VETTO (28 marzo 2016) - Anche quest'anno, in occasione del venerdì santo, si è svolta la tradizionale e partecipata processione notturna per le strade del paese di Vetto. Si tratta di una toccante ricorrenza, che da generazioni coinvolge questa comunità, per dare vita a quel corteo che segue un'esemplare opera lignea del Cristo morto (opera di inizio novecento di Carlo Arlotti) intonando antiche commoventi litanie. I più piccoli si impegnano a tracciare il percorso con lumini, i ragazzi preparano i testi e le meditazioni che verranno letti, i giovani uomini, in bianche tuniche, portano la statua adagiata su un candido e ricamato lenzuolo, tutto il paese addobba le finestre lungo il cammino. Sono diversi che, sentendo il richiamo di questo rito, tornano dalla città per prendervi parte. E a dominare dall'alto, come un tempo, c'è stata la grossa croce luminosa, eretta in lontananza sui terrazzamenti del paese, simbolo già di redenzione nella notte. (Giorgia Fiori)
E’ in effetti una ricorrenza ancora molto sentita, che mette insieme diverse generazioni, e che ci lega al passato perché affonda le sue radici nella devozione popolare. La partecipazione attiva di tanti giovani fa sperare che questa iniziativa possa mantenersi nel tempo, come sarebbe auspicabile per tutte le buone tradizioni dei nostri luoghi.
(P.B., 28.3.2016)