Nell'ambito della mostra sul Mab-Unesco "Behind food sustainability. Il cibo e l'ambiente", in corso alle scuderie di Palazzo Ducale di Castelnovo ne' Monti, domani pomeriggio, venerdì 26 febbraio alle 16,30, il Parco nazionale, l'Associazione italiana insegnanti di geografia (AIIG) e l'associazione SOS Geografia, presentano libro "Mucche allo stato ebraico.
Svarioni da un paese a scarsa cultura geografica". All'incontro, presentato da Emanuele Ferrari, vicesindaco di Castelnovo ne’ Monti, sarà presente l'autore, Riccardo Canesi, docente di geografia allo "Zaccagna" e all''Einaudi' di Carrara e ideatore de "I giochi di geografia" di cui il Parco nazionale è sponsor.
Il libro è edito da Orme editori/Tarka ed ha la prefazione di Carlo Petrini, presidente di Slow Food International, e la postfazione di Gino De Vecchis, docente di geografia all'Università "La Sapienza" di Roma, nonché presidente dell'AIIG.
Prendendo spunto dai divertenti svarioni detti o scritti dai suoi studenti nell'arco di quasi trent'anni, Canesi confeziona quasi un testo di geografia generale, regionale, economica, toccando buona parte degli argomenti, alcuni estremamente attuali, di cui oggi si occupa la geografia con dati curiosi e molto aggiornati, non facili da reperire.
Il libro, inoltre, vuole denunciare la grave condizione dell'insegnamento della geografia nella scuola italiana, ingiustificatamente messa ai margini se non cancellata nonostante la sua straordinaria attualità ed utilità.
Chiediamo al professore Riccardo Canesi: come nasce la sua collaborazione con Castelnovo ne' Monti?
La collaborazione è nata grazie al Parco. Conosco da più di 20 anni il presidente Fausto Giovanelli, avendo avuto anch'io un breve trascorso parlamentare. Coordinavo il tavolo delle istituzioni locali per la nascita del Parco stesso, essendo stato capo segreteria del ministro dell’ambiente, in qualche maniera sono affezionato al Parco perché l’ho aiutato nascere con le prime riunioni che facevamo al Ministero dell’Ambiente.
Che potenzialità può avere il Parco?
Io sono ottimista, ma non dipende solo dal Parco, dipende dalle politiche nazionali e dalle politiche europee finalizzate a incentivare le attività di tutela, di recupero e di custodia del territorio. In poco meno di 15 anni il Parco ha già dato dimostrazione di quanto possa essere un valore aggiunto, ne è la dimostrazione il riconoscimento Unesco. Può essere una grande opportunità per un territorio marginale come quello dell’alto Appennino. Non deve essere come un territorio da ingessare.
Alla presentazione del libro chi si aspetta di vedere?
Io spero che ci siano tanti studenti, soprattutto, visto che di geografia se ne fa poca a scuola, purtroppo, non per colpa loro ma per colpa dell’ordinamento scolastico che l’ha in qualche maniera eliminata o ridimensionata. Vorrei ridere degli errori che i miei studenti hanno fatto assieme agli insegnanti e a tanti giovani, ma utilizzando questo per parlare appunto di questioni geografiche e di questioni ambientali, perché il libro stesso parla di questo legato all’ambiente e allo sviluppo sostenibile. In ogni caso sono contento di venire in Appennino, perché lo conosco.
Nell’epoca di "Google map", dei navigatori e della geografia informatica lo studio della geografia è attuale?
Non è che la tecnologia ci risolve la vita in tutto, ricordiamoci che ogni tanto si scaricano anche le batterie. A parte questo la geografia non è solo sapere dov’è un luogo, ma è anche un modo importante di osservare e interpretare il mondo. Se prendiamo i testi delle superiori purtroppo solo negli istituti tecnici commerciali, ultimi rimasti a fare ancora un po’ di geografia, vedremo che ci sono tematiche estremamente attuali: sviluppo sostenibili, crisi energetica, crisi ambientale, globalizzazione, finalizzazione dell’economia, tutte attuali e credo sia necessario che i giovani debbano conoscere perché li riguarda da vicino. Non è solo conoscere l’altezza del Cusna, anche quella importante, ma è soprattutto conoscere i fenomeni, interpretarli e capirli. Spesso fenomeni distanti sono legati fra loro da interdipendenze che ci sono in questo mondo globale.
