Domenica 20 settembre dalle ore 16 la poesia del Tempietto del Petrarca incontra i versi della giovane poetessa Rina Xhihani per celebrare insieme le Giornate Europee del Patrimonio.
Nell’incanto di un edificio eretto in onore di Petrarca, in mezzo allo spirito indomito di un bosco di querce, carpini e aceri la poesia rivive grazie alle letture dell’ultima opera di Rina dal titolo ‘Questo non è un attentato’ che lei stessa definisce ‘il diario di un’epoca’.
Rina nasce in Albania, studia legge a Milano. Migra spesso da una parte all’altra dell’Europa per poi fare rientro a Reggio Emilia, dove intraprende la strada dell’avvocatura.
Rina, molte delle letture che porterai al Tempietto sono tratte dalla tua ultima opera, ‘Questo non è un attentato’, che cosa rievoca il titolo e l’opera intera?
Il titolo del libro è anche il titolo di una poesia inserita al suo interno, dedicata ad Aung San Suu Kyi, politica birmana attiva nella difesa dei diritti umani. Quella poesia ha, poi, continuato ad ispirare lo spirito dell’intero libro. Strumenti come le arti e l’impegno sociale possono apparire spesso duri ma di certo non attentano che alle coscienze, cercando di renderle più sensibili a certi argomenti.
Cosa significa fare poesia oggi, qual è il suo valore aggiunto nel vivere quotidiano?
Ti rispondo con una citazione di una grande poetessa italiana, Dacia Maraini che dice: “Avete ragione, la poesia non serve proprio a niente”. La poesia, purtroppo, pare non abbia un’utilità immediata e pratica, per questo motivo viene etichettata come attività di “lusso”. Io credo che coltivare l’anima sia indispensabile ma ognuno ha le proprie priorità...
Che cosa allontana o avvicina, a tuo avviso, le nuove generazioni al linguaggio poetico ?
La cultura del silenzio e della riflessione (e non solo nei giovani, oserei dire). Sono bombardati da cose facilmente fruibili ed altrettanto facilmente dimenticabili. La poesia non è il risultato finale che si vede sulla pagina, è un’Idea, un processo di osservazione prima e di interiorizzazione poi; processi per cui le giovani generazioni, con tutte le eccezioni del caso, non sono preparati.
Come immagini le tue letture in un contesto quale il Tempietto del Petrarca?
Sarà certo molto più intimo e silenzioso dei Reading fatti nei Pub del centro storico ...Un contesto meraviglioso come quello del Tempietto del Petrarca potrebbe mettere in soggezione. Io mi definisco umile allieva di Rimbaud e figlia adottiva della Beat Generation, l’endecasillabo non fa parte della mia scrittura. Ma ritengo che tutte le unioni artistiche siano possibili se c’è un fino comune, la ricerca della Bellezza intesa nel suo significato più universale.
Il reading di Rina è al Tempietto del Petrarca in località Selvapiana domenica 20 settembre alle ore 16.
Ecomuseo delle Valli del Secchia e dell’Enza cura le aperture al pubblico del Tempietto tutte le domeniche e festivi fino al 27 Settembre incluso.
Per info: 3288896333
[email protected]
Blog Rina: http://rinaxhihani.blogspot.it