Una giornata particolare, quella di oggi, domenica 26 luglio. Partenza la mattina presto alla volta di Busana, in compagnia di mio marito e dell'amico Pietro, per trovarci con Rosi Manari e Vincenzo Castellano e recarci al rifugio della Maddalena, sul Ventasso.
Il tratto di strada per raggiungere la meta è stato percorso in parte in macchina (come noi) e in parte a totalmente a piedi da circa 200 convenuti. Una bella gita già di per sè, ma all'arrivo ci attendeva dalle vive ed emozionate parole di Rosi la storia del monte "delle Fate".
"Monte Ventasso detto delle Fate" è l'ultimo libro dato alle stampe da Rosa Maria Manari che ha scelto un giorno vicino al 22 luglio, in cui la Chiesa venera Santa Maria Maddalena, per presentarlo ad un folto ed attento pubblico grazie alle letture di alcuni brani fatte dal marito Vincenzo.
Alcuni frammenti del testo, particolari rivelati e personaggi presenti, coinvolti nel racconto, hanno fatto sì che l'interesse destato fosse tale da mandare esaurito il quantitativo di volumi che era stato portato per l'occasione.
Si potrebbe dire... edizione della Maddalena... esaurita.
Strano, tra la folla che ascoltava con attenzione, percepire un accento non propriamente montanaro, a dire il vero, neppure italiano.
Sentire parlare inglese sul Ventasso, che cosa originale, così mi avvicino alla signora straniera e con il mio inglese atroce intavolo una conversazione un po' surreale.
Per essere ben certa che comprendesse le mie intenzioni, una piccola intervista per Redacon, ho chiesto l'aiuto di Rosi che ha tradotto qualche domanda.
Apprendo così con piacevole sorpresa che la signora giunta lassù proviene da Ottawa, Canada, e che alloggia alla Corte della Maddalena, a Busana.
Come ha trovato un posto così lontano dai percorsi turistici convenzionali? Su internet è la risposta.
La signora, che si chiama Kristie Marr, aveva intenzione di visitare Cerwood di Cervarezza e il B&B di Busana era l'unico che avesse posto disponibile.
Così mi faccio raccontare le vacanze italiane, le prime ma non le ultime, dice con convinzione: Roma, bella e dove si sente per metà parlare italiano e per metà da stranieri; poi Firenze, dove la percentuale di turisti è assai maggiore; poi eccola a Busana da cui, grazie alla compagnia di Rosi, è potuta andare a a visitare la Pietra di Bismantova salendo fino alla sommità. Tappe successive: Bologna per una tre giorni di scuola di cucina bolognese, infine Milano, dove un aereo la ricondurrà in patria.
Basta poco per unire popoli, lingue, culture: la risata perchè i nostri nomi hanno una radice comune, il luogo pacificante ed incantevole, la tavola improvvisata grazie al plaid degli amici Gabriele e Loretta che ci hanno raggiunto nel frattempo, i contenitori di cibo portati da casa che mettiamo a disposizione di chi voglia sederci accanto. Altre persone, magari mai viste prima, che offrono i loro. Un pezzo di formaggio, una fetta di salame, la pasta fredda, il pane ai cereali, acqua e vino hanno creato in un attimo quel clima di convivialità che da il sale ad ogni pietanza.
Che luoghi incantevoli abbiamo a due passi da casa e quanto poco occorre per trascorrere una giornata diversa e da ricordare: monti maestosi ed alberi lussureggianti, pietre eterne, un libro nuovo da assaporare e collezionare, amici vecchi e, speriamo, nuovi, pace ed armonia.
Spero Kristie abbia condiviso tutto questo con noi. Alla prossima.
Good trip and good luck!