Si sono svolti ieri a Casina i funerali di Divo Virgilli, apprezzato storico falegname del paese, morto all’età di novant’anni al termine di una lunga malattia. Lascia la moglie Velia, i figli Anna e Fausto, il genero la nuora, nipoti e pronipotei.
Classe 1924, militare durante la seconda guerra mondiale e catturato il 12 settembre 1943, aveva dovuto subire la deportazione e l’internamento in Germania in un lager nazista dove era stato destinato al lavoro coatto fino alla liberazione da parte dell’esercito americano il 3 aprile 1945; per questa terribile esperienza gli era stata concessa nel 2010 la medaglia d’onore della Presidenza del Consiglio. Riconoscimento unanime da parte di tutto il paese ha trovato la sua attività di falegname della miglior tradizione artigianale: sua la croce in legno della chiesa parrocchiale di Casina, suoi molti armadi e mobili di pregio in molte case reggiane.
L’apprezzamento unanime del paese è stato espresso nel corso della cerimonia funebre dalla dirigente scolastica Giuseppina Gentilie, presente con il mondo della scuola di Casina vicino in particolare alla figlia Anna.
Meus pêsames hà família.
(Brasil)
A tutti i familiari le nostre più sentite condoglianze.
(Gino e Lina Virgilli)
Unisco il mio dolore per la dipartita di Divo Virgilli a quello dei suoi famigliari e di tutti coloro che lo hanno conosciuto ed amato. Divo era una persona perbene, riservata, estremamente onesta, un maestro nel suo lavoro di falegname. Ci mancherà il suo sorriso e la sua disponibilità, ma i suoi lavori continueranno a parlarci di lui ancora per molto. Grazie Divo per tutto quello che hai fatto.
(Fabio Filippi)