Una studentessa ha rimediato una frattura ad una gamba stamani in via Matilde di Canossa, a Castelnovo ne' Monti, mentre si apprestava a salire su un bus di linea di Seta.
La Polizia Stradale ha svolto i rilievi del caso e Seta ha emesso un comunicato che si trascrive di seguito.
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In merito all’incidente avvenuto questa mattina a Castelnovo ne' Monti, nel quale è rimasta coinvolta una studentessa che stava per salire su un mezzo pubblico di Seta, la direzione aziendale esprime sincero rammarico per l’accaduto e vicinanza alla giovane.
In attesa che venga definita l’esatta dinamica dell’episodio da parte della Polizia Stradale, l’azienda garantisce la propria piena disponibilità a collaborare con le forze dell’ordine per appurare cause e responsabili dell’episodio, che potrà essere chiarito anche facendo ricorso alle immagini registrate dalle telecamere presenti a bordo del mezzo coinvolto.
Seta, inoltre, garantisce il proprio costante impegno affinché - per quanto di sua competenza – vengano adottate tutte le misure possibili ad incrementare la sicurezza complessiva del servizio di trasporto pubblico, sia a bordo dei mezzi sia alle fermate.
Andate a vedere in via Matilde di Canossa, gli studenti hanno circa un metro di spazio per salire sugli autobus. E poi si parla di sicurezza.
(Enzo)
Io so come funziona ed ero anche presente al momento dell’incidente. Certo è una cosa grave che non dovrebbe accadere, ma a mio parere non c’entra nulla la sicurezza del servizio ecc. Tutti i giorni la maggior parte dei ragazzi si accalca alle porte del bus mentre non è ancora fermo, per riuscire così ad entrare per primi, prendersi i posti a sedere e non rimanere in piedi. Da notare la foga con cui lo fanno, era inevitabile che prima o poi sarebbe successa una cosa del genere, se non peggio. Il succo del discorso è che basterebbe essere un po’ più intelligenti e aspettare che il bus sia fermo prima di avvicinarcisi e salire.
(Anonimo)
La gestione di masse di persone (siano esse più o meno numerose) soprattutto in un contesto del genere, non è mai facile da prevedere e soprattutto gestire. Ritengo che possa rientrare nella tematica di quanto ho espresso in precedenza: è corretto che il gestore del trasporto (che ha ricevuto denaro in anticipo dall’utente) non gli garantisca il posto a sedere? Questo mi pare scorretto!
(Gio. Alb)
Non so se è questione di intelligenza o meno, non punto il dito nè sugli autisti (che prima di aprire le portiere dovrebbero essere fermi) nè sui ragazzi (che potrebbero evitare di accalcarsi e spingersi), ma mi chiedo se chi paga un servizio di abbonamento annuale non ha il diritto di farsi il viaggio seduto, o di non bagnarsi nell’attesa, o di non rischiare di perdere il mezzo perchè “se non spingo non riesco a salire per primo e sedermi”.
(Nat)
Essendo un autista tengo a precisare che le porte dei bus hanno un sistema di sicurezza e che non si aprono nè chiudono quando il mezzo è in movimento. Il fatto è che i ragazzi non ci permettono di andare allo stallo assegnato perché, accalcandosi sulla fiancata destra, mettono in pericolo la loro incolumità e la nostra sicurezza. Il fatto accaduto è sicuramente dovuto a vari fattori messi insieme, ma ritengo che noi autisti usiamo il più possibile il buon senso e bisognerebbe che anche i viaggiatori facessero altrettanto (mi riferisco ai ragazzi). Sperando che fatti del genere non succedano più e chi di dovere prenda i provvedimenti del caso.
