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Convegno sulle potenzialità di Mab-Unesco. RINVIATO A DATA DA DESTINARSI

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Il più importante tra gli eventi legati alla mostra sull'area Mab-Unesco dell'Appennino tosco-emiliano, “Behind food sustainability. Il cibo e l’ambiente” (in corso fino al 13 marzo prossimo nelle sale espositive del Palazzo ducale) è in programma mercoledì 9 marzo, a partire dalle 16,30, al teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti.

Un convegno, un momento di confronto e di incontro, dal titolo significativo: “Mab-Unesco Appennino – Anno I: i perchè, i valori, gli strumenti”. Sono previsti interventi istituzionali di alto livello, con la partecipazione di Emanuele Ferrari, vicesindaco di Castelnovo, Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell'appennino Tosco-emiliano, Philippe Pypaert, rappresentante di Unesco Italia, e Massimo Grisoli, del Parco e Riserva Mab del Monviso. Ma accanto a questi, ci saranno altre importanti testimonianze riferite a settori chiave che rappresentano il valore dell'area Mab dell'Appennino: il volontariato, con il presidente della Croce Verde di Castelnovo e Vetto, Iacopo Fiorentini; il turismo, con l'imprenditore Walmer Corbelli, titolare della “Baita d'Oro” in località Sparavalle,; la scuola, per la quale interverrà l'insegnante Laura Campari; l'agricoltura, con la testimonianza di Sara Laberenti, dell'azienda agricola Varo di Carpineti, che fa parte del progetto “Futuro Verde” (che riunisce numerosi giovani imprenditori della montagna).

Sull'evento così si esprime il presidente del Parco Giovanelli: “Al convegno avremo la partecipazione di scuole, giovani, imprese, associazioni, per costruire un dialogo che sia molto diretto e pratico su quelle che sono le prospettive e le possibilità offerte dal riconoscimento di area Mab dell'Unesco, ottenuto pochi mesi fa. Pochi mesi in cui comunque sono stati gettati dei semi importanti, che mostrano già di aver attecchito. Non ripeteremo quanto già detto. Essere Mab-Unesco non è avere un marchio di qualità da esibire; essere area Mab-Unesco è per il territorio prima di tutto una sfida, di tipo culturale, imprenditoriale, economico, in primis rivolta a noi stessi, per incrementare la qualità, arrivare alla formazione di capacitazioni più alte e risorse umane specializzate. Entriamo nel merito del fare e del da farsi. L'obiettivo dichiarato delle aree Mab è infatti quello di essere siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo territoriale di avanguardia”.

Aggiunge il vicesindaco Ferrari: “Con questo convegno, la mostra, le presentazioni di libri ed esperienze, riprendiamo a tessere il filo del nostro essere “Riserva Uomo e Biosfera”. È una sfida e un impegno che le istituzioni devono portare in modo autentico nelle mani dei cittadini, delle associazioni e delle diverse anime di comunità che abitano il territorio. Dopo il riconoscimento da parte di Unesco sta a noi riconoscerci, dare inizio a dialoghi, costruire modelli di sviluppo e politiche che rendano concreto lo sguardo e la pratica della sostenibilità, l'attenzione all'equilibrio tra lavoro dell'uomo e rispetto della natura, a partire dagli studenti, dalle scuole che credono e vivono il nostro territorio come la più straordinaria aula all'aria aperta, dove crescere e incontrarsi”.