"In queste settimane più di un progetto importante dell’Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti è stato ridimensionato o congelato in attesa di ridefinizione, causa problemi di natura finanziaria". E' l'incipit di un intervento del consigliere di "Progetto per Castelnovo ne' Monti" Robertino Ugolotti.
"Nel caso dell’Istituto Peri-Merulo, in particolare, siamo di fronte ad un'ipotesi di declassamento, che sta ormai diventando certezza, come noi avevamo paventato in Consiglio comunale ascoltando il progetto illustrato in proposito dall’assessore Ferrari, il quale, stando alle odierne notizie di stampa, sembra prendere le distanze dalle posizioni espresse dal direttore dell’Istituto (Maurizio Ferrari, ndr) riguardo allo sostenibilità degli attuali costi (il che denota qualche scollamento tra le due parti, che non giova di certo al momento delicato e difficile che sta vivendo l’Istituto)". "Anche alla luce di tale apparente disarmonia tra Amministrazione ed Istituto, viene da chiedersi se sia stato fatto tutto il possibile per evitarne il declassamento, anche pensando ai numerosi sforzi economici di cui, in questi anni, si sono fatti carico sia il Comune che le famiglie, sforzi che ora rischiano di andare per certi versi in fumo, vanificando il lavoro che era stato compiuto nel passato per ottenerne l’affiliazione al Peri".
Prosegue l'esponente della minoranza consiliare castelnovese: "Altro tema oggi molto dibattuto è quello dell’ex consorzio agrario, in ordine al quale mancano i soldi per un recupero, e dopo un primo momento in cui l’Amministrazione ha cercato di far cassa mettendo in vendita l’immobile, oggi ci si trova a ripensare la cosa, fors'anche a seguito delle perplessità espresse da un buon numero di nostri concittadini; e altri esempi potremmo aggiungere che hanno visto il rinvio di interventi programmati, giustappunto per mancanza di liquidità, il che ci porta ad una inevitabile riflessione".
"Non ci nascondiamo - dice ancora Ugolotti - che alcune iniziative sono state avviate e che forse vedranno anche la luce, cosi come il famoso consulente inviato in Europa a cercare finanziamenti, e non saremo certo noi a lanciarci in finanza creativa o a caldeggiare operazioni non sorrette dalla relativa copertura finanziaria, ma crediamo nel contempo che un organismo elettivo, com’è l’Amministrazione comunale, non possa limitarsi a sole operazioni contabili perché in tal caso ci si potrebbe affidare ad un organo tecnico e non elettivo. La politica deve metterci qualcosa in più, ossia la progettualità, e su questa chiedere e ricercare i finanziamenti, contando sulla qualità dei progetti che produce, in modo che possano trovare attenzione e ascolto da parte delle istituzioni 'superiori', vedi la stessa Europa, dal momento che leggiamo spesso di fondi europei non utilizzati, anche di entità abbastanza cospicua, e dunque soldi ce ne sono ancora e andrebbero dirottati verso chi sa come impiegarli (e questo è compito della politica). Noi riteniamo anche che i comuni siano un ramo importantissimo dello Stato e dell’Europa stessa, e peraltro l’Italia ha una lunga e gloriosa tradizione comunale, e pensiamo di riflesso che gli amministratori locali, sindaci in testa, debbano sentire questo orgoglio e far sentire di conseguenza la propria voce verso Regione, Stato ed Europa, anche con azioni 'rivendicative', proprio per non sminuire il ruolo dei comuni. Oggi poi il nostro territorio potrebbe usufruire di potenziali opportunità, vedi la 'Conferenza della montagna', l’impegno della Regione, il Mab-Unesco, le aree interne, e da poche ore gli annunci del governo su cultura e ambiente, e anche i piccoli progetti suggeriti dal 'basso' sono occasioni da non lasciar cadere ma da incoraggiare e sostenere, e in tal senso devono muoversi anche quei politici che od ogni piè sospinto si appuntano una medaglia per essersi prodigati, a loro dire, in favore delle aree montane (se non lo facessero saremmo autorizzati a pensare che nelle loro parole c’è molta forma e poca sostanza, oppure molto fumo ma poco arrosto, secondo un vecchio e saggio detto)".
