“Basta con le cose fatte in segreto di nascosto dai residenti”. Così Mattia Casotti ed Enrico Ferretti, a nome della Lega nord Appennino reggiano attaccano il primo cittadino di Castelnovo ne’ Monti, che, senza dire nulla a nessuno, ha concesso l’uso della palestra comunale delle scuole medie alla comunità islamica per il Ramadan.
“Senza che nessuno dicesse nulla – attaccano gli esponenti del Carroccio – la palestra comunale è diventata il punto d’incontro della comunità islamica che ogni sera si ritrova per la preghiera. Appare superfluo ricordare che una palestra non è un luogo di culto e anche che la stessa comunità islamica ha già a disposizione uno spazio a Felina".
"Per questo – sottolineano Casotti e Ferretti – non vorremmo che dietro questo primo passo tenuto sapientemente nascosto si celasse l’intenzione di qualcuno di sottolineare l’esigenza della comunità islamica di avere un nuovo punto di ritrovo a Castelnovo ne’ Monti. Dubbio che, forse, sarà infondato, ma siccome l’esperienza ci ha insegnato che a pensare male si fa peccato ma a volte ci si prende, ecco che preferiamo chiedere da subito un chiarimento all’amministrazione comunale”.
“Di più: in un momento in cui l’attenzione mondiale è puntata proprio sull’estremismo islamico, sarebbe opportuno vigilare con attenzione affinché durante la preghiera non vengano diffusi messaggi violenti e comunque contro l’occidente, il nostro Paese e la nostra gente”.
“Così come – concludono – sarebbe il caso che qualcuno, leggasi sindaco e polizia locale, intervenisse anche in merito al ritrovo di musulmani nella zona adiacente alla Coop che la sera si trasforma in una vera e propria kasbah senza che l’amministrazione dica nulla”.
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Aggiornamento 16 luglio 2015 ore 0,45
In relazione all’intervento degli esponenti della Lega nord Appennino Enrico Ferretti e Mattia Casotti sull’utilizzo della palestra di via Bismantova da parte di un gruppo di giovani musulmani per le preghiere serali nel mese di Ramadan, risponde il vicesindaco ed assessore al sociale Emanuele Ferrari: “L’accordo per l’utilizzo della palestra di Felina era stato annunciato e spiegato in un apposito comunicato stampa ad inizio giugno, prima dell’avvio del Ramadan, quindi davvero non vedo come sia possibile sostenere che sia stata una cosa fatta di nascosto. Da ormai diversi mesi l'Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti, anche attraverso il lavoro del capogruppo di maggioranza Sabrina Fiori, sta lavorando in collaborazione con l'associazione culturale 'Al bayt' (La casa), una realtà composta in larga misura da giovani ragazzi, figli e figlie di famiglie immigrate, in particolare dal Marocco e nord Africa, residenti da anni sul territorio appenninico, ben integrati e desiderosi di contribuire alla vita ed all'animazione sociale e culturale del territorio. I ragazzi di 'Al bayt' hanno già collaborato ad iniziative proposte dall’Amministrazione comunale, come 'Reggionarra ne’ Monti', ed avranno anche un loro stand di cucina etnica al prossimo Festival Cittaslow di Felina. Quello con 'Al bayt' è stato un incontro che ci ha permesso importanti scambi culturali, si è avviato un dialogo per cercare di costruire processi di riconoscimento reciproco e coinvolgimento, con tutti quei ragazzi, e ce ne sono tanti, che hanno voglia di essere partecipi a pieno titolo della nostra comunità, all'insegna del rispetto delle regole della vita civile, ma non solo, anche di un arricchimento spirituale vicendevole”. Per quanto riguarda la richiesta dell’utilizzo della palestra di via Sozzi, Ferrari aggiunge: “La richiesta ci è pervenuta anticipatamente rispetto all’inizio del Ramadan. Abbiamo trovato nei ragazzi di 'Al bayt' un interlocutore serio ed affidabile, una associazione formalmente riconosciuta, anche attraverso un percorso svolto con 'DarVoce', portale delle associazioni di volontariato provinciali. Abbiamo cercato di rispondere al meglio a questa esigenza dopo un'attenta valutazione tecnica, il coinvolgimento delle forze dell'ordine, dell'assessorato allo sport e del volontariato, unitamente a una necessaria e tempestiva informazione alle scuole, individuando nella palestra delle scuole medie di via Sozzi lo spazio adatto. Ci sembra sia stata una semplice scelta di civiltà, una piccola luce in questi tempi difficili. Tra l’altro ormai il Ramadan è al termine, si conclude il 16 luglio, e non ci è stato segnalato il minimo problema”. Conclude Ferrari: “Questo accordo non è legato all’individuazione di uno spazio per una moschea: l'individuazione dei luoghi di culto nei piani urbanistici sono normati da una legislazione nazionale. Se la comunità musulmana vorrà individuare un proprio luogo di ritrovo e