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“Quella Messa per Benito…”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Sabato prossimo a Carù (Villa Minozzo) si celebrerà una S. Messa per Benito Mussolini. Benito Mussolini. Sono perplessa: nessuno di noi è mai arrivato a tanto. Siamo tutti peccatori e non abbiamo il diritto di giudicare, ma ritengo che questa sia una Messa politica. E se i nostri sacerdoti non possono rifiutarsi di celebrarla, chiedo l’intervento della Curia.

Abbiamo il massimo rispetto per tutti i caduti che ci sono stati allora, i racconti di cose vissute dai nostri familiari ce li ricordiamo bene: vittime, incendi, bombardamenti, di tutto e di più… Il mio paese è abitato da persone semplici, lavoratori, persone più che rispettabili, e quando entri nella nostra bella Chiesa ti senti a casa. Se deve essere “sporcata”, preferiamo rimanga nell’anonimato. Mi permetto di dire “sporcata” perchè hanno diritto alle nostre preghiere coloro che non fecero ritorno a casa di loro cari, tutti i defunti, gli ammalati, gli oppressi…

Noi abbiamo il dovere di rispettare e rendere grazie a chi ci ha aperto la strada per un mondo migliore, non possiamo dimenticare quello che è stato, la storia. Dobbiamo essere di esempio ai nostri fili e nipoti. Che mondo stiamo preparando per loro?

(Alba Gabrini)

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Aggiornamento 27 aprile 2016 ore 15,30

Una nota ufficiale della Diocesi reggiana diffusa poco fa spiega: "Il vescovo Massimo Camisasca, riaffermando che è dottrina consolidata della Chiesa il suffragio per i defunti, chiunque essi siano, tanto più quanto più si reputi che essi sono bisognosi di perdono, chiede al parroco che la celebrazione venga spostata per evitare ogni possibilità di strumentalizzazione politica di un momento che deve restare esclusivamente religioso. Il vescovo, inoltre, ricordando il sacrificio di sangue pagato dalle popolazioni di Villa Minozzo durante la Resistenza, chiede a Dio per tutti la grazia della riconciliazione".

 

28 COMMENTS

  1. Nel comune che ha visto il perpetrarsi della strage di Cervarolo a poche centinaia di metri dai luoghi della battaglia di Cerre’ Sologno dove morirono eroicamente giovani partigiani sarebbe oltre modo un insulto alla memoria di tutti quei martiri della barbarie nazifascista. Le provocazioni vanno fermate con assoluta fermezza anche per evitare il triste spettacolo della presenza di lugubri figuri , visto la pubblicita’ dell’ evento, fara’ sicuramente accorrre a Caru’.

    (ellebi)

    • Firma - ellebi
  2. Mi sembra che la signora Alba faccia un po’ di confusione quando dice “non abbiamo diritto di giudicare” e immediatamente dopo giudica. E con che metodo giudica? In base al suo metodo personale di parte e non certo rispettando la dottrina della Chiesa là dove dice che tutti i defunti hanno diritto a una Messa e a una preghiera. Non mi sembra, poi, che “abbia rispetto per tutti i caduti che ci sono stati allora”, visto che non ha citato neanche uno dei molti sacerdoti assassinati dai partigiani comunisti nella nostra montagna. E non si preoccupi, che insieme ad altri fedeli di Carù, ci pensiamo noi a tenerla pulita la nostra bella chiesa, pulita anche da chi vuole mischiare fede e politica (come in questo caso lei vuole fare). Se questo è il mondo che vuole preparare per i nostri figli, considerando che questo è l’anno della misericordia, mi auguro proprio che la sua insistenza nel voler dividere invece di unire non abbia successo. Pregherò per la sua conversione.

    (Angelo Riccobaldi)

    • Firma - angeloriccobaldi
    • Condivido pienamente il commento del signor Riccobaldi, anche se penso che l’iniziativa della messa in suffragio di Mussolini dovesse essere contenuta in un ambito privato. Continuo a constatare l’assoluto silenzio degli attuali esponenti politici della sinistra sulle vittime innocenti volute da un odio gratuito ed esasperato di una parte delle milizie partigiane.

