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Nuova mostra al castello di Sarzano

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Il castello di Sarzano  ospita, fino al 9 agosto prossimo, “Microcosmi”,  la mostra di Riccardo Gazzini, patrocinata dal Comune di Casina.

Gli incontri con la natura, la  bellezza della musica, lo stupore della poesia, la forza della letteratura,  le fragilità della vita, sono i temi presenti in “Microcosmi”. Come scrive Glauco Pecorari, “Riccardo si accosta alla tela e alla pittura ad olio, con forme più espressive e gestuali, quasi informali, astratte. Nascono così opere più complesse che uniscono la magia dei colori, la suddivisione spaziale di essi sulla tela, l’aggiunta di segni ottenuti graffiando il colore e l’aggiunta successiva di figure e simboli. Questa fase lo porta ad una ulteriore curiosità e le sue opere non sono più solo astratte, ma anche simboliche ed espressioniste".

Lo stesso Grazzini spiega invece: «Se la consuetudine è quasi sempre fatica e ripetizione, l’immaginazione permette la costruzione di un mondo nuovo, intimo e segreto, dove entra solo ciò che vuoi e trovano rifugio le piccole grandi sorprese della vita. Un rospo habitué, un cervo volante che passa al tramonto, un pesce che cade dal cielo da un romanzo di Murakami, le uova rimaste in cucina. Piccole e grandi fughe dalla quotidianità. Gli incontri con la natura e la contemplazione, la travolgente bellezza della musica, lo stupore della poesia, la forza della letteratura, i luoghi vicini e quelli immaginati, le fragilità della vita. È un perdersi in questo tempo che passa veloce, diventa piccolo e abbassa l’asticella e le aspettative della vita. Queste piccole lune intraviste da finestre dell’anima, cercano di alzare quell’asticella, di trattenere i nostri sogni e salvare ciò che di buono è in noi. Microcosmi dell’anima».
La mostra sarà visitabile il giovedì con orario 18.00-20.30, il sabato e la domenica ore 10.00-12.30 e 18.00-20.30. Per informazioni: 339 3965275.
Riccardo Gazzini vive a Reggio Emilia, dal 2010 lavora nello studio situato a Casina, in località Mulino di Cortogno. Inizia a dipingere prima come autodidatta, iscrivendosi successivamente al Circolo degli Artisti di Reggio Emilia. Frequenta l'atelier del maestro Glauco Pecorari dal quale apprende oltre alla tecnica, lo studio dei classici, la composizione e sopratutto l'infinito amore per la pittura in ogni sua forma e manifestazione. Nasce e si forma un gruppo di amici, pittori e ceramisti, che all'attività in studio, fanno seguire uscite per dipingere en plein air. Predilige il paesaggio "dal vivo", ma ama anche sperimentare tecniche e materiali diversi, con soventi incursioni nell'informale e nel surreale. A partire dal 2005, prende parte a diverse esposizioni collettive e personali.