare sotto la voce brutte figure dell’amministrazione. Non può un assessore, nonché vicesindaco, tirare il sasso e poi nascondere la mano.
(C.R)
P.S. La lettera inviata a Redacon circa un mese fa a firma di un gruppo di genitori preoccupati per il Merulo, alla luce dei fatti, era sacrosanta.
Il vicesindaco Ferrari, anzichè supportare altre realtà che si sono formate a Castelnovo ma di certo non di livello culturale, professionale ed educativo paragonabili al Merulo, cerchi di indirizzare ogni sforzo possibile per mantenere intatta questa unica, importantissima e vera scuola di musica e di vita di Castelnovo.
(Un cittadino castelnovese)
Anch’io sono molto preoccupata per la brutta piega che ha preso questa vicenda. Concordo appieno con chi sostiene che la nostra scuola di musica vada ad ogni costo salvata così com’è adesso. Quando mi capita di parlare delle opportunità che offre il nostro paese, oltre a buone scuole, a scuole di ballo, al teatro, abbiamo la prestigiosa scuola di musica Peri-Merulo, il nostro Appennino è pieno di musica, della Big band, della banda di Felina che tiene concerti strepitosi, di “Anima montanara”, di complessi e di persone che hanno studiato o studiano e sanno suonare e partecipare a concerti o insegnare musica. Se ci sono delle difficoltà economiche mi permetto di suggerire di non ”tagliare” una scuola che è arrivata ad un livello importante per avere una ”scuoletta” che senz’altro costerà meno ma che non licenzierà più maestri e maestre bravi, che conoscono la musica e la sanno trasmettere attraverso questa buona scuola alla gente di Appennino che vorrà impararla. E’ una ricchezza da non trascurare, anche per un senso di rispetto verso chi si è adoperato per raggiungere un invidiabile traguardo, ma sopratutto perchè arricchisce le persone, la loro sensibilità, il gusto per il bello e perchè la musica è arte stupenda.
(Paola Agostini)
Ho letto ora l’aggiornamento – che avrei dovuto leggere prima – del vice-sindaco Emanuele Ferrari e mi sembra che la scuola procederà nel modo in cui ha proceduto finora. E questa è una bellissima notizia .Se poi il nostro comune ha ritenuto giusto parlare con gli altri comuni dell’Appennino per questioni economiche auguriamoci che ci siano risposte positive per mantenere il prestigio che dà questa scuola a tutta la montagna.
(Paola Agostini)