"Sempre in tema di politica - per concludere - abbiamo ancora nelle orecchie le parole di sindaci, oggi parlamentari, che dicevano che la montagna non dovrebbe lamentarsi e chiedere assistenzialismo, bensì rimboccarsi le maniche perché è alla pari dei restanti territori, e oggi siamo noi a dire alla loro parte politica che non deve tagliare i bilanci, dolendosi per la scarsità di risorse, ma mettere in atto una progettualità che attiri le necessarie risorse; e il nostro gruppo di minoranza non mancherà certo di dare al riguardo il proprio contributo (se i progetti ne saranno meritevoli)".
Coglie bene Ugolotti. Aggiungiamo a questo il tema della variante SS63 ancora ferma. Il tema del terminal (per gli studenti, che non c’è). E di un inefficace progetto di marketing territoriale. Almeno lo scorso anno ci si poteva consolare con l’Expò…
(IE)
Senza soldi non si fanno le grandi opere. Il terminal è un’opera molto costosa, ma nel frattempo qualcosa loro hanno fatto modificando la sosta degli autobus. Credo che il marketing territoriale sia stato affidato alla società Kaiti quindi è con loro che bisognerebbe lamentarsi.
(Anna)
P.S. – Non capisco cosa abbia portato alla montagna l’Expo?!
Sono senza parole a leggere che abbiamo un consulente in Europa per scovare contributi. Ma è lì gratis? A provvigioni? O purtroppo pagato dal Comune? Ma progettare per ottenere finanziamenti europei non è compito dell’assessore Attolini? Perché a questo punto se paghiamo il consulente a cosa ci serve l’assessorato della Attolini? Per capire come si sono organizzati in Comune… Cordiali saluti.
(Paolo)
Osservazione davvero intelligente, signor Paolo. Adesso che mi ha detto così mi ha illuminato, sto pensando di proporre di licenziare i dipendenti di tutti i settori perché tanto ci sono gli assessori che possono fare tutto e che sanno fare tutto. Tanto tra dipendenti, consulenti e assessori che differenza c’é ? Grazie Paolo. Meno male che c’é lei che ci ricorda come deve funzionare la macchina comunale.
(Commento firmato)
Mi sono dimenticata di firmare, sono Lucia Attolini.
(Lucia Attolini)
Senza soldi non si fanno le grandi opere e neanche quelle piccole, neanche l’ordinaria manutenzione. La “cura” Monti mantiene l’economia italiana in recessione dal 2011; il Fiscal Compact ci impone l’austerità; il pareggio di bilancio, il patto di stabilità… L’Italia é la terza economia d’Europa, é contribuente netto (cioè versa più soldi di quelli che riceve) sui fondi europei. Ha messo sul piatto 60 miliardi (sessanta!) che sono finiti a salvare le banche tedesche e francesi esposte con la Grecia, e non ha un euro da destinare al minimo di opere necessarie. Qualcosa non torna.
(Commento firmato)
Assessore Attolini, c’è differenza fra assessori e dipendenti e consulenti. I dipendenti sono lavoratori pubblici che dovrebbero, nei dovuti modi e termini di legge, portare avanti e possibilmente attuare le idee degli assessori che chiedono il voto proprio per le loro idee. Gli assessori sono coloro che vengono chiamati ad amministrare dai cittadini che condividono sempre le loro idee. E tutte due le categorie sono fondamentali. Invece i consulenti non servirebbero se tutto andasse come sopra e servono solo per sopperire alle mancanze delle idee. Vede, si gira sempre sulle idee. O uno ce le ha o paga con i nostri soldi uno che le abbia per lui. Ma in un Comune il consulente, a differenza di assessori e dipendenti, non è obbligatorio e non è obbligatorio fare per forza l’assessore se non si hanno idee. Cordialmente.