      (Una montanara)

      • Firma - Unamontanara
  3. Mi sembra che il Sig. Riccobaldi soffra di deliri di onnipotenza. Arriva persino ad intimare alla Sig.ra Alba di non entrare in quella chiesa (cito testualmente: “Pensiamo noi a tenerla pulita da chi come lei vuole mischiare fede e politica”). Ecco la mia opinione, Sig. Riccobaldi: si vergogni.

    (C.R)

    • Firma - C.R
  4. Non condivido l’intervento di Alba laddove evidenzia il rispetto per la storia. Storia diversa, come anche la vicenda Montanari, “riabilitato” pochi giorni fa, insegna. Ma questo è altro discorso. Certamente Benito avrà dovuto discutere parecchio con nostro Signore.

    (Serb)

    • Firma - Serb
  5. Interessante questione; io alla messa per il duce non ho mai pensato ma non scordiamoci mai di essere all’interno del “triangolo della morte”, dove capi partigiani, sacerdoti o chiunque non fosse “bolscevico dentro” è stato fucilato. Ricordiamo…

    (Fredo)

    • Firma - Fredo
  6. Sento molto discutere di questa messa e devo dire che determinate opinioni mi lasciano sconcertata. Quel che più mi lascia perplessa è la pretesa di tanti di veder rispettata questa scelta, la pretesa che si pensi questa sia una celebrazione “giusta” in onore di un uomo “giusto”, che “ha fatto anche cose giuste” – (cit chiunque difenda l’ideologia fascista). Fatela la vostra messa in onore del vostro “patriota”, fatela, ma non pretendete il rispetto per il vostro pensiero. Senza giri di parole, sappiamo tutti che chi si presenterà là quel giorno saranno gli stessi che di rispetto verso chi la pensa diversamente, specialmente se di altra etnia o religione, non ne ha nemmeno un briciolo, coloro che desiderano il ritorno alla dittatura e sperano che là fuori ci sia un nuovo Duce, pronto a far tabula rasa di chi, nelle proprie vene, non ha sangue italiano. Vi porgo cordiali saluti, nella speranza che per una volta il buonsenso superi la prassi religiosa.

    (Una studentessa)

    • Firma - Una studentessa
    • Continui pure a studiare, “Studentessa”. Studi bene la storia e la vicenda, mi pare che nessuno stia disquisendo sui meriti o demeriti del defunto in questione e le assicuro che il nero non mi sta bene. Cordiali saluti anche a lei.

      (Serb)

      • Firma - Serb
      • Prenderò a cuore il suo consiglio, signor Serb, ma oltre a studiare mi permetto anche di gettare un occhio critico sulla vicenda. Ciò che critico non sono meriti e demeriti del defunto, bensì l’atmosfera che si sta creando intorno a questo evento, creata dagli stessi che affermano vi parteciperanno con fierezza. Un’atmosfera che, personalmente, suscita in me un velo di preoccupazione. Spero abbia inteso quel che intendo dire. Ancora distinti saluti.

        (Una studentessa)

        • Firma - Una studentessa
  7. Una messa non si nega a nessuno. E’ una messa, non una commemorazione. Mi stupisce di più questo “diventare” cattolici della sinistra, visto le radici storiche del comunismo. La storia deve essere valutata da due parti, non solo da una. Condivido pienamente il commento di Riccobaldi.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
  8. Concordo con “Studentessa”. Aggiungo, rispetto per i morti e messa per chiunque, anche per il peggior assassino, ma in forma strettamente privata, questa non è solo una messa, questa è una messa a scopo politico, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

    (Monja)

