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“La legalità̀ riguarda tutti”

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Le classi terze dell’Istituto comprensivo "Toschi" di Baiso e Viano hanno dato vita ad una  bella mattinata di cultura della legalità,  che ha visto come ospiti d’eccezione il capitano Dario Campanella, comandante della compagnia di Castelnovo ne' Monti, ed Enrico Bini, sindaco del medesimo luogo e delegato per la provincia alla legalità.

Ad aprire il lavori è stata la dirigente scolastica Maria Teresa Grispino, che, salutando i presenti e i ragazzi presenti, ha ribadito il ruolo di grande importanza che la scuola, in quanto agenzia educativa, interpreta nella diffusione dei valori della legalità. In questo senso va letto il percorso interdisciplinare che ha accompagnato per tutto l’anno le tre classi di Baiso, Viano e Regnano. Attraverso letture, ricerche, laboratori, visione di film e ascolto di musica, i ragazzi hanno sviscerato il tema della legalità e della criminalità organizzata. Particolarmente significativo   è stato il collegamento con il tema del gioco d’azzardo, affrontato grazie al generoso intervento di Matteo Iori, presidente dell’associazione "Papa Giovanni XXIII", attraverso il quale i ragazzi hanno approfondito il legame tra gioco e criminalità organizzata.

A corollario del percorso annuale, e appena prima della partecipazione alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,  si è svolto l'altro ieri, venerdì 18, presso il Centro civico “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Baiso un incontro in cui i ragazzi avuto la possibilità di confrontarsi sul tema della legalità con due esperti d’eccezione.

Nel corso del suo intervento il capitano Dario Campanella, con l’ausilio di materiale visivo, ha affrontato con grande disponibilità e chiarezza molte tematiche che ruotano intorno al principio di “legalità”, al  rispetto della legge come condizione fondamentale a garanzia delle libertà del cittadino, al ruolo della Costituzione come rete di diritti e doveri, riflettendo in particolare  sul tema del bullismo. In merito ad ognuno dei temi affrontati non sono mancati consigli e suggerimenti utili, soffermandosi anche su ciò che i ragazzi stessi possono fare in prima persona per arginare fin da subito comportamenti scorretti se non illegali. Perché la legalità̀ riguarda tutti e provare ogni giorno a combattere gli atteggiamenti illegali è il primo e fondamentale passo per affrontare e fronteggiare la cultura della criminalità.

Ricorrente è stata la parola responsabilità, che è stata protagonista anche del successivo intervento del sindaco Bini. Visibilmente emozionato nel prendere la parola, il sindaco si è rivolto ai ragazzi con schiettezza, raccontando la sua esperienza personale e ciò che lo ha spinto a scegliere di esercitare un ruolo di primo piano nella lotta alla criminalità organizzata. Nelle sue parole si è avvertito chiaramente quanto sia radicata la convinzione che è necessario l’impegno di tutti per affrontare il problema della mafia.

Nonostante l’esaustività degli interventi, i ragazzi hanno mostrato entusiasmo e interesse anche nel porre diverse domande sui temi affrontati. Significativi anche gli interventi dei sindaci Fabrizio Corti  di Baiso e Giorgio Bedeschi di Viano, che hanno salutato i partecipanti e ringraziato la dirigente, i ragazzi e i docenti, ricordando che la mafia, di incontri come questo, ha paura.

A conclusione dell’incontro la Grispino ha ringraziato le docenti Elena Ferrari, Simona Frigieri e Isabella Valcavi, referenti del percorso, le quali, prendendo la parola, hanno motivato il senso del progetto: di mafia non basta parlare, perché rischia di limitarsi ad essere quella che si legge sui giornali sui giornali e si vede nei film e negli sceneggiati televisivi. Bisogna conoscerla in modo che da capire che non è lontana dalla quotidianità ed avere gli strumenti per scegliere di starne lontano e combatterla. L’incontro di oggi, le testimonianze portate dal Capitano Campanella e dal sindaco, i temi affrontati durante l’anno, sono un punto di partenza per decidere consapevolmente di stare nel cerchio della legalità.