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I sindaci della montagna con Luca Vecchi

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Dopo le vicende di questi giorni che vedono il sindaco del capoluogo, Luca Vecchi, al centro delle cronache per avere comprato casa da un cutrese, poi arrestato tre anni più tardi nell'operazione Aemilia (ora imputato) e dopo la pubblicazione di una lettera scritta a Vecchi (e inviata alle redazioni dei giornali) direttamente dal carcere da Pasquale Brescia (imprenditore accusato di essere espressione della cosca di ‘ndrangheta dei Grande Aracri di Cutro trapiantata in Emilia) , ora anche i sindaci della montagna - tra cui Bini che abbiamo già interpellato per una dichiarazione in proposito - esprimono solidarietà al primo cittadino reggiano. Ovviamente manca la firma del dimissionario sindaco di Brescello, Coffrini. Ecco quanto inviato dalla Provincia alle redazioni.

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(Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia)

Oggi come due settimane fa siamo al fianco, da un punto di vista sia personale sia istituzionale, del sindaco Luca Vecchi, al quale va tutta la nostra vicinanza e il nostro sostegno dopo lo sconcertante  attacco subito. E ribadiamo piena fiducia e collaborazione alla Prefettura di Reggio Emilia, alla Magistratura, alla Questura di Reggio Emilia e a tutte le forze dell’ordine e agli organi dello Stato impegnati quotidianamente nel contrasto alle infiltrazioni mafiose.

Non può sfuggire come l’ultimo tentativo, perpetrato direttamente ad opera di un imputato di associazione mafiosa, rappresenti un inedito e inquietante scatto in avanti, una sorta di escalation nella lotta tra crimine organizzato e istituzioni reggiane che alza l’asticella della campagna di delegittimazione nei confronti di queste ultime. Come tale, va rispedito senza esitazione alcuna al mittente, insieme alle delegittimazioni e alle intimidazioni in esso contenute, con un messaggio chiaro e forte: siamo in campo a fianco del sindaco Vecchi e facciamo quadrato insieme a tutte le istituzioni reggiane in questa lotta di legalità e libertà.

Non ci lasceremo intimorire e anzi cogliamo proprio in questo attacco la conferma che quanto fatto in questi anni per contrastare la criminalità organizzata era giusto, fondato ed efficace. Si è voluto colpire un Sindaco e, attraverso il suo ruolo, un Comune capace di siglare proprio di recente un Protocollo di Legalità molto restrittivo che evidentemente ha messo in difficoltà il sistema mafioso e che, con il contributo della Provincia di Reggio Emilia e degli accordi siglati con la Prefettura, è destinato ad essere esteso ad altri Comuni.

Questo ci fa capire che l’attacco odierno al sindaco di Reggio Emilia è in realtà un attacco a tutte le istituzioni reggiane.

E questa è la prova provata di come, qui a Reggio Emilia, le istituzioni – tutte – vogliano rappresentare, insieme ad un tessuto socioeconomico sano, il primo baluardo contro la criminalità organizzata.

Ed è anche il motivo per cui, anche oggi, come istituzioni restiamo coesi, affermando più forte che mai il nostro fermo “no” a ogni forma di mafia e ai suoi subdoli tentativi di delegittimazione.

Giammaria Manghi, presidente della Provincia di Reggio Emilia e sindaco di Poviglio

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Scandiano
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Vetto
Vezzano sul Crostolo
Viano
Villa Minozzo

1 COMMENT

  1. Complimenti ai sindaci! Credo si sia toccato il punto da dove si debba reagire. Alla fine della guerra, pur con tanti errori si è ripartiti; sono un semplice cittadino ma mi auguro che tutti, indipendentemente dal colore politico, sentano il dovere di combattere tutto questo. Gli emiliani non possono accettare tutto questo.

    (Luigi Magnani)

    • Firma - luigi magnani