(Paolo)
In merito alla questione del consulente per le politiche europee credo vada riconosciuto il merito all’assessore di aver capito che in Comune manca un ufficio con l’adeguata struttura per “intercettare” i fondi UE. Sottolineo intercettare, non dare idee all’amministrazione. Sono due cose ben diverse. Anzi credo che tale incarico avrebbe dovuto essere dato a livelli più ampi (Unione montana, ecc.) Il futuro è l’Europa, perciò ben vengano le opportunità per accedervi.
(C.R)
Ma dietro ad un finanziamento europeo non c’è, o ci deve essere, un progetto? E dietro ad un progetto non ci deve essere un’idea? Poi per me è chiusa qui, perché io non sono contro l’assessore Attolini, ma contro sprechi di denaro pubblico per fare bella figura. Nella mia azienda sono pagato per fare un lavoro e giudicato; non pagano me e un altro che lavora per me per farmi fare bella figura, capito il concetto? Poi, se bisogna calare le tasse come a Villaminozzo ai negozi rispondiamo che non abbiamo soldi, per arredo urbano idem (a Felina tagliano aiuole sulla variante con bcs e rastrellano a mano), paese per lo sport e perdiamo, o vengono ridimensionati, tutti gli appuntamenti e alle società sportive tagliano le convenzioni per gestire gli impianti. Ma di cosa vogliamo parlare… di aria fritta?
(Paolo)
Sarebbe utile mettere a disposizione qualche spazio dove poter raccogliere pareri e suggerimenti dei castelnovesi. Intanto si potrebbe buttare lì qualche idea per aiutare il settore turistico e commerciale. Per esempio, per rendere più appetibile il nostro paese si dovrebbe:
– riaprire gli scavi a Campo Pianelli e sulla Pietra, quindi trasformare la zona in parco archeologico e interattivo ricostruendo fedelmente anche un piccolo villaggio dell’età del bronzo, con palizzata e dimora del capo villaggio (come hanno fatto a Montale Rangone, vicino a Modena);
– adibire parte dell’ex consorzio a museo dedicato alla Pietra con mostra permanente dei reperti ritrovati, ora ospiti dei Musei civici di Reggio;
– ripulire la pineta di Monte Castello, riportare alla luce i resti della cinta muraria del castello e creare anche qui un percorso archeologico;
– ripulire anche Monte Forco e ripristinarne i sentieri;
– rivitalizzare il nostro bel centro storico realizzando un albergo diffuso (vedi Toscana e meridione);
– realizzare un eco-camping con piazzole attrezzate anche per camper (lo vedrei bene zona centro fiera);
– fare in modo che i visitatori pernottino a Castelnovo organizzando eventi della durata di almeno due giorni; a tal proposito ricordando i concerti di musica celtica, proporre una vera e propria rassegna di 2/ 3 giorni;
– agevolare almeno in centro la riqualificazione esterna di edifici fatiscenti;
– riproporre il concorso “balconi fioriti” (che sembra una proposta stupidina, ma quando si faceva il paese era più allegro!).
(Pierangela Melli)
E’ bellissimo leggere commenti propositivi. Ce ne vorrebbero molti di più. Appoggio in pieno ogni suo punto. Ha ragione, ci vorrebbe una specie di bacheca dove gli abitanti possano dare idee per il bene comune. Complimenti.
(C.R)
Condividiamo in pieno il ragionamento di Pierangela Melli, oltre ad essere un buon programma coincide con il lavoro della lista civica “Progetto per Castelnovo ne’ Monti”.
(Robertino Ugolotti, capogruppo lista civica “Progetto per Castelnovo ne’ Monti”)
Anche queste idee di Pierangela sono estremamente interessanti. Finalmente proposte concrete, evidenziate punto per punto e chiaramente. Grazie Pimpi per il tuo contributo.
(MF)