A partire dal 4 aprile 2016, chi non si presenterà a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione dovrà pagare lo stesso il ticket previsto per le fasce di reddito più basse. In questo modo, la Regione vuole migliorare ancora di più i tempi d’attesa (negli ultimi sei mesi il 94% delle prime visite e degli esami strumentali relativi ad un primo accesso è stato garantito entro gli standard di legge, e cioè 30 e 60 giorni), disincentivando anche l’atteggiamento di chi non si presenta senza disdire: una persona su 10 oggi, in Emilia-Romagna. Proprio per informare i cittadini sulle novità previste dal programma di riduzione dei tempi d’attesa e sui risultati raggiunti, dal 14 marzo 2016 ha inizio una campagna di comunicazione specifica.
Per la provincia di Reggio Emilia la percentuale di mancate disdette di visite ed esami si attesta intorno al 6%, per un totale di circa 80.000 prestazioni/anno perse.
Cosa cambia dal 4 aprile 2016
Chi non si presenta all’appuntamento senza comunicare la disdetta accresce gli svantaggi e i tempi d’attesa per tutti i cittadini e fa aumentare i costi per il Servizio Sanitario Regionale. Per questo dal 4 aprile prossimo, se non è possibile presentarsi a una visita diventa obbligatorio disdire la prenotazione con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo. Chi non lo fa, a titolo di sanzione pagherà una quota pari al ticket previsto per le fasce di reddito più basse (fino a un importo massimo per ricetta pari a 36,15 euro). Il provvedimento riguarda tutti i cittadini non esenti ed esenti a qualsiasi titolo.
La giustificazione che consente al cittadino di non effettuare la disdetta nei tempi indicati deve riguardare impedimenti oggettivi, documentati e imprevedibili dovuti a:
- ricovero presso una struttura sanitaria o altri motivi di salute,
- nascita del figlio/figlia,
- lutto familiare,
- incidente stradale,
- altre cause di forza maggiore tali da impedire la disdetta in tempo utile, valutabili dalle Aziende Sanitarie sentito l’interessato.
Per disdire: numero verde 800 011 328, sportelli CUP e farmacie, cupweb, la app “ER Salute”
Le Aziende sanitarie hanno attivato diverse modalità per agevolare la disdetta:
- 295 sportelli CUP e farmacie,
- il numero verde gratuito 800 011 328,
- dal 4 aprile collegandosi al sito cupweb.it e con la nuova applicazione regionale “ER Salute” disponibile per i principali sistemi operativi di cellulari e tablet.
La campagna informativa “Insieme per una sanità più veloce”
Dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione realizzata dalle Aziende sanitarie con il coordinamento dell’Assessorato regionale alle Politiche per la salute per far conoscere a tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna le novità previste dal programma di riduzione dei tempi d’attesa e i risultati raggiunti. “Insieme per una sanità più veloce” è il messaggio della campagna, che prevede la diffusione di opuscoli e locandine nei poliambulatori e negli ospedali, ma soprattutto una massiccia comunicazione digitale attraverso il sito www.prestoebene-er.it, la nuova app ER Salute. Su www.prestoebene-er.it sarà possibile accedere alle tabelle che riportano la percentuale di visite ed esami realizzati entro i tempi standard, aggiornati ogni settimana, sia a livello regionale sia per ogni ambito territoriale.
Tempi d’attesa: i risultati del programma regionale
Il programma regionale per ridurre i tempi d’attesa per visite ed esami ha previsto un pacchetto di azioni messe in campo in questi mesi dalle Aziende, in base alle differenti situazioni locali: una diversa modulazione delle visite e degli esami, un aumento dell’offerta da parte dei professionisti dipendenti o convenzionati, anche attraverso accordi aggiuntivi con il privato accreditato, una maggiore appropriatezza nella gestione delle prime visite, più personale per affrontare le criticità.
Fino al 4 aprile 2016 rimangono immutate le attuali modalità di disdetta:
- numero verde 800 011 328,
- sportelli CUP e farmacie,
- i siti internet www.ausl.re.irt e www.asmn.re.it alla voce “disdetta prenotazione”,
- l’applicazione MyCup.
finalmente una normativa per arginare uno stupido malcostume. prenotarsi , non presentarsi e…lamentarsi delle lunghe file di attesa. non mi è chiaro però come faranno a far pagare il ticket a chi non disdice le prenotazioni. qualcuno lo sa ?
(lucianoferrari)
Secondo me non è affatto giusto… Di recente mi è capitato di saltare un appuntamento perchè avevo la febbre a 38… come facevo a saperlo due giorni prima…? E oltre che per il lavoro avrei dovuto produrre certificato medico anche per l’appuntamento e seguirne la pratica… Non credo che le persone di buon senso si divertano a saltare le prenotazioni di proposito… Magari se qualcuno lo fa in serie può essere che venga sanzionato, ma se succede una volta per cause valide non mi sembra giusto che debba giustificarmi come al lavoro… Visto tutte le tasse che paghiamo… A me sembra solo un’altra imposta su chi vive del proprio lavoro!!!
(MB)
No. Non sono d’accordo con MB. Si è verificato che ci sono state mancate presenze agli appuntamenti presi con punte del 25% e oltre. Tutti a letto con la febbre il giorno prima, dunque? Non credo proprio! E a proposito di tasse sappiate che i medici che aspettano chi non arriva vanno pagati lo stesso. E intanto le liste di attesa si allungano inutilmente. No, è solo malcostume!
(Luciano Ferrari)