(Alberto Boni)
Quanto scritto da “Anonimo” nel commento precedente è indubbiamente vero ma, in qualità di studente che vive in prima persona questa esperienza ogni giorno, ritengo sia d’obbligo fare alcuni chiarimenti e sottolineare alcuni aspetti che nessuno finora ha evidenziato: sulla linea “Castelnovo ne’ Monti – Ciano d’Enza” delle 13,15 (la corriera che ogni giorno gli studenti di Vetto e Ciano prendono per tornare a casa, per intenderci) questo anno scolastico il numero di studenti che usufruiscono del servizio è notevolmente aumentato: si è passati ad avere almeno una ventina di persone in piedi al giorno a fronte delle due o tre persone al massimo dell’anno scorso. Nonostante l’azienda SETA sia consapevole di tutto ciò, spesse volte continuano a mandare una corriera due assi per il ritorno, quando potrebbero mandare una tre assi, con un maggior numero di posti a sedere, che tengono nel deposito di Casino per risparmiare sulla benzina. A quel punto i ragazzi hanno motivazioni piuttosto concrete per “lottare” per un posto! Inoltre è d’obbligo dire che il comune di Castelnovo ne’ Monti, l’istituto Cattaneo Dall’Aglio, altri enti o associazioni locali ma anche la stessa SETA, potrebbero mettere a disposizione personale che giornalmente controlli che gli studenti salgano sugli autobus in totale sicurezza e senza farsi male gli uni gli altri: basta poco, solo poche persone, e non sarebbe nemmeno una novità, dal momento che in altri paesi, come il Regno Unito, questo servizio è presente già da tempo. La sicurezza degli studenti è un diritto che va salvaguardato e che, a mio parere, non è affatto garantita nella situazione che vivo ogni giorno e che decine e decine di altri studenti vivono con me. Spero che almeno questo incidente, che non sarebbe mai dovuto accadere, serva a svegliare chi di competenza per migliorare la situazione, altrimenti il rischio che disgrazie simili si ripetano non farà altro che aumentare.
(Studente Anonimo)
Al signor “Anonimo” che se era presente dovrebbe sapere che non tutti spingono. C’è anche chi andrebbe tranquillo per la sua strada senza recare danni e disturbo a nessuno. Il disturbo viene recato a lui dalla altra massa che, come sostiene lui, forse è meno intelligente. E comunque di sicurezza certo non si può parlare indipendentemente dalla questione intelligenza.
(F.Q)
Incrociando i pullman scolastici capita spesso di vedere ragazzi in piedi ed ancor di più seduti a ridosso del parabrezza. Questo non è tollerabile se si parla di sicurezza, sia per l’utenza, sia per l’autista. Maggiori controlli da parte delle forze di Polizia al fine del rispetto delle regole sui mezzi di trasporto.
(Maurizio Corsini)
Indipendentemente dalle ragioni, che non discuto, credo che tutti dobbiamo darci una calmata e metterci la faccia quando si scrive su queste pagine. Per chi fa usco di mezzi pubblici, attendere in sicurezza che il mezzo sia fermo prima di salire e scendere. Buona giornata.
(Angelo Covili)
Porgo i miei migliori auguri di pronta guarigione alla ragazza ferita. Dopo di che passiamo alle polemiche. Credo che ci sia un insieme di responsabilità, l’incoscienza dei ragazzi e la mancanza di spazio per la fermata degli autobus. Non si è pensato, quando si è progettato il polo scolastico, se l’area circostante avesse una viabilità sufficiente a sopportarne il traffico e se gli spazi per i mezzi erano congrui. Ora, prima di altri feriti, c’è da trovare una soluzione. Si potrebbe allargare la strada come si era pensato, ma costa dei soldi che forse non ci sono. Di sicuro non ci sono per il faraonico progetto di qualche anno fa: di demolire e trasferire Villa delle Ginestre per farne un terminal! Ricordo che nel programma dell’amministrazione (che ho votato) c’erano sia le telecamere contro i furti che la messa in sicurezza della fermata degli autobus, che a mio modo di vedere, erano prioritari sia rispetto alla nuova via Bagnoli che al rifacimento di piazza Peretti. Per trovare il denaro per questi due punti mancanti basterebbe dimezzare i super stipendi di qualcuno.
(Alex)
Da vecchio studente ricordo che si correva sempre incontro alle corriere. Fortunatamente non è mai successo niente, forse perchè piazza Peretti aveva più spazio. Comunque pensare di avere i pullman già fermi e in attesa degli studenti?
(Commento firmato)
E se molto più semplicemente le corriere arrivassero 10 minuti prima dell’uscita dei ragazzi da scuola? Inutili polemiche non risolvono i problemi, spesso la soluzione sta nella semplicità e nel buon senso.
(BC)
Il signor Covili ha la bacchetta magica in mano! Beato lui! Forse non ha le idee chiare di come sia la situazione all’uscita di scuola alle ore 13, forse non ha fratelli, sorelle o figli che debbano salire sulla corriera in quella zona e in quell’orario. Gli studenti hanno espresso un loro sano e vero punto di vista, non ha importanza il nome, hanno importanza i fatti che purtroppo in questi anni non sono stati messi in atto, nonostante le premesse di cattivo auspicio ci fossero tutte!
(Alberto)