Riceviamo e pubblichiamo.
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Nel pomeriggio di domenica 10 u.s. al Cavolaforum, a Cavola di Toano, un uomo accusa un malore. Sono presenti in sala alcuni volontari della Croce Rossa di Toano e, tra i membri dell’orchestra, un infermiere professionista, che subito si attivano per prestare soccorso.
Mentre l’uno allerta il 118, altri intervengono per accertare le condizioni dell’infortunato; un altro invece non perde tempo e corre subito a prelevare il DAE (defibrillatore semiautomatico), che da pochi mesi è stato installato nell'apposito alloggiamento fuori dall'ambulatorio del medico. Si constata che la persona è in arresto cardiocircolatorio e si praticano immediatamente il massaggio cardiaco e la respirazione bocca bocca. Nel giro di soli tre minuti dall'allerta al 118, viene applicato il DAE con una tempistica che stupisce gli operatori stessi della Centrale Operativa. Vengono erogate due scariche dal defibrillatore e all'infortunato riprende il battito cardiaco.
Nel frattempo giungono l’ambulanza da Toano e l’automedica dall’ospedale di Castelnovo. Il paziente viene stabilizzato dall’equipe sanitaria del S. Anna, che lo assiste poi sull’ambulanza fino al S. Maria di Reggio, dove viene ricoverato in rianimazione.
Un evento, che solo un insieme di circostanze favorevoli ha impedito che finisse tragedia: la presenza contemporanea di personale preparato all'emergenza sanitaria e al primo soccorso, la prontezza di questi, ma soprattutto la disponibilità in brevissimo tempo di un defibrillatore. Se quest’ultimo non ci fosse stato e si fosse dovuto attendere quello dell’ambulanza, proveniente da Toano, l’episodio sarebbe finito in tutt'altro modo, perché i tempi di intervento avrebbero superato abbondantemente i dieci minuti, vanificandolo. E’ infatti indispensabile che si applichi il DAE nei primissimi minuti, cosa che diventa assai difficile se si deve attendere un’ambulanza, soggetta a tempi di percorrenza che si allungano in funzione della distanza, delle condizioni atmosferiche, della strada e della sua superficie.
Un episodio che, se ancora ce ne fosse bisogno, dimostra quanto sia necessaria la diffusione sul territorio di questi strumenti. Certamente la gente ne è convinta e sarà disposta a collaborare per acquistarli: bisogna però che tutti prendano coscienza che non bastano i DAE, ci vuole chi sia abilitato al loro utilizzo. Quindi già da queste pagine invitiamo a farsi avanti, quando sarà richiesta la disponibilità, a partecipare ai corsi per impararne l’uso e diventare operatori pronti ad intervenire al bisogno.
(Mario Ferrari Presidente Croce Rossa Toano)
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Un ringraziamento ed un plauso a chi è stato protagonista di questo grande intervento. La formazione, la freddezza e la prontezza con la quale si è operato, hanno permesso di salvare una vita umana. Chiunque di noi potrebbe trovarsi nelle condizioni descritte nell’articolo, quindi, raccogliamo l’invito e partecipiamo ai corsi di formazione sull’uso di questo strumento salvavita. Ancora complimenti.
(Simone Calani)
Eccellente intervento, bravi.
(Graziella Salterini)