Il problema è piuttosto diffuso e già in passato abbiamo avuto modo di parlarne (ad esempio). Oggi ci perviene un'altra segnalazione, che vediamo insieme.
"Scrivo da Carpineti, dove da circa un anno penzola come una ghigliottina un grosso e pulsante nido di processionaria proprio in mezzo la strada che da S. Vitale porta a S. Caterina, esattamente un centinaio di metri prima della località 'Fola'".
Dice R.F., il nostro lettore: "Ora, tutti sappiamo della pericolosità di queste rughe per gli animali e per l’uomo se si arriva a contatto con la peluria estremamente urticante; peluria che viene trasportata dal vento anche a 100 e più metri dal nido, senza contare il danno che tali insetti arrecano alle specie arboree ospite. Mi pare che esistano delle linee guida per combattere questo flagello, ma non mi spiego come mai nessuno sia ancora intervenuto.
Gli operatori comunali hanno fatto un lodevole lavoro di taglio legna nella scarpata di tutta la strada armati fino ai denti di escavatori, camion e cestello gru, ma il nido è rimasto al suo posto. Ho i miei dubbi che sia sfuggito alla vista di organi competenti in materia ambientale come guardie forestali/vigili provinciali, che spesso passano da quelle parti e visto che è proprio sopra la testa dei passanti".
Conclusione: "Auspico un intervento prima che il nido si apra ai primi caldi sopra qualche sfortunato ciclista o camminatore. Prevenire è meglio che curare".
Ho visto anche io diversi nidi di processionaria, una volta veniva tagliato il ramo che ospitava il nido e bruciato in loco. Penso che il merito da adottare rimanga il medesimo.
(Davide Negri)
Anche a Marola, precisamente a monte della borgata della Canova e sulle pendici del Monte Re, proprio ai margini della stradina – molto transitata da locali e villeggianti per le passeggiate – che risale verso il paese a 800 mt di quota s.l.m. (altitudine che un tempo non prevedeva la presenza di tali nefasti insetti poiché si spingevano fino a max. 700 mt. circa), un pino risulta praticamente invaso da questi nidi.
(A.I.)
Per non parlare di Monte Forco, a Castelnovo ne’ Monti, dove pare che di processonaria ci sia un allevamento. Nessuno lo vede?
(F. Pinello)
Pochi anni dopo la fine dell’ultimo conflitto, ricordo che i nostri boschi erano quasi tutti spogliati delle proprie foglie ,a causa di queste bestiacce. Si sospettava allora che fossero stati gli alleati a buttare quella pestilenza che in poco tempo aveva spogliato tutti gli alberi delle loro foglie, nidificando dappertutto. E io che dovevo per lavoro girare per i boschi, alla sera per levarmi un poco di prurito di dosso dovevo passarmi quasi dappertutto con aceto e sale. Non vi dico il bruciore dove mi ero spellato a furia di grattarmi. Poi piano piano son sparite, se ne rivedono alcune da un poco di anni a ‘sta parte. L’unico rimedio è staccare i nidi e bruciarli, altrimenti prolificano in modo bestiale, a meno che non siano protette anche loro. Tutto può essere, giunti a questo punto, che l’unica specie non protetta sia diventato l’uomo.
(Beppe)
Ricordo che da piccolo andavo a vedere in pineta a Bagnolo a Castelnovo ne’ Monti quando ai nidi di processionaria sparavano con i fucili da caccia con cartucce con dentro (credo) zolfo, ma poi hanno smesso per un qualche divieto. Penso che in una pineta non sia facile arrivare a tagliare i rami senza cestello per poi bruciarli.
(Savio)
La processionaria è un problema sia per l’uomo, a causa dei peli irritanti che cadendo addosso al malcapitato possono dare allergie anche gravi, sia per gli animali domestici, in quanto i suddetti peli in caso di contatto con il muso dell’animale provocano reazione allergica, per non parlare della avvenuta ingestione involontaria. Inoltre attenzione, quando ci si reca in luoghi dove vi siano nidi, in caso di vento forte, questi possono aprirsi e rilasciare i peli. Per ultimo, non meno importante, fino a pochi anni fa c’era una legge statale che imponeva ai proprietari dei boschi infestati di pulirli pena pesanti sanzioni. Si consiglia di consultare il C.F.S o il consorzio fitosanitario.
(Il Grillo Parlante)
C’è davvero una legge che obbliga alla lotta ma solo in particolari casi
(vedere sito regione emilia romagna). A dicembre ne ho fatti fuori una decina
con una sventagliata di piombo fine, ma è un sistema (efficace e sicuro) limitato da tempo e luogo di caccia
(davide)
Ho notato con soddisfazione passando dopo una settimana che il nido è stato rimosso; non so chi sia stato ma ha tutta la mia gratitudine. A volte evidenziare le problematiche accorcia la tempistica della soluzione.
(F.r.)
Segnalo che nidi di processionaria penzolano su via Bellessere (a Castelnovo ne’ Monti, ndr) subito dopo la stazione dei VVFF scendendo in direzione Maillo sulla sinistra. Già da tempo mi chiedevo cosa fossero quelle sacche ragnatelate, ora il lettore di Carpineti mi ha illuminato. Pertanto chiedo a chi di dovere di provvedere. Grazie saluti.
(Antonella Cassinadri)
Passeggiando con il cane per i mio paese (Toano) ho notato anch’io parecchi di questi nidi di processionaria sono veramente disgustosi ma sopratutto molto fastidiosi se ti attaccano sia per l’uomo che per gli animali…
(Annarosa)