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Domenica con il Cai: escursione con l’artista a Case Cattalini e nei borghi di Civago

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Graziella Monari 'L'orso'
Graziella Monari 'L'orso'

La Sezione reggiana del Cai e la Sottosezione di Novellara, per il ciclo “Escursione con l’artista”, organizzano domenica 22 maggio una escursione breve e non impegnativa tra i borghi sopra Civago. E’ una escursione consigliata a chi ama camminare lentamente: si snoda tra le suggestive borgate sopra Civago, tutte da scoprire, tra belle mulattiere, castagni secolari, invitanti radure e il panorama dell’alta Val Dolo.

L’escursione terminerà a Case Cattalini, per incontrare la scultrice Graziella Monari, insegnante alla Scuola di scultura Canossa Stone di Rossena, e per ammirare le sue opere in pietra. Di solito gli escursionisti passano a Civago di fretta, per risalire la valle del Dolo fino all’Abetina, o per salire in auto alla “sbarra”, da dove proseguire per il Rifugio Battisti. Proprio lungo questa strada si trova Case Cattalini, un borgo con qualche segreto.

Il percorso parte da Case Cattalini (1146 m) e scende per una bella mulattiera a Ca’ Giammarco e a Case di Civago.

Da qui si raggiunge il paese di Civago (1010 m) da dove si sale alla borgata di Costarsa e, in mezzo a secolari castagni, alle case di Ronfrapane (1057 m), adagiate su un vasto pianoro nascosto tra i boschi. Da qui si sale per un breve tratto sul sentiero Cai 609, per poi tagliare a sinistra tra boschi e prati fino a raggiungere la strada che sale a Case Cattalini, dove si potranno ammirare le sculture di Graziella Monari.

 Graziella Monari si approccia alla scultura con la sapienza dell’artigiano e modella la pietra con quella volontà che avvicina a forme espressive semplici ma molto dettagliate e che riporta alla tradizione dell’arte e alla cultura popolare insieme. Opere come L’orso e il Pastorello sono state ottenute plasmando arenaria, altre come la Maternità scavando pietra di Canossa, altre ancora come Geo, Abbraccio e Paolo e Francesca levigando marmo di Carrara.
Uno dei suoi soggetti preferiti è il corpo umano. «Riprodurre o interpretare le forme del corpo umano - dice Graziella Monari - è uno degli esercizi più intriganti per uno scultore, una sfida a ricercare nelle linee, nei piani, nelle ombre e nelle luci quell’armonia che solo la natura riesce ad ottenere».
 L’escursione, con pranzo al sacco, prevede 3 ore di cammino, soste escluse. Informazioni presso la sede del Cai (0522 436685).