Già da diversi anni molti comuni collaborano con l'Agenzia delle Entrate per la lotta alla evasione, attraverso appositi protocolli che prevedono che i comuni incassino parte delle somme di cui sia stata accertata l'evasione, a seguito delle segnalazioni dei comuni stessi.
Il Ministero degli interni ha pubblicato nei giorni scorsi l'elenco delle somme ultimamente accreditate ai comuni in base a tali disposizioni e relative al 2014.
I comuni reggiani che si sono attivati in questo senso sono stati 18 e ad essi è stata accreditata una somma di circa 1.400.000 euro.
Metà di questa somma è stata accreditata al Comune di Reggio che risulta anche essere il primo tra i capoluoghi di provincia della regione, il resto agli altri 17 comuni con un comune montano, Busana, in fondo alla classifica con la piccola cifra di 115 euro.
Busana però è l'unico comune della montagna che figura in questa classifica da cui mancano ben 27 comuni della provincia.
Ci si chiede se in quei 27 comuni non esista l'evasione o se i comuni non ne abbiano contezza o se, semplicemente, non siano organizzati per concorrere alla lotta alla evasione in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate.
Con una pressione fiscale per le imprese di oltre il 60% ci mancano anche i Comuni a controllare. Sembra una barzelletta, non è forse che chi non paga lo faccia perché non riesce? Nelle poltrone di alto “rango” sta l’evasione, non in chi suda e sanguina dalle mani per mangiare.
(Montanaro)