Sono iniziati da una ventina di giorni, circa a inizio mese, i lavori in viale Enzo Bagnoli, a Castelnovo ne' Monti, per il rifacimento dei marciapiedi, un intervento fortemente voluto dall’Amministrazione. Si ricorderanno le vivacissime polemiche suscitate, lo scorso maggio, dal taglio praticamente completo di tutti i platani che facevano corona alla via.
Ora l'intervento "ricostruttivo" viene così spiegato dall’assessore alla mobilità, Chiara Borghi: “L’intervento si ricollega alla necessità di rendere fruibili i marciapiedi di viale Bagnoli, che in precedenza presentavano molteplici ostacoli, anche a disabili in sedia a rotelle o comunque con difficoltà di deambulazione, e famiglie con passeggini o carrozzine. Rispetto a quanto indicato nel progetto esecutivo, approvato nel 2014, sono state apportate alcune varianti per recepire le migliorie offerte in fase di gara dalla stessa ditta aggiudicataria, per inserire materiali ritenuti più idonei anche in relazione al contesto esistente in altre zone di Castelnovo".
Precisa l'amministratrice: "Si è quindi optato per utilizzare, in continuità e coerenza con i marciapiedi già esistenti nella zona della rotonda dell’ospedale, i cosiddetti 'autobloccanti'. Tale materiale è stato testato nel tempo (dal 2006 presente in zona ospedale) e offre garanzia di buona tenuta anche a temperature basse e spargimento del sale antighiaccio. Gli interventi di abbattimento dei platani eseguiti sono stati obbligati per risolvere la frequente mancanza di spazio per realizzare percorsi pedonali di larghezza sufficiente (120 cm con restringimenti localizzati), tenuto conto che non è possibile ingombrare il piano viabile della SS 63 e non è possibile allargarsi dal lato opposto della carreggiata per presenza di ostacoli fissi, come i muri di recinzione delle abitazioni. Inoltre eravamo anche nell’impossibilità di garantire la sopravvivenza degli alberi che fossero stati lasciati in loco, dovendo eseguire lavorazioni nelle adiacenze delle radici e dovendo costringere le radici a non produrre danneggiamenti dei marciapiedi che saranno ripristinati: ciò avrebbe richiesto la posa di eventuale rete metallica e relativi fissaggi”.
Prosegue l’assessora: “Nell’ambito dell’intervento saranno sostituiti e integrati alcuni allacci fognari ed idrici esistenti che hanno comportato la necessità di eseguire la demolizione dei vecchi pozzetti, la posa di nuove condotte e il rifacimento degli allacci. Si è scelta l’impostazione progettuale di base di rispetto di una larghezza minima di 120 cm di tutti i percorsi pedonali interessati dall’intervento. Inoltre sarà esteso rispetto al progetto iniziale anche il rifacimento della pubblica illuminazione anche a un tratto centrale del viale, con un migliore comfort visivo e garanzie di maggiore sicurezza in caso di scarsa visibilità. Si è infine optato anche per l’inserimento puntuale in corrispondenza di tutti gli attraversamenti pedonali di pavimentazione tattile ad alta visibilità”.
Ex viale, ormai via statale 63.
(Actarus)
L’assessore Borghi oggi illustra i lavori che ormai da giorni si stanno realizzando in viale Bagnoli ed altri interventi sul riordino urbano del paese che toccheranno sia via Roma, che piazza Peretti per migliorare la situazione anche dei secolari ippocastani. Ora i lavori di viale Enzo Bagnoli saranno diversi da quelli illustrati in assemblea lo scorso maggio e degli interventi annunciati poco conosciamo. Preso atto che fino alla fine di settembre non sono previsti Consigli comunali sollecitiamo l’Amministrazione ad organizzare una serata con i cittadini al fine di far conoscere e condividere queste importanti opere di ammodernamento del centro di Castelnovo.
(Robertino Ugolotti, capogruppo lista civica “Progetto per Castelnovo ne’ Monti”)
Se è così che si interpreta il “fare politica” non meravigliano più i ritardi per “imparare” le cose, anni dopo che sono successe.
(MV)
Comunque il viale ora è percorribile da qualsiasi pedone senza dover fare nessuno “slalom” e senza mettere a repentaglio la propria incolumità; ne perderà il paesaggio, ma ora va decisamente meglio.
(Davide)
Dritti come fusi, quasi come percorrere il deserto del Gobi.
(Celeste Grisendi)
Beh, meglio dritti come fusi che rischiare di essere investiti. Non crede?
(Davide)
Solo un appunto. Il DM 5/11/2001, cap 3.4.6. recitava così: “la larghezza del marciapiede va considerata al netto di strisce erbose o di alberature che di dispositivi di ritenuta. Tale larghezza non può essere inferiore a mt. 1,50.” Il DPR 384/78, sostituito dal DPR n.503/96, aveva già fornito indicazioni precise al titolo II, art. 3: “La larghezza minima del percorso pedonale deve essere di mt. 1,50”. Da allora quello in corso è il secondo intervento sui marciapiedi di viale E. Bagnoli e per la seconda volta si opera “in deroga”, optando per una larghezza di cm 120, apparentemente senza voler mettere in discussione la dimensione della carreggiata o i limiti delle proprietà antistanti. L’esito – per quanto visibile all’avvio dei lavori – sembra essere un rammendo manutentivo di modesta lungimiranza: “flessibilità” della Tecnica e/o debolezza della Politica? Cordiali saluti a chi leggerà.
(Luigi M.)
Non avremo piú i colori dei platani in autunno, vi sembra poco?
(Simona Sentieri)
In compenso abbiamo una splendida visuale sul Ventasso. Anche questo non è poco.
(Claudia)
Dipende dalla direzione di marcia. Se va verso la pianura vedrà meglio il benzinaio e Cines…
(Attilio)
E l’antennone di Pietradura.
(Ellebi)
Oltre al fatto paesaggistico vivere in viale Bagnoli è ora molto, molto più difficile. E’ davvero complicato camminare in questa via, che è diventata una squallida periferia, “alla randa del sole”, con auto che sfrecciano alla massima velocità e il cui rumore è aumentato vertiginosamente. Gli alberi avevano anche una funzione fonoassorbente. Vorrei anche conoscere il livello di inquinamento attuale.
(Commento firmato)
Esteticamente mi pare peggiorato e ribadisco quanto dissi prima del taglio: edifici esposti a sole, pioggia, vento e rumore del traffico aumentato, senza contare che dove mancano gli alberi di certo non si produce ossigeno.
(FN)