Prende dimensione nazionale il progetto Parco nel Mondo, avviato da già da diversi anni nell’Appennino Tosco Emiliano. Il Parco dell’Appennino Lucano, nel quadro della sua promozione a Expo, firmerà un accordo con il Parco dell’Appennino Tosco Emiliano per dare continuità e dimensione nazionale al progetto. Sono milioni, infatti, gli Italiani emigrati nel Mondo, soprattutto nell’ultimo secolo; gran parte di questi provengono dall’Appennino e rappresentano potenzialmente una grande risorsa. Investire nel turismo di ritorno è un’opportunità che i due Parchi Nazionali intendono sviluppare. Anche per questo l’incontro che si svolgerà domani, 26 settembre, presso il Mondadori Multicenter di via Margheranell’ambito di ‘Fuori Expo Milano’, e il protocollo d’intesa che verrà firmato dai due Parchi Nazionali, prelude a una proposta che attraverso Federparchi sarà avanzata al Ministero dei Beni culturali e del Turismo.
“Il senso d’appartenenza – spiega il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli - non si spegne e se lo si coltiva ha una forza straordinaria. Il turismo delle radici certamente non solo una rilevanza commerciale, include valori di conoscenza e di relazioni umane ed è quasi naturalmente un turismo responsabile e sostenibile. Non ha niente a che fare con il ‘mordi e fuggi’ di tanti flussi turistici e per un territorio di emigrazione come l’Appennino è un asset strategico. Per svilupparlo, però, è necessario investire sulle risorse umane, in particolare sui giovani che animano le loro comunità in tanti Paesi del Mondo, così come è stato fatto con ‘Orizzonti Circolari’ destinato a formare gli ‘Ambasciatori affettivi’ e, quest’anno, con il progetto SCORE!”.
“Con questo evento, organizzato a Milano – afferma una nota del Parco Nazionale dell’Appennino lucano – si vuole ufficializzare l’adesione al progetto promosso dal Parco Tosco Emiliano: il primo ad aver intuito che la presenza nel mondo di “cittadini affettivi”, i quali ritornano nello loro terre conservando un attaccamento profondo, possa divenire volano di sviluppo per i luoghi di origine. Con il progetto “Il Parco nel mondo”, infatti, l’emigrazione di donne e uomini tenta di trasformarsi in un punto di forza e non più di debolezza; in un’opportunità per gli innumerevoli luoghi di tutta Italia offrendo loro nuove prospettive di sviluppo, nel tentativo di superare quelle condizioni di marginalità e isolamento dovute in gran parte allo spopolamento dei decenni passati. La sfida del progetto è quella di recuperare i rapporti con coloro che se ne sono andati in passato, recuperando contatti e relazioni a livello nazionale ed internazionale, attraverso le associazioni e le reti informali degli emigrati che vivono in altre aree d'Italia o all'estero. Al contempo c’è il coinvolgimento delle comunità locali che a loro volta devono riappropriarsi delle tradizioni di questi luoghi e prendere coscienza della possibilità di un turismo responsabile in territori da riscoprire ma anche da preservare”.