Ha usato violenza alla moglie non disdegnando di colpirla anche davanti alla figlia.
L’ultimo episodio che ha visto la donna finire in ospedale per le botte ricevute è culminato con l’arresto dell’uomo ad opera dei Carabinieri di Carpineti intervenuti nel domicilio delle violenze, unitamente ai colleghi in forza all’Arma di Toano.
In manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali i Carabinieri delle Stazioni di Carpineti e Toano hanno arrestato un 50enne reggiano, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.
L’ultimo episodio di violenza nella tarda mattinata di ieri quando i Carabinieri di Carpineti, poi supportati dai colleghi di Toano, intervenivano presso un’abitazione privata di un comune dell’Appennino reggiano dove era stato segnalata una donna picchiata dal marito. All’arrivo i Carabinieri si “imbattevano” sulla donna che, apparsa ai militari con la testa sanguinante, riferiva di essere stata aggredita dal marito. Dopo aver garantito i soccorsi alla donna, per lei 10 giorni la prima prognosi refertata dai sanitari dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne' Monti dove è stata condotta, i Carabinieri riconducevano le ferite alla condotta violente del marito con la quale la donna aveva discusso poco prima.
Nel corso degli accertamenti “trapelavano” altri reiterati episodi di violenza avvenuti a metà luglio, quando la denunciante veniva aggredita con pugni alla testa dal marito e nella prima decade del corrente mese quando l’uomo, davanti alla figlia maggiorenne, afferrava per il collo la moglie spingendola contro il muro.
Alla luce di quanto verificato l’uomo veniva tratto in arresto in ordine ai citati riferimenti normativi violati e ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della D.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana. Alla base della condotta violenta la gelosia dell’uomo che riteneva essere vittima di un tradimento.