In questi giorni è mancato Renzino Nicolosi, di 68 anni, vettese di nascita.
A Vetto trascorreva lunghi periodi non avendo mai abbandonato gli amici e i parenti, pur risiedendo a Buccinasco, in provincia di Milano.
Lascia la moglie Rosaria, le figlie Francesca, Alessia e i nipoti Jacopo e Viola.
Figura molto conosciuta e stimata in paese, dove nell'arco della sua vita si era impegnato con grande successo anche nella squadra di calcio del Vetto, giocando come stopper a cavallo degli anni 60/70 contribuendo alla vittoria di alcuni "Tornei della Montagna".
Uomo di fede, era spesso impegnato nel sociale, di lui si apprezzava la grande disponibilità. Pur abitando lontano, faceva anche parte del gruppo Caritas parrocchiale.
Fino all'ultimo grande sportivo, era sempre pronto ad escursioni sulle amate montagne del nostro appennino in compagnia degli amici di una vita, come a prove più impegnative come "Il cammino di Santiago di Compostela" in bicicletta.
Lascia un grande vuoto nella sua famiglia e nel paese, dove verranno ricordate la sua socialità ed allegria.
Renzino lascia un grande vuoto fra gli amici di Vetto e nell’intera comunità. Non dimenticherò le serate di una vita trascorse insieme e le escursioni sulle nostre montagne in compagnia. E la grande dignità con cui ha saputo affrontare questa drammatica, ultima prova.
(Renzino Fiori)
I tanti vettesi che hanno voluto accompagnarlo all’ultima dimora stanno a dirci la stima che riscuoteva nel paese natio, al quale era rimasto sempre legato. In noi ha lasciato un grande vuoto, di cui non riusciamo ancora a capacitarci, e non potremo mai scordare le gradevoli giornate, anche di viaggio, che ci è capitato di trascorrere in compagnia sua e di Rosaria, con altri amici o conoscenti, e dove Renzino sapeva intrattenerci in modo garbato e simpatico, ricordando spesso fatti ed aneddoti del passato vettese.
(Paolo e Angela)
Il mio ricordo di Renzino mi porta indietro nel tempo quando, nel lontano 1974, disputai il mio primo Torneo della Montagna nella squadra del Vetto. Io appena diciottenne, Renzino nel pieno della maturità sportiva, una coppia difensiva inedita che si fece valere, soprattutto per merito suo, grintoso e determinato, oltre che prodigo di consigli per il sottoscritto. Per lustri colonna del Vetto e in seguito, dismessi i panni di atleta, sempre vicino alla squadra come tifoso e come sostenitore in solido. Grazie di tutto.
(Ivano Pioppi)
Una bella persona e un caro ricordo. Condoglianze ai suoi cari.
(Don Carlo Castellini)