Risale al novembre scorso la notizia data da questo giornale della collaborazione tra Doris Corsini ed il premio Nobel, Dario Fo.
Da alcuni anni Doris, nostra apprezzata collaboratrice, ha occasione di soggiornare alla Libera Università di Alcatraz (gestita da Jacopo Fo) ove ha modo di incontrare Dario Fo, con il quale ha concorso alla stesura di “Storia proibita dell’America”.
Pochi mesi or sono l'ho incontrata per caso, cosicchè, un po’ sfacciatamente, le ho chiesto di procurarmi una copia del libro autografata dall’autore e con una dedica per i lettori della biblioteca di Castelnovo ne’ Monti.
Una richiesta precisa dettata da una certa malizia, infatti desideravo che il volume fosse, diciamo così, “protetto” dal desiderio di qualche “furbetto” di appropriarsene rendendo vano il gesto grazie, appunto, alla dedica fatta ai lettori della biblioteca.
Manco a dirlo Doris ha prontamente soddisfatto la mia domanda che ha trovato accoglimento presso Dario Fo, che le ha spedito in regalo una copia dalla sua residenza di Milano.
Così la biblioteca di Castelnovo ne’ Monti ha tra le sue donazioni anche quella di un premio Nobel.
Pensate che Doris ritenga di aver fatto un gran favore alla comunità di Castelnovo, peraltro sino ad ora nel più assoluto anonimato?
No, conoscendola un po', direi proprio di no.
In un periodo nel quale tante sono le richieste, quando non addirittura pretese, nei confronti della cosa pubblica, ritengo si debba sottolineare come a volte basti poco per fare qualcosa per il prossimo e che c’è chi, nel farlo, non vuole nulla in cambio, anzi lo considera un gesto naturale.
Sono riconoscente all’amica Doris per la disponibilità grazie alla quale la nostra comunità ha un “mattoncino” di cultura in più che certo avrebbe potuto acquistare, ma che non avrebbe avuto il valore aggiunto di un pensiero dell’autore.
