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Consiglio unanime a Vezzano su baratto amministrativo e punto nascite di Castelnovo ne’ Monti

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Si è iniziato con l'approvazione dell'unificazione dei servizi sociali in Unione coi comuni di Quattro Castella e Albinea a partire dal 1 settembre e relative modifiche al bilancio. Si conclude così un percorso iniziato già nel 2004 attraverso la costituzione del centro delle famiglie e l'unificazione del servizio minori, a cui seguì, due anni fa, l'unificazione dei servizi tra Vezzano e Quattro Castella.

Sempre in merito all'Unione dei comuni il Consiglio ha approvato le modifiche alla convenzione riguardante la stazione unica appaltante che per i comuni dell'Unione gestirà gli appalti di lavori, forniture e servizi. La gestione associata persegue tra gli altri gli obiettivi della semplificazione dei procedimenti relativi agli acquisti ed appalti, l'accrescimento del potere contrattuale e la specializzazione delle competenze mediante impiego delle professionalità e risorse umane già presenti negli enti conferenti.

Votata all'unanimità la mozione sul baratto amministrativo presentata dalle liste "Insieme per cambiare" e "Movimento 5 stelle" con alcuni emendamenti della maggioranza. Si tratta di un'eventualità, introdotta dal governo lo scorso novembre, di pagare il fisco comunale (Imu, Tasi, Tari) attraverso la propria mano d'opera, mettendosi a disposizione del proprio comune con lavori socialmente utili. Tale possibilità verrà offerta non in modo generalizzato ma a chi ha oggettive difficoltà economiche.

“Ringraziamo le opposizioni per aver portato in Consiglio un progetto su cui questa amministrazione comunale sta lavorando quale prosieguo delle iniziative intraprese per un nuovo concetto di welfare, partecipato e partecipativo – spiega l'assessore al welfare Franco Stazzoni. - Con il 'baratto amministrativo' l'amministrazione si mette, ancora un volta, dalla parte dei cittadini, consentendo a chi si trova in difficoltà di non vedersi costretto a subire recuperi forzosi e nello stesso tempo, dal punto di vista morale, di non sentirsi in debito verso la collettività stante la sua situazione di disagio economico”.

Il Consiglio infine ha approvato un ordine del giorno presentato congiuntamente da tutti e tre i gruppi consiglieri con il quale è stato espresso il parere contrario all’eventuale chiusura del punto nascite del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti.

"Voglio ringraziare tutti i consiglieri - ha affermato il sindaco Mauro Bigi - per questo risultato che dimostra come sia possibile trovare in una comunità obiettivi concreti e condivisi per il bene comune. Questa è una politica che non occupa le prime pagine, ma la vita quotidiana dei nostri cittadini. Soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree cosiddette marginali. Da qui la nostra convinta solidarietà alla comunità montana per evitare la chiusura del reparto di ostetricia, che priverebbe di un servizio un territorio già sofferente".