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11° raduno interregionale dell’Associazione nazionale del fante, sezione di Castelnovo ne’ Monti

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)
Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)

Con le autorevoli presenze del presidente nazionale Cav. Antonio Beretta, del presidente della Federazione di Trento Cav. Enzo Libardi, del  Comm. Magg. Fabio Zani presidente dell’UNUCI e dei Bersaglieri, nonché dei Generali Giuseppe Napoleone, presidente della sezione di Bologna e Donato Speziali, Consigliere della stessa e dell’Ing. Alfonso Benevento, segretario, si è svolto domenica 11 ottobre l’11° raduno interregionale  dell’Associazione Nazionale del Fante sez. di Castelnovo ne' Monti, in località Felina.

Dopo il rinfresco di benvenuto con la presenza della banda musicale del luogo, le autorità e i capi di delegazione  sono stati ricevuti sul palco d’onore dal vicesindaco di Castelnovo ne' Monti  Emanuele Ferrari e dal presidente della sezione Ferrari- Mortari, Savino Viappiani.

Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)
Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)

È seguita la sfilata, anche con mezzi militari d’epoca, con deposizione di fiori e corona al monumento dei Caduti e la Santa Messa celebrata da don Evangelista Margini. Si è pregato per la pace, per i governanti, per tutti coloro che hanno perso la vita per la Patria nella Grande Guerra, definita da Papa Benedetto XV “l’inutile strage” ed in particolare per i militi ignoti.

Tante le iniziative nel reggiano sulla Grande Guerra, tra le quali la mostra appena conclusasi all’Archivio di Stato, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, dal titolo ”Hai scelto il ritmo, quello del cannone…”, recentemente visitata anche dal gruppo di soci della Dante Alighieri. Ma una storia significativa è stata ricordata durante la “Giornata del fante”.

Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)
Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)

Si è tenuta a Reggio, nel mese di maggio, una serie di tre incontri sulla Grande Guerra guidati dal prof. Rodolfo Pellini  presso il centro Giovanni XXIII, con l’intendimento di illustrare la vita quotidiana al fronte, le dotazioni dei combattenti e le operazioni sul fronte austriaco.

Proprio al Prof. Pellini, in uno di questi incontri, si è rivolta una signora reggiana per saper come poter rintracciare notizie su uno zio della mamma: Walter Panseri, disperso nella “Trincea delle Frasche” nel 1915. È una zona dove vi sono stati aspri combattimenti all’inizio della guerra ed ora col tempo è quasi sparita, trincea appena visibile, ricoperta di vegetazione e foglie gialle e rosse.

Grazie al premuroso interessamento del Professore si è avuto il conforto di conoscere non solo la collocazione della trincea ma, cosa gradita ed importante, il giorno della scomparsa di Walter Panseri: il 23 ottobre 1915 sul monte San Michele, in combattimento.

Nato il 30 aprile 1889 a Bergamo fu Caporale del 32° reggimento Fanteria, risulta iscritto nell’Albo d’oro Lombardia II (Vol.XI).

Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)
Festa dei fanti a Felina (foto Fabio Zani)

La sua storia è singolare e la racconta Grazia Costantino Viani: “Un giorno lontano dell’anno 1915 la mia bisnonna, Adalgisa Riccardi, si recò alla stazione di Milano. Voleva salutare e abbracciare suo figlio Walter che doveva partire perché chiamato al fronte e destinato in Fanteria. Ella aveva confezionato una bandiera tricolore in pura seta per l’occasione e preparato un pacchetto di alimenti da consegnare al figlio. Alla stazione centrale ove era presente una folla immensa, straziata dall’angoscia, per dare l’ultimo saluto a mariti, padri e figli, l’incontro non si verificò.

L’ultimo abbraccio al figlio non avvenne proprio a causa della folla: la madre chiamò ad alta voce, disperata, il figlio Walter. La sua voce, soffocata dalle altre voci e dai pianti, non raggiunse il figlio. Non si sentirono, non si abbracciarono. In seguito ci fu solo silenzio. Passarono lunghi anni e l’unico riferimento per la famiglia fu il luogo di destinazione: trincea delle Frasche. Fu disperso per gli uomini ma non per tutti. Lo zio Walter è rimasto per anni nel nostro pensiero, nel nostro cuore e sempre ci sarà assieme alla sua unica fotografia che lo ritrae ancora bambino. Anche la sorella di Grazia Viani, Alberta Costantino Fujimura che vive in Giappone, ha fatto pervenire uno scritto in proposito in cui ricorda le impressioni di lei bambina per la scomparsa dello zio".

Ora, oltre alla riconoscenza per il prof. Pellini per la paziente e valida ricerca che ha indirizzato la famiglia, nuovi orizzonti si aprono. Il Presidente nazionale dei Fanti, sentita raccontare la storia, chiede infatti notizie e propone un percorso per portare, il prossimo anno, alla consegna della medaglia d’oro e di una targa alla memoria, forse a Redipuglia il 4 novembre, o a Udine o Trieste in occasione di qualche importante  celebrazione. Ma anche la sezione di Castenovo ne' Monti  è ben lieta di collaborare all’iniziativa in modo che per questo giovane fante disperso, di anni 26, torni a brillare la memoria. Per ora e per la prima volta, in una precisa ricorrenza, si farà celebrare una Santa Messa il giorno 22 ottobre presso la cappella della Casa di cura Villa Verde alle ore 16.

Una canzone siciliana dice “Non hai salutato la mamma, non hai conosciuto l’amore”, ma veramente “il Signore unisce sempre in un segno di pace e fa costruire qualcosa di buono”, come ha detto Don Evangelista.

(Maria Alberta Ferrari)

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