Cosa ci dice della parola “geopolitica” che spesso si sente usare.
Anche quello è fondamentale. Pensate a quello che sta accadendo in Siria. Purtroppo i nostri ragazzi hanno spesso visioni superficiali, abborracciate. Da un lato leggono poco e si informano poco, ma anche gli stessi media spesso non danno informazioni correte e approfondite. Per cui conoscere la geopolitica da parte di giovani che fanno parte dell’ottava potenza economica e politica nel mondo, al centro del Mediterraneo, interessata da flussi migratori e che fa da cerniera tra Europa e Africa, è fondamentale. Il governo Berlusconi poco prima di andarsene ha pensato bene di riformare la scuola e di confinare la geografia economica e politica dal triennio al biennio, parlo sempre dell’indirizzo economico, il problema è che i liceali non la fanno, chi va al liceo di geopolitica non sa niente. Se noi andiamo a vedere i temi che sono stati dati alla maturità uno riguardava la geopolitica ma è stato svolto solo da alcuni studenti, erano ragazzi usciti da ragioneria. Ai licei classico e scientifico, che percentualmente parlando saranno ragazzi che andranno a ricoprire anche incarichi importanti, non sanno nulla di geopolitica, questo è un dato e se fossi il ministro dell’Istruzione me lo porrei il problema.
Perché ha scritto questo libro?
Da un lato l’ho fatto per divertirmi e per far divertire i miei ragazzi, perché non dobbiamo mai scordare che l’insegnamento è anche divertimento, questo lo ha detto Gianni Rodari, per cui io non scopro l’acqua calda, dall’altro l’ho fatto per denunciare lo stato di emarginazione in cui si trova oggi la disciplina geografica nel paese chiamato Italia, secondo paese manifatturiero d’Europa e potenza mondiale.
Nel caso in cui non riusciranno, per motivi pratici o di mobilità a esserci molte scolaresche lei è disponibile a essere ospite delle scuole o il suo tempo è limitato?
Più che volentieri, io sono sempre disponibile! Anche stamani dopo le ore canoniche di insegnamento nel mio istituto sono andato a fare due ore di lezione sull'immigrazione in un altro istituto in cui non insegno. Mi piace e lo faccio volentieri.
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Riccardo Canesi è nato il 30 marzo 1958 a Carrara dove tuttora vive. Dopo il Diploma al liceo Scientifico “G. Marconi” si è laureato in Geografia regionale all’Università di Pisa.
La sua tesi di laurea su “Le tipologie agrarie nella Provincia di Massa e Carrara” ha vinto il 1° Premio Lunigiana Storica nel 1984.
Dal 1987 è docente ordinario di Geografia Economica attualmente con cattedra all’I.I.S. "Domenico Zaccagna" di Carrara.
Tra i fondatori negli anni ’80 di Legambiente e della Federazione dei Verdi italiani, ha ricoperto diversi incarichi istituzionali tra cui quello di Consigliere comunale a Carrara (1986-1992) e di Deputato (1994 -1996) per il collegio Carrara-Lunigiana per i Progressisti.
Dal 1997 al 2000 è stato Capo della Segreteria del Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, con il quale, alla fine della legislatura, ha fondato l’Istituto Sviluppo Sostenibile - Italia del quale è stato responsabile delle tematiche relative alla mobilità sostenibile. Fino all’anno scorso è stato presidente di Euromobility, l’associazione italiana dei mobility manager, con la quale collabora attivamente progettando corsi di formazione, convegni e piani per la riconversione ecologica della mobilità urbana.
Dal 2000 al 2005 ha fatto parte del Consiglio direttivo del Parco nazionale delle Cinque Terre ed è stato componente del comitato di Vigilanza sull’uso delle risorse idriche. Dal 1999 collabora con il Centro Europeo di Toscolano (Cet), la scuola fondata da Mogol di cui nel 2000 è stato Direttore. Dal 2002 ha ideato e organizza per conto di Euromobility e Fiab , con cadenza biennale, il premio nazionale Città Amiche della Bicicletta.
Da diversi anni collabora come docente con l’Università di Pisa (Master in Turismo e Ambiente); negli ultimi venticinque anni ha scritto numerosi saggi e articoli su quotidiani e riviste specializzate in materia di ambiente, educazione ambientale e mobilità sostenibile.
Due anni fa ha creato il sito www.sosgeografia.it per difendere e promuovere l’insegnamento della geografia.