“Il giardino ritrovato–Storie di cittadinanza” è la nuova iniziativa culturale che sarà proposta tra la fine di luglio e la fine del mese di agosto dall'assessorato alla cultura di Castelnovo in collaborazione con la Biblioteca “R. Crovi”, l'associazione NoveTeatro e Coop consumatori.
Il filo conduttore dei diversi appuntamenti sarà costituito da una parte dal forte legame con il territorio, che viene raccontato attraverso prospettive anche molto diverse ma sempre basate sul rapporto tra l'uomo e i luoghi, dall'altra l'ambiente che ospiterà gli incontri, il giardino pensile sopra al punto vendita Coop di via Monzani.
Si comincerà giovedì 30 luglio, alle ore 21, con la presentazione del libro di Fabio Salvatore Pascale “Generazione senza biglietto”, che affronta con uno sguardo empatico ed “amico” il disagio delle giovani generazioni di oggi. Sono previste letture di brani del libro con Gabriele Agostinelli, accompagnato alla chitarra da Simone Pioppi.
Sabato 8 agosto, dalle 18,30, si parlerà di “Habitat–L'arte racconta l'Appennino”, sull'iconografia territoriale illustrata da Luca Panaro in conversazione con Francesco Nonino.
Giovedì 13 agosto, alle 21, nuova presentazione di un libro: SS63–Storia di una strada che ha fatto Storia, il volume composto dalle immagini di James Bragazzi e dai testi di Clementina Santi, sull'arteria principale che attraversa l'Appennino, da Reggio Emilia fino ad Aulla.
Domenica 30 agosto, infine, ancora alle 21, sarà invece proposto un concerto–spettacolo, dal titolo “Il silenzio è dolo”, a cura di NoveTeatro, con Marco Ligabue (voce e chitarra), Jonathan Gasparini (chitarra) e Domenico Ammendola (letture e narrazione).
Sul significato complessivo della rassegna spiega l'Assessore alla Cultura Emanuele Ferrari: “Pensiamo che proporre cultura sia provare a rispondere, tra le tante domande possibili che l'oggi sollecita, anche a quella più originaria: che cosa ci faccio qui? Siamo partiti da un luogo, un giardino nel cuore di Castelnovo, con una quinta naturale straordinaria sul centro storico, un luogo da un anno restituito ai cittadini, attraverso una collaborazione tra Comune e distretto dei soci Coop, un posto che vogliamo ridisegnare e risignificare. Partiamo con una rassegna che parla di giovinezza, di storia, di arte, sguardo e immagini, che si chiude con un concerto spettacolo dedicato al tema della legalità, della lotta alla mafia, di resistenza civile al più alto grado. Il filo conduttore è la parola cittadinanze, declinata al plurale, perché cittadini si può e si deve essere in tanti modi, in tanti mondi, ma sempre in maniera semplice e autentica”.