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Radionova. “Il Gabbiere” / La notte. ASCOLTA I FILE

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Ultima puntata della serie 2015

File diciannovesima  puntata
Prima parte
Seconda parte
Terza parte

Il mio Neruda (foto scattata da Luca Caselli in Cile)
Il mio Neruda (foto scattata da Luca Caselli in Cile)

“La notte ha perfino il superfluo.

Basterebbe il sommergente buio ad appagare l’intimità delle fatiche comuni,

i dubbi straordinari.

Ma le stelle e la luna,

manifeste ancor prima del nero,

forse si prendono gioco dell’uomo mostrandosi facili appigli.

Trasformando così, in una maschera falsa, tutto il nulla che c’é.”

Luca Caselli

 

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Ascolta le puntate precedenti: clicca qui

 

Ascolteremo:

Guccini - Canzone di notte n°2.

Calibro 35 - Notte in Bovisa

Africa Unite - Notti dub

Jimi Hendrix - Ships Passing through the night

Il Teatro degli orrori - Scende la notte

Jethro Tull - Night in the wilderness

Weather Report - Night Passage

Paolo Conte - Blu notte

Mina - La notte

The Beatles - A hard day’s night

 

Luca Caselli

Luca Caselli

Luca Caselli

 

Il problema di scrivere una “bio” è quello di  avere elementi sufficientemente interessanti da porvi. La mia sarà dunque una descrizione minimale (e anche “menomale”).
Curioso, ingegnere, affascinato dalle storie e dalla fantasia, amante incestuoso di “Sora” musica, la quale mi convinse a creare questo programma radiofonico che vorrei diventasse anche la mia filosofia di vita.
Originario di Toano (RE) del quale porto le deviazioni, sento la mancanza di De André ogni due giorni e non manco di strimpellare oggetti sonori qualora Crono mi conceda del tempo. Privo di talenti particolari m’interesso di tutto, spaziando dalla programmazione alla scrittura, dalla pittura alla techno (ma non chiedetemi di ballare, non sono dotato di articolazioni).

 

Davide Biondi

Davide Biondi

Afferma: “nacqui nell’ormai sufficientemente lontano mese di novembre dell’anno 1982, da padre geometra Fernando e madre professoressa Maria Teresa, concepito e messo al mondo nella ridente cittadina costiera molisana di Termoli (famosa per il suo brodetto di pesce, u’ bredette). Alla dura età di 19 anni non compiuti emigrai, da buona tradizione/cliché, nel “Nord Italia”, esattamente nella nebulosissima Parma, città che entrò piuttosto presto nel mio cuore per ragioni non esclusivamente culinarie, allo scopo di procurarmi una solida (cubica, per essere precisi) istruzione universitaria in Ingegneria Informatica, misteriosa branca moderna della precitata facoltà. Ivi tuttoggi lavoro presso locale azienda di automazioni industriali, barcamenandomi nel mio sempre più agognato tempo libero nelle attività più disparate, una su tutte il “basketpattinaggiocucinafotografiamodellismonavalepuzzlecinema‘.