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Frana sulla provinciale per Vetto, si concludono i primi lavori

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L'impressionante scavo all'interno del corpo della frana
L'impressionante scavo all'interno del corpo della frana

I lavori alla Cantoniera di Vetto, dove la Sp 513  è minacciata da oltre un anno da un imponente movimento franoso, sono stati al centro nei giorni scorsi di un incontro tra il consigliere delegato e il dirigente alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, il sindaco Fabio Ruffini e il vicesindaco Aronne Ruffini del Comune di Vetto, il geologo del Servizio tecnico di bacino della Regione Giovanni Bertolini  e i tecnici della Subsoil di Quattro Castella e della  Alpigeo Società cooperativa di geologia applicata di Belluno, le due ditte impegnate nelle attività di monitoraggio e di studio della frana.

Cantoniera

“Entro i primi di novembre saranno conclusi i lavori del primo stralcio, realizzato grazie a un contributo di 305.000 euro concesso dalla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, dopo il sopralluogo compiuto dallo stesso direttore dell’Agenzia regionale Maurizio Mainetti nel giugno del 2014 – spiega il consigliere provinciale Andrea Tagliavini – In questi mesi abbiamo provveduto a mettere in sicurezza il versante completando il disgaggio e realizzando barriera paramassi, operazioni che anche in occasione delle piogge dei giorni scorsi hanno assicurato una sostanziale stabilità della parete”.

Dall’estate, poi, sono stati posizionati numerosi dispositivi per monitorare l’evoluzione del movimento franoso: “Saranno fondamentali per fornire dati utili alla progettazione esecutiva della seconda fase d’intervento, che dovrà  risolvere in maniera definitiva la situazione alla Cantoniera per evitare che un’arteria di così importante collegamento per Vetto, Ramiseto e tutta la Val d’Enza rischi di essere nuovamente interrotta", aggiunge Tagliavini.

I primi dati del monitoraggio sono attesi per dicembre e saranno oggetto di un ulteriore incontro tra Provincia, Comuni e Servizio tecnico di bacino. Nel frattempo, il consigliere Tagliavini proseguirà i contatti con l’Agenzia regionale di Protezione civile perché anche il secondo stralcio di lavori possa essere finanziato.