Secondo indiscrezioni, esperti della biologia e dell’etnologia dei lupi appartenenti allo staff del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano sarebbero stati incaricati dall’Ente e autorizzati dall'Amministrazione provinciale di Reggio Emilia a compiere una campagna di cattura di questi canidi.
Teatro di cattura sarebbe l’area di Saccaggio–Gnana, in comune di Carpineti, ossia la stessa zona dove i residenti hanno da tempo lamentato una forte presenza molesta di lupi. Per altro avevamo segnalazione di una famiglia di lupacchiotti nottetempo a ridosso del capoluogo.
Lo scopo della cattura sarebbe riconducibile ad una ricerca scientifica sulla loro genetica, il cui esito comporterà la captivazione dei lupi ibridati con i cani. Una analisi genetica che, ad esempio, in Trentino è utilizzata per controllare l'evoluzione delle famiglie di orsi.
Ricordiamo che il 15 ottobre ad Albinea all'incontro chiesto da alcuni sindaci, a loro volta sollecitati dai cittadini preoccupati per l’eccessiva confidenza dei lupi, avevano partecipato da rappresentanti della Provincia, delle Guardie forestali e del Parco, alla presenza delle organizzazioni venatorie e dei rappresentanti delle imprese agricole: era emersa la proposta di catturare i lupi in eccesso e di dubbia genetica, ma le autorità preposte avevano mantenuto una certa rigidezza.
Rigidezza che è trasparsa anche dal comunicato stampa diramato all'indomani dell’incontro e pubblicato da Redacon. Oggi apprendiamo invece che probabilmente sarà portata a termine un’azione di cattura dei lupi come chiesto da alcuni cittadini e dai loro rappresentanti.
La cattura non è quella prevista dal progetto LIFE finanziato dall’Unione Europea (un paio di milioni di euro) per verificare l’ibridazione del lupo?
(Legambiente Val d’Enza)