Riceviamo e pubblichiamo
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Nella consultazione popolare del giugno 2011 il 54% degli elettori ha votato contro la privatizzazione del sistema idrico ma il PD ha già deciso a “porte chiuse” di non rispettare la volontà popolare giudicando impraticabile il progetto a causa dei costi e dei tagli della legge di stabilità.
Come diceva l’Assessore Mirko Tutino in una recente intervista al Carlino: «Il Comune non dovrà sborsare soldi, sono i mutui che sta pagando Iren che passeranno alla Spa pubblica».
Secondo le stime di Agenia, si rientrerà interamente dall’indebitamento già dal 16° anno quindi un ottimo affare per i cittadini se visto in una visione di lungo termine.
Essendo che i cittadini si sono chiaramente espressi noi chiediamo al nostro Sindaco di farsi promotore presso l’assemblea dei Sindaci, per valutare con urgenza tutte le possibilità di reperimento dei fondi necessari per la costituzione di una società in house, per la gestione del servizio idrico integrato in provincia di Rggio Emilia, perché si tratta di un patrimonio di enorme valore per i cittadini, patrimonio che in caso venga privatizzato non potrà mai più diventare comune.
Vista la difficile situazione economica che sta attraversando il paese e considerato che la fornitura di pressione idrica dall'acquedotto alle bocche antincendio presenti presso edifici e complessi residenziali, commerciali, direzionali ed industriali offerto dall'attuale gestore (Iren) sono mediamente 4 volte più alte che nella vicina Modena (gestore Hera) e addirittura 7 volte più alte che a Gorizia (gestore Irisacqua) chiediamo inoltre al Sindaco di farsi portavoce del disagio dei cittadini tartassati da questa esorbitante tariffa e che si attivi in sede di consiglio Atersir per far sì che venga rimodulata in maniera consistente verso il basso.
(Massimiliano Genitoni)
