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Ancora in crescita (seppur contenuta) i numeri della scuola reggiana

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scuAncora in crescita, seppur in maniera contenuta, la scuola reggiana, che al suono della prima campanella, lo scorso settembre, ha registrato in provincia 83.740 studenti, 253 in più rispetto all'anno scolastico 2014-15. Nelle scuole statali, l'aumento è stato dello 0,2% nella scuola primaria (le elementari), dell’1,9% nella secondaria di I grado (le medie) e dell’1,1% nella secondaria di II grado (le superiori). Nel segmento 0-6 anni si registra invece per il terzo anno consecutivo un calo di iscritti, che passano da 4.459 a 4.350 nei servizi per la prima infanzia e da 14.800 a 14.563 nella scuola dell’infanzia.

Questi i principali dati dell'ultimo numero dell'Annuario della scuola reggiana, l'importante pubblicazione curata dal professor Luciano Bonacini e da Silvia Ballabeni per la Provincia e l'Ufficio scolastico regionale (ex Provveditorato agli studi) che contiene tutti i dati e le statistiche delle scuole reggiane di ogni ordine e grado.  L’Annuario – che fornisce  a tutti gli operatori della scuola, in modo esauriente e dettagliato, un quadro informativo sia quantitativo sia qualitativo del sistema scolastico provinciale e giunge quest’anno alla ventiduesima edizione - è stato presentato ieri mattina a Palazzo Allende dal presidente e dalla vicepresidente con delega all’istruzione della Provincia di Reggio Emilia,Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi, e dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale XI Reggio Emilia Antino Ponticiello insieme ai curatori dell’Annuario, Luciano Bonacini e Silvia Ballabeni, ai dirigenti dei servizi infrastrutture e scuola della Provincia Valerio Bussei e Anna Campeol e a Luciano Rondanini, già dirigente tecnico del Miur.

Presentando l’Annuario scolastico 2015-2016, il presidente Manghi si è quindi soffermato “su un macrodato complessivo che conferma una contenuta crescita sostanziale, ma un lieve calo nella pre-scuola che, in particolare nella fascia 0-3 anni, interessa tutti i comuni, a dimostrazione di come con la crisi diverse famiglie si trovino in difficoltà nel sostenere le rette e, dunque, sia forse necessario aggiornare, con maggiore flessibilità, il sistema di offerte”. “Ma i dati più significativi sono senza dubbio l’alta percentuale di studenti stranieri, il 16,5%, e di studentidiversamente abili, il 3,1% - ha concluso Manghi – Si tratta di numeri di assoluta rilevanza che confermano come Reggio sia una comunità vera, in grado di farsi carico dei più deboli, e che offrono lo spunto anche per considerazioni di natura politico-istituzionale, perché in questa sfida di civiltà stati importanti ed evoluti d’Europa non sono arrivati ai nostri livelli, basti pensare che in Svezia esistono ancora la scuole speciali”.

Oltretutto “si allunga la permanenza scolastica dei ragazzi diversamente abili, che in numero sempre maggiore arrivano fino alle superiori, in maggioranza negli istituti professionali, anche se crescono le iscrizioni a licei e tecnici”, ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi, sottolineando anche “la continua ascesa del tempo pieno, salito dal 33,9 al 35,9% e un lieve allargamento della forbice tra iscritti ai licei e agli altri istituti, anche se il numero di studenti di tecnici e professionali resta ancora ampiamente superiore ai dati nazionali, grazie anche alla stretta collaborazione tra scuola e impresa”.

Il provveditore Antimo Ponticello si è quindi complimentato con la Provincia e con i curatori dell’Annuario “per il lavoro puntuale svolto al fine di assicurarci un ottimo strumento in grado di guidarci in tutte le nostre scelte di programmazione”. In quanto alle alte percentuali di studenti stranieri e diversamente abili, il dirigente le ha giudicate “anche un punto di forza, in grado di stimolare l’innovazione della didattica” confermando la “piena sinergia tra enti locali e Ufficio scolastico nel trova la migliore soluzione possibile per ogni singolo caso”. Un compito, ha aggiunto l’ex ispettore del Ministero Luciano Rondanini, facilitato da un “rapporto tra ragazzi e insegnanti di sostegno che, anche se non è più di 1 a 1 come in passato quando gli studenti disabili erano notevolmente meno, resta comunque piuttosto positivo, di 1 a 2, grazie anche al Ministero che ha sempre garantito una discreta dotazione dell’organico, calato invece di 80.000 unità  per quanto riguarda i posti comuni”.

I numeri principali della scuola reggiana

Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado, dopo le profonde trasformazioni avvenute con l'entrata in vigore dei regolamenti di riordino delle scuole superiori, nel 2015-16 gli iscritti nell’area liceale rappresentano il 37,1%(+2,1%), mentre l’area tecnica, che si attesta al 32,6% (-1,8%), e quella professionale (30,3%, -0,3%), subiscono un lieve calo rispetto all’anno scolastico precedente.

Dalle pagine dell’Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano, che si conferma come inclusivo ed accogliente, con una presenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica provinciale pari al 16,5%, sostanzialmente stabile nell’ultimo quinquennio, di cui oltre la metà sono nati in Italia. Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (il 3,1% sul totale degli alunni) ed in crescita alle superiori, a riprova della tendenza al prolungamento degli studi.

I risultati scolastici del 2014-15 nelle scuole secondarie di I grado vedono un ulteriore miglioramento: la percentuale di alunni respinti, dopo l'impennata nell'anno scolastico 2008/09 dovuta alla reintroduzione dei voti numerici in cui era salita al 5%, è diminuita costantemente arrivando al 2,6%. Nelle scuole superiori, al contrario, i risultati complessivi sono peggiorati rispetto all’anno scolastico precedente. La percentuale di alunni respinti è stata infatti del 12,5% (+0,6% rispetto allo scorso anno): in dettaglio, nel primo biennio, che rappresenta il passaggio più difficile dell'intero percorso scolastico, la percentuale di respinti è stata del 17,6% (+1,1%), nel triennio del 7,9% (+0,3%). “L’insuccesso – ha commentato Luciano Bonacini – resta in ogni caso un ‘problema’ più maschile che femminile”.

Una sezione della pubblicazione è inoltre dedicata ai corsi serali presso le scuole secondarie di II grado, alla luce della riorganizzazione dell’istruzione per gli adulti con la messa a regime dei nuovi centri provinciali d’istruzione per gli adulti (Cpia), sui quali si è soffermata in particolare Silvia Ballabeni.

L’Annuario, che viene distribuito gratuitamente ai numerosi soggetti che operano nel sistema d’istruzione del territorio provinciale e regionale, è disponibile anche online sul sito della Provincia di Reggio Emilia nella sezione “Scuola e università”.