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Alla Pietra di Bismantova il 1° Corso regionale di aggiornamento tecnico per Accompagnatori di Escursionismo del Cai

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Il Cai dell'Emilia-Romagna ha scelto la Pietra di Bismantova per organizzare il 1° Corso regionale di aggiornamento tecnico per Accompagnatori di Escursionismo del Cai.

Un appuntamento importante, perche gli accompagnatori di escursionismo, con le loro varie specializzazioni, sono figure chiave nella attività del Club Alpino Italiano, per quanto riguarda l'escursionismo, l'escursionismo su terreno innevato e le vie ferrate.

Ha portato il suo saluto ai partecipanti, provenienti da tutta la regione, il presidente del Parco Nazionale dell'Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli.

Sono intervenuti al corso anche il presidente regionale della commissione escursionismo del Cai, Giuseppe Guasconi, e i presidenti delle sezioni Cai di Castelnovo ne' Monti Gino Montipò, di Reggio Emilia Massimo Bizzarri e di Parma Fabrizio Russo.

Nel suo saluto il presidente Giovanelli ha ricordato le iniziative del Parco per valorizzare la Pietra di Bismantova , invitando a considerare il territorio nel suo complesso e non solo per le pareti e la parte sommitale. Ha poi spiegato il percorso per ottenere il riconoscimento Mab Unesco, segnalando che uno dei problemi evidenziati è quello del controllo dei mezzi motorizzati all'interno delle zone protette, su cui sarà utile anche l'impegno di associazioni come il Cai.

Il corso, che si è svolto sabato 19 settembre, si è articolato in una parte teorica, svolta presso la foresteria San Benedetto, e in attività pratiche sulla Pietra di Bismantova, tra cui le tecniche di ancoraggi e tipologie di soste, discesa in corda doppia, progressione su tratti di via ferrata, progressione su roccia con difficoltà di 1° e 2° grado.

1 COMMENT

  1. “Uno dei problemi evidenziati è quello del controllo dei mezzi motorizzati all’interno delle zone protette”.Mi pare che il presidente, che invoca un parco moderno dove l’ambiente si coniuga con lavoro e qualità di vita, riprenda un discorso infelice. I mezzi motorizzati possono essere uno dei tanti turismi su cui un parco può contare, nel grande rispetto delle aree di alto valore ambientale come può essere la sommità della Pietra. Un presidente “illuminato” potrebbe tentare un tavolo collaborazione fra persone (e mezzi) che hanno a cuore l’ambiente e il nostro Appennino in particolare. Già, presidente Giovanelli, lei vorrebbe “controllare” i mezzi motorizzati (ampiamente già controllati dalle forze dell’ordine), io vorrei fossero controllati i segni lasciati dai turisti a piedi attorno alla Pietra, come la chiodatura di ogni pezzo di roccia, come le corde abbandonate sulle pareti, come il focolare o le bellissime panche in acciaio e legno (mogano?, non certo legno locale) presenti al Sasso Lungo, come i segnali inchiodati agli alberi, eccetera, eccetera.

    (mc)

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