Non avevamo dubbi che così fosse, ma ora un comunicato della Camera di commercio di Reggio Emilia conferma che per l'Appennino reggiano la banda larga è ancora scarsamente disponibile e quella ultralarga è un sogno lontano.
Secondo una indagine di Infratel Italia SpA, società in-house del Ministero dell'economia e soggetto attuatore dei piano banda larga e ultralarga del Governo, al 31/12/2014 la graduatoria dei comuni reggiani in digital-divide vede nei primi 13 posti ben 11 comuni della montagna, cioè tutti tranne Collagna, che è a metà classifica con solo lo 0,5 % della popolazione in digital-divide e Busana che invece non ha digital-divide (0% della popolazione).
E' considerata in digital-divide la popolazione che è priva di connessioni con una velocità di almeno 2MB al secondo.
Al non ambito primo posto della classifica c'è Ligonchio con il 56% della popolazione in tale condizione, poi Ramiseto (30,8%), Toano (28,6%), Canossa (19,9%), Carpineti (19,3%), Viano e Vetto sul 15%, Baiso (12,1%) , Villa Minozzo (10,5%), Castelnovo ne' Monti (9,9%) e Casina (8,4%).
Se poi si parla di banda ultralarga (oltre 30 MB secondo) che è nel progetto del Governo, solo Rubiera e Reggio hanno una certa copertura e tutti gli altri comuni sono a zero.
Se in montagna sono difficili le comunicazioni stradali, non certo più facili sono quelle telematiche.
Strade, virtuali o reali… Dai tempi degli antichi Romani la civiltà veniva portata con le strade, poi arrivavano le terme, il foro ed il teatro. Però prima le strade, perché senza quelle non viaggiavano e non viaggiano neppure ora né persone nè cultura, nè affari. È così per la nostra montagna qualunque, progetto, per quanto avanzato o innovativo che sia, non avrà mai pieno compimento, non porterà mai importanti risultati se prima non si risolve lo snodo fondamentale del nostro non progresso, del nostro impoverimento demografico ed economico, della nostra difficoltà a mantenere le famiglie in montagna quando ogni giorno si fanno lunghe code per recarsi nei luoghi di lavoro: la viabilità! Occorre un progetto unitario di viabilità reale che colleghi Mediopadana al valico del Cerreto e alla Toscana in modo dignitoso e funzionale, ed occorre parimenti un progetto unitario per la banda larga, per le autostrade informatiche che consenta di vivere e lavorare anche quassù e permetterci di presidiare il territorio, patrimonio di tutti e al servizio di tutti, non solo di chi vi abita.
(Maria Luisa Muzzini)
Difficile esprimere meglio, in sette righe, l’esigenza primaria della montagna e non solo. Brava Maria Luisa.
(Claudio Bucci)
Dati non incoraggianti, purtroppo gia’ noti… Facendo un veloce conteggio, sono circa 6000 gli abitanti del nostro Appennino che non hanno accesso a una rete Internet adeguata. Un numero troppo elevato. Il Circolo Pd di Toano rinnova l’appello ai consiglieri regionali di riferimento affinchè la Regione Emilia Romagna porti avanti e concretizzi i progetti (vedasi ad es. “Dorsale Sud”) che potranno, se non risolverlo del tutto, quanto meno ridurre il problema. La Regione è un punto di riferimento importante, considerata la ormai cronica carenza di investimenti da parte di Telecom Italia. Ha ragione Maria Luisa Muzzini quando dice che le vie di comunicazione, tra queste anche quelle informatiche, sono strumento indispensabile per lo sviluppo e la tenuta del nostro territorio.
(Michele Lombardi)