Dopo una breve malattia, è morto giovedì a Parma, sua città di adozione, Umberto Franzoni, conosciutissimo a Casina dove ha trascorso parte dell’infanzia e della giovinezza, crescendo nei bar ristoranti di famiglia, il Diana prima, il Centrale poi e dove vivono la sorella Lucia e il fratello Giacinto. Aveva 72 anni. Lascia la figlia Elena.
Gli studi –le medie a Castelnovo ne’ Monti, ospite di una famiglia, il liceo dai Salesiani di Parma, la facoltà di architettura - lo avevano allontanato dal paese per lunghi periodi e la professione definitivamente.
Appassionato d’arte, amava in particolare riprodurre la forza e la bellezza dei cavalli in statuette di ceramica con cui ha partecipato a diverse mostre.
Recentemente aveva dato alle stampe un’autobiografia Paesi, castelli, uomini e D'io (sic) I fatti di Colombaia in cui, con grande sensibilità ricostruisce un’epoca e le sue contraddizioni e ingiustizie. “Un libro sui problemi, il sacro e le magie della mia infanzia. Un fatto tragico, strumentalizzato, la sua rilettura a distanza di tempo per mettere le cose a posto dentro di sé” la cui presentazione era in programma questa sera alla Cantoniera di Casina insieme alle Babole di Giorgio Munarini, pertanto la manifestazione è stata annullata. La serata con Giorgio Munarini si terrà in data ancora da fissare.
I funerali si svolgeranno oggi a Parma alle 11.30 partendo dall’abitazione di via Saragat 4 per il Tempio di Valera. Dopo la cerimonia si proseguirà per il cimitero di Marore.
