Il giorno 11 febbraio è mancato all'affetto dei suoi cari Sisto Romano Farinelli di anni 81.
Ne danni il triste annuncio le figlie Anna e Cinzia, il genero Antonio, la nipotina Aurora unitamente ai parenti tutti.
I funerali avranno luogo sabato 13 febbraio alle ore 9,30 partendo dalle canere ardenti dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia direttamente per la chiesa della Pieve di Castelnovo ne' Monti ove alle ore 11 sarà celebrata la liturgia funebre,
A seguire si procederà per il cimitero locale.
Avrebbe fatto 82 anni il prossimo 17 febbraio. Giocatore di calcio, ha militato anche in serie A, nel “grande” Torino, dove ha disputato tre partite. Giocava ala sinistra ed ha vestito anche la maglia della nazionale giovanile. Lo chiamavano “il maratoneta del calcio” e dopo aver giocato col Pavia, col Bari e con il Venezia ha chiuso la carriera a Savona (serie C). Ciao, “ala mancina”.
(Renè)
Per noi era, familiarmente, “Muma” e quando si parlava delle sue “imprese” calcistiche con questo soprannome lo si ricordava. Romano Farinelli era un fenomeno naturale calcistico che in qualsiasi sport, sicuramente, si sarebbe elevato dalla mediocrità. Le sue doti fisiche erano eccezionali, eccelleva soprattutto nella velocità della corsa e nello scatto felino; due doti che nel calcio fanno la differenza. Quando cominciò con i primi calci al pallone nella squadra del Castelnovo mise in evidenza queste sue facoltà fisiche e fu allora che un suo parente lo portò per un provino alla Rivalorese, squadra di calcio ligure di IV serie che lo ingaggiò .Poi Pavia, nazionale giovanile italiana, Bari, Torino, Savona Venezia e Cesena ultima società della sua carriera calcistica. Nell’apprendere la triste notizia della sua dipartita invio sentite condoglianze alla famiglia. Non posso però esimermi, preso da nostalgia e commozione di ricordare, io tifoso del grande Torino da sempre, quando il mister del Bari Allasio assunto dal Toro calcio a seguito dell’ottimo campionato 57/58 disputato dalla squadra pugliese portò con se l’ala sinistra Romano Farinelli anch’egli strepitoso in quel passato campionato di serie B a fare coppia con il grande Virgili. Ero orgoglioso di “Muma” mio paesano che avrebbe indossato la maglia numero 11 appartenuta al grande Ossola scomparso a Superga con il Grande Torino. Passa qualche anno ed io, per ragioni di lavoro, mi trasferisco a Venezia ed è là che nel campionato 60/61 dopo un anno al Savona, Romano viene ingaggiato dal Venezia calcio per fare coppia con il centravanti della squadra lagunare Raffin. Giocherà 20 partite e da subito con le sue serpentine mirabolanti diventa l’idolo dei tifosi ed è la dannazione dei difensori avversari. Romano e signora occupavano una bella villa al Lido di Venezia attigua a quella di Raffin che la società calcio Venezia aveva messo loro a disposizione. Un giorno , diretto al Lido, dove mi recavo quasi quotidianamente alle dolci spiagge veneziane, incontro Romano, lo avvicino, lui non mi conosceva, mi presento e gli dico che sono di Castelnovo e che lavoravo in città e per giunta appassionato di calcio e tifoso del Venezia. Insistette perché andassi a casa sua, conobbi la moglie che subito mi accolse con tanto calore. Fu in quella occasione che gli chiesi come mai da quattro/cinque giornate era sostituito dalla sua riserva Pochissimo nonostante le proteste dei tifosi. Romano mi disse che il suo ingaggio era condizionato dal numero di partite giocate. Infatti mi mostrò il contratto che specificava chiaramente che se avesse superato le venti partite, l’ammontare della sua retribuzione sarebbe raddoppiata. Ciao Muma.
(Sergio Tagliati)
Ringrazio Sergio Tagliati per la precisa ricostruzione del percorso agonistico di Romano Farinelli, che concluse la carriera a Cesena e non Savona, come ho scritto erroneamente. Rimangono immagini e ricordi di un bellissimo numero 11!
(Renè)
Ciao Anna, non so se ti ricordi di me. Ti sono vicina e ti abbraccio, ciao.
(Mariarosa Baroncini)
Ciao Mariarosa, certo che mi ricordo, ti ringrazio e ti saluto caramente. Grazie a tutti coloro che hanno ricordato mio padre, ora riposa in pace nella sua amata montagna.
(Anna Farinelli)
Sentite condoglianze, ho il rammarico di non averlo di persona mai conosciuto pur essendo suo nipote in seconda, ossia lui era zio di prima di mia madre che a volte mi parlava anche di lui, mi narrava che furono allattati assieme.
Luciano
Romano farinelli era il padre di Cinzia farinelli che è mia mamma e io sono Aurora mando un abbraccio forte
Antonio Pace