    • Firma - Monja
  9. Gentile Monja, non è una messa a scopo politico, è finita sul giornalino della chiesa per errore. Ne subiamo tante, noi, di provocazioni politiche senza nessuna logica, eppure pazientiamo. Faccia lo stesso anche lei. Rilegga il commento di Riccobaldi e capirà meglio.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
  10. Sono sconcertata da queste affermazioni che sottolineano ancora una volta che non è una messa commissionata per l’anima di un peccatore ma per altre (pericolose) ragioni. La storia é una, oggettiva e irrevocabile. Siamo terra di partigiani e il fascismo é anticostituzionale. Avete il diritto di fare la messa per chiunque, Mussolini, il conte Dracula, o la signora Cianciulli. Per me comunque rimane un gesto inqualificabile. Mi aspetto che la messa per Mussolini (se proprio decidono di farla) sia accompagnata da un pensiero per le vittime del fascismo che sono state sacrificate per la libertà di tutti noi.

    (Commento firmato)

    P.S. – Aspetto la replica al mio commento dove si dirà che devo interessarmi ad altro, per il mio bene (la signora Alba deve stare lontana dalla chiesa di Carù, la studentessa deve studiare, la signora Monja deve rileggere e tacere… Cosa avranno deciso per me?).

    • Firma - Commento firmato
        • Sì, e allora perché i civili sono stati rassicurati circa la loro incolumità, per poi rimanere in casa ad aspettare l’arrivo dei demoni? In seguito, peraltro, ad un operazione mal realizzata e mal gestita da pochi giovani inesperti? Legga bene tra le righe del libro della Del Monte. Lei avrebbe dato retta? Io no, avrei preso i miei figli e sarei scappato nel bosco. E non mi si venga a dire la favola del coprifuoco. Se sa leggere, legga bene.

          (Serb)

          • Firma - Serb
  11. La guerra civile che investì il nostro Paese ha lasciato tante e laceranti ferite, divisioni che ancora non si sono rimarginate e ricomposte proprio per la tragicità degli eventi che segnarono il vivere di quei giorni – e la cui memoria resta viva e bruciante – e per le atrocità che si abbatterono su molte famiglie di entrambi i fronti, il cui doloroso ricordo si perpetua inevitabilmente e comprensibilmente nelle generazioni. I contrasti su quel tribolato pezzo di storia sono probabilmente destinati a mantenersi nel tempo, per un po’ d’anni almeno, e dobbiamo farcene realisticamente una ragione vista la portata e la drammaticità delle vicende che si sono allora consumate e il carico di reciproca ostilità che ha creato un solco profondo tra le parti, apparentemente insanabile. Su quella difficile e tormentata stagione in molti hanno già idee precise ed irremovibili, che nulla o quasi concedono a chi la pensa diversamente, ma c’è pure chi, per un insieme di motivi tra cui anche la più giovane età, non ha ancora maturato una propria opinione al riguardo e potrebbe farsela, semmai lo volesse, ascoltando le varie e differenti voci e valutazioni che in materia si confrontano e contrappongo, ma il presupposto è che di quegli accadimenti non si voglia accreditare una sola, unica ed insindacabile versione (con tutti i conseguenti riflessi).

    (P.B.)

    • Firma - P.B.
  12. Come sempre mi trovo d’accordo con P.B. Studentessa, è lecito e bello che s’informi sulla storia della guerra civile. È segno d intelligenza. Personalmente ritengo il revisionismo storico una fonte attendibile (vedi le vicende di Didimo Ferrari e Arrigo Nizzoli, Giuseppe Sidoli, Morelli, Cernaieto… non ultima, come già detto, quella di Montanari). Resto dell’idea che la messa doveva essere privata.

    (Serb)

    • Firma - Serb
  13. A Commento firmato gentilmente rispondo che grazie a Dio la libertà di non vedere le cose solo con un occhio non è un reato. Io non giudico nessuno. Sembra che si voglia “imporre” un errore fatto nella stampa del volantino della chiesa come una rievocazione a Mussolini. Lasci dire la messa. Se leggiamo i giornali succedono cose ben più gravi, che dobbiamo accettare come democratiche.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
  14. Una guerra, ancor più se civile, lascia strascichi, si trascina in odi e rancori che nelle piccole comunità possono sfociare al termine del conflitto su carta, nella realtà in vendette anche personali. Detto questo, signor Serb, la storia è chiara ed ha bocciato il fascismo e i suoi seguaci, per fortuna, essere rimandata a settembre da lei è un onore. Il mio esame lo sostengo tutti gli anni il 25 aprile, giorno della liberazione dal nazi-fascismo. A lei non so, a me il nero dona solo negli abiti e lo adoro solo in quell’ambito. Ci vuole altro che una messa o qualche nostalgica e ripugnante commemorazione di un dittatore per mettermi a tacere, ho scelto anni fa di iscrivermi all’Anpi e proprio in queste occasioni sono convinta e orgogliosa di farne parte.

    (Monja)

    • Firma - Monja
    • Contenta lei… Nessuno vuole riabilitare il fascismo, ma neanche negare che la storia è un po’ meno romantica di quella imposta dalla sua pregevole associazione. Esame non superato: bocciata. Monja, non cogliere odio o rancore nelle mia parole, eccedo in provocazioni, di cui mi scuso, per coerenza col mio caratteraccio. Ma sulla storia la pensiamo diversamente. Ciò, però non deve dividere. Il mondo è fin troppo diviso.

      (Serb)

      • Firma - Serb
  15. L’errore di una certa mentalità di sinistra è proprio quello di non accettare, o ancora peggio, non lasciare esprimere un’idea diversa dalla propria. Come già detto il pensiero è democratico e non penalmente punibile. La Storia, come già detto, bisogna guardarla da due parti, come ha spiegato perfettamente il signor Serb. Poi la Messa ormai è revocata. Ieri non ho sentito di camicie nere “pericolosamente” in giro. Cordiali saluti.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
  16. Non ho certamente un’idea romantica della guerra, nè della Resistenza, ho un’idea. È questo il bello della democrazia, noi possiamo convivere civilmente signor Serb, sebbene le nostre idee siamo contrastanti. In altro periodo storico non sarebbe stato possibile e questo è un dato di fatto.

    (Monja)

    • Firma - Monja
  17. Innanzitutto ringrazio Monja per la solidarietà, concordo in pieno con il suo ultimo commento. Signor Serb, mi annoterò la lettura da lei consigliata, ma il suo consiglio di studiare la storia della guerra civile, come fossi quasi o totalmente ignorante a riguardo, lo trovo forse un po’ troppo “saccente”. Conosco l’importanza della conoscenza della storia e non l’ho mai trascurata, specialmente quella della mia montagna e concordo che le cose debbano essere viste da entrambe le prospettive, se i fatti sono visti da un solo lato rischiano di esserci lacune e contraddizioni. Conscia di questo fatto, mi sono fatta la mia idea (che potrebbe benissimo variare nel futuro) analizzando i fatti trovati sui libri da più prospettive. Perciò continuo ad affermare che l’atmosfera che si è creata attorno a questo evento suscita in me qualche preoccupazione, condivisibile o meno. Il nero non le sta bene, ma sono tanti coloro che oggi vorrebbero che tutti tornassero a vestire questo colore, che è quello che meno fra tutti, personalmente, vorrei far indossare al mio futuro. La prego però, in tutta franchezza, non si attacchi nuovamente solo ed esclusivamente alla mia giovane età, intimandomi di studiare: prenda il contenuto dei commenti e risponda ad esso. Ad un interlocutore si risponde in base a ciò che esprime, non alla sua età, sesso o quant’altro.

    (Una studentessa)

    • Firma - Unastudentessa
  18. Di ciò mi scuso. La mia è invidia per le sue minori primavere. I giovani sono il futuro, con la speranza che coltivino lo spirito critico e la ricerca della verità. Buona vita.

    (Serb)

    * * *
    Riteniamo che il confronto possa dirsi concluso.

    red

    • Firma - Serb