Ieri alle ore 11.15 un boato ha destato allarme ai residenti della frazione di Regnano (Viano); proveniva dall’anfiteatro dalla omonima salsa. Ai primi cittadini accorsi sul posto si è presentato uno spettacolo decisamente inconsueto: la formazione di una nuova bocca eruttiva. Un blocco di argilla di circa 30 dm3, espulso al momento dell’esplosione, testimoniava la potenza del fenomeno e dal relativo cratere una fuoriuscita continua di massa fangosa semifluida stava scendendo a valle e dopo una discesa di altre 200 metri andava a formare un “lago” di parecchie decine di mq. Dopo le eruzioni di metà giugno e di fine luglio anche la settimana post-ferragostiana ha modificato in modo permanente questo importante geosito di interesse internazionale. L’area è entrata di recente a far parte attiva, assieme a quella di Casola, della “Via dei Vulcani di Fango”: percorso emozionale dei fenomeni paravulcanici che collega l’appennino emiliano a quello modenese attraverso i comuni di Fiorano Modenese, Maranello, Sassuolo e Viano. Pare che la salsa, da parecchi anni in apparente fase di quiete, si senta onorata di questo riconoscimento e mostri tutta la sua soddisfazione. L’Amministrazione sta provvedendo alla messa in sicurezza dell’area; si raccomanda comunque gli eventuali visitatori di prestare molta attenzione ai cartelli predisposti nel rispetto del geosito e della propria incolumità.
C’è da preoccuparsi?
(Alex)
Con la natura non si scherza, gli esperti ne sapranno di più, ma prendere le dovute precauzioni e mettere in sicurezza il luogo non è sbagliato.
(Bruno Tozzi)