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Consiglio comunale di Carpineti. Aggiornamenti sulla discarica di Poiatica

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Riceviamo e pubblichiamo.

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PoiaticaÈ stata una seduta tranquilla, con tante riflessioni su Poiatica, quella del consiglio comunale di Carpineti tenutasi ieri, mercoledì 13 aprile. Tutti i punti dell’ordine del giorno, ad esclusione della “richiesta di eliminazione del vincolo del pareggio di bilancio” dove il gruppo del Pd si è astenuto, sono stati votati all'unanimità.

Fra i documenti condivisi dal gruppo di maggioranza e dal gruppo di minoranza del Pd, il mandato al sindaco Tiziano Borghi ad “adoperarsi affinché il progetto di riqualificazione del sito di Poiatica non preveda l’utilizzo di materiali classificati con codice CER rifiuto”.

In sostanza è stato pienamente accolto la proposta che il Sindaco Borghi aveva fatto nell’ultima commissione discarica che alcuni avevano bollato come “apertura al conferimento a Poiatica di specifiche tipologie di rifiuto speciale”. I testo approvato all’unanimità dei consiglieri di Carpineti non “esclude per la riqualificazione della discarica di Poiatica l’impiego di sottoprodotti tra cui la terra di scavo della galleria del Bocco di Casina. L’impiego di sottoprodotti riduce sicuramente l’impronta ambientale rispetto all’utilizzo di sola terra vergine e diminuisce i costi dell’opera”, afferma il Sindaco Borghi.

Il sindaco, esprimendo soddisfazione per l’apertura del gruppo di minoranza del Pd in un primo momento fermo sull’ipotesi di ripristinare Poiatica solo con l’argilla del posto, ha poi comunicato la disponibilità dell’assessore regionale Paola Gazzolo a presenziare nella prossima commissione discarica.

In quella sede l’assessore regionale alla difesa del suolo relazionerà sulla ipotesi di riqualificazione del sito di Poiatica e risponderà alle domande dei componenti della commissione. La Gazzolo ha fra l’altro visitato da poco Poiatica, assieme al professore Alberto Montanari dell’università di Bologna, incaricato dello studio di riqualificazione, ai tecnici del Servizio Tecnico di Bacino e ai dirigenti di Iren.

I rappresentanti di Iren in quell’incontro non hanno mancato di sottolineare come il costo del tombamento del buco autorizzato e costruito a nord della discarica ricadrà sui cittadini. Difatti, sostengono gli ingegneri di Iren, nelle gestioni passate sono stati previsti i costi con i relativi accantonamenti per il ripristino del corpo della discarica. ma non certo per la chiusura della cella preparata per accogliere rifiuti.

Si stima che l’università di Bologna consegni il proprio studio entro la fine dell’estate; gli sviluppi saranno attentamente seguiti dal sindaco di Carpineti e dai sindaci della montagna.

(L’amministrazione comunale di Carpineti)

1 COMMENT

  1. Se potessimo dare un titolo a questo commento lo chiameremmo “Pierino e il lupo che cambiava il pelo ma non il vizio” ed è riassunto dell’ennesima triste storia locale di questi giorni. Riassumiamo in breve punti:
    1 ) Dopo l’ultimo incontro di commissione discarica sembrava essere emerso un accordo per contrastare la riqualifica di Poiatica, proponendo solo argille del comparto estrattivo di Carpineti, su cui noi ci esprimemmo in maniera cauta ma positiva. Qualcuno autoproclamatosi “Pierino” della situazione ritornava sui propri passi dopo aver proposto materiale di scarto delle gallerie del Bocco, perché le terre da scavo possono rientrare in codice di rifiuto speciale e significherebbe, quindi, aprire la porta ai rifiuti speciali, su quali ovviamente non decide il Sindaco quali possono andare a Poiatica e quali no, ma per norma è accordo tra privati di tutta Italia. Per questo l’intenzione iniziale era circoscrivere il più possibile in maniera preventiva materiale e provenienza. Da verbale del 10 Marzo il Sindaco conclude:” Non c’è nessuno che ha detto che vuole una discarica, c’è solo stato un Pierino, che era il sottoscritto, che aveva ipotizzato che per bonificare quel terreno forse si potevano prendere in esame due prodotti, che ho detto quali erano. Li cassiamo, terra di galleria e l’altra cosa le cassiamo.”.
    Da quell’incontro emerge poi nei giorni a seguire che nel codice appalti non si potrebbe vincolare l’area di provenienza del materiale. Posto che questa mozione, passerà in Unione di Comuni (che il Sindaco ha definito come ente minore rispetto all’Ex Comunità Montana (?)), è mozione politica e serviva a palesare un’intenzione di base, nessuno ovviamente, come componenti di Commissione discarica, ha pensato di convocarci per dirci quale articolo del codice e parlarne (ma scommettiamo che arriverà postumo in risposta a questo argomento per tranquillizzare).Vabbè, allora maggioranza e minoranza di comune accordo dicono “ ci mettiamo che il materiale da mettere nell’invaso deve essere ‘vicino’ e lo approviamo in consiglio”. Allora noi veniamo convocati solo il giorno prima del consiglio in un momento informale dove c’è qualche rappresentante di maggioranza e minoranza per chiederci cosa ne pensiamo. “Posto che avete cambiato il testo della nostra proposta” rispondiamo “ attenzione, vicino significa tutto e niente, la Francia è vicina, magari anche l’Asia e sicuramente le gallerie del Bocco lo sono”. Nella stessa sede accusiamo anche il Presidente di commissione discarica di non aver fatto questi passaggi in tempi in maniera condivisa, tanto che a noi cresce sempre più il tarlo che questa commissione discarica sia una farsa per darci il contentino della rappresentanza, ma gli accordi di sostanza vengano presi fuori commissione.
    Oggi veniamo a sapere che quindi si da il via libera alle terre di scavo del Bocco che per carità, mica ce l’abbiamo con le terre delle gallerie, ma che le stesse aprono la finestra a uno scenario devastante su cui Iren si potrebbe leccare i baffi è innegabile. Infatti sta passando legge regionale ( avevamo avvisato per tempo anche la commissione via mail su questo) dove terre e rocce di scavo da rifiuti diverranno sottoprodotti, lo dice Arpa sul proprio portale ER. In terre e rocce da scavo autocertificate dal proponente stesso,possono rientrare materiale da demolizione, bonifiche e anche un piccola percentuale di amianto. E’ tanta roba quando ne si parla in tonnelate. La stessa Arpa dice che la nuove norme che regolamentano questo materiale porteranno a contrastanti interpretazioni in dottrina e in giurisprudenza.
    Risultato:il documento approvato esce volutamente ridimensionato da quello che era il testo originario presentato dal nostro Comitato, che Sindaco e minoranza si erano impegnati ad approvare in toto il 10 Marzo in commissione davanti ad una folta platea. In quell’occasione, viste le ambiguità degli scarti da escavazioni sollevate dai rappresentanti del comitato, si era individuato nelle argille (come per il ripristino fatto nella discarica di Rio Riazzone a Castellarano) l’unico eventuale materiale conferibile.
    Approvato con il beneplacito di una maggioranza che spinge verso i sottoprodotti e una minoranza che, a questo punto, ci tocca ammettere che veste i panni del lupo che non cambia il vizio,totalmente schiacciata e incapace di difendere una posizione che a fine consiglio addirittura applaude l’operato di maggioranza. Tanto dopo, come ci è già successo di sentire per l’apertura di discarica in comprensorio montano, possono tutti dire che mica si immaginavano che saremmo stati invasi di altra robaccia, oppure che rivanghiamo il passato e bisogna andare avanti. A chi si domanda in coscienza se stia stato giusto e sta seduto nel consiglio diciamo che c’è sempre tempo per dissociarsi, siamo sempre in una democrazia, un po’ distorta nei modi, ma democrazia. Per quanto riguarda noi, sicuramente ci sentiamo raggirati e preoccupati, questo non è il tentativo massimo per impedire il tombamento rifiuti e non è stato nemmeno condiviso nelle sue modifiche in commissione. L’unica cosa che il nostro Sindaco, nelle vesti di portavoce di Iren, ritiene di condividere e che Iren splamerà i costi del tombamento senza rifiuti sui cittadini.
    2) Altro punto: le visite di questi giorni.
    Veniamo a sapere il giorno dopo il consiglio che Lunedì, mentre Profumo era a Toano su cui nemmeno qui sappiamo che si è detto o verbalizzato, lo stesso giorno l’Assessore Regionale Ambiente Gazzolo, l’Ingeniere Iren Paterlini,il Sindaco di Carpineti e il Dottore dell’Università di Bologna che sta facendo lo studio in discarica facevano sopralluogo a Poiatica. Una coincidenza. Il Sindaco sostiene che non ha invitato minoranza e comitati al sopralluogo perché era una visita dove si è chiesta riservatezza e che in pratica a casa loro invitano chi gli pare. Posto che avremmo tante cose da dire su questo, ricordiamo che la commissione discarica è disciplinata dallo Statuto Comunale per essere preventivamente informata, quanto meno, su ciò che avviene in discarica. Quindi? Perché non avvisarci prima che si sarebbe fatta questa visita? E dopo perché non comunicarci su quanto fatto e detto?Perché tanta paura che le informazioni girino pubblicamente?
    3) Ad oggi sicuramente sa più Iren di noi, essendo presente ad entrambe le occasioni, che cerca di ammansirci come un branco di pecore sul tema dei costi, venendo a casa nostra con l’arroganza che gli viene legittimata a dirci che se non ci ciucciamo i rifiuti saranno lacrime e soldi. Anziché studiarsi le manovre politiche per legittimare lo smaltimento di rifiuti, i tecnici Iren dovrebbero leggere le carte che li vincolano a mantenere l’area in sicurezza con i soldi degli accantonamenti e delle fideiussione che Iren deve versare, come previste dall’AIA per il post mortem discarica. E se non li ha riservati dovrà spiegarlo davanti alle opportune aule. Questo diceva qualche settimana fa il Sindaco Bini, riassumendo molto del nostro pensiero: “In questi anni a seguito della chiusura di Poiatica ci hanno fatto pesare, a noi montanari, l’aumento della tariffazione sui rifiuti, la mancata partenza del Tmb, il mancato utilizzo a regime dell’inceneritore di Parma… ma tutto questo non è un nostro problema. Iren non si deve permettere di dire questo ai cittadini. Ora, noi, non siamo più proprietari di Iren, i proprietari sono altri. Loro hanno preso i soldi e a loro tocca risolvere i problemi…”.
    ma…ahinoi, noi abbiamo Pierino.

    (Comitato Fermare la Discarica)

    • Firma - Comitato Fermare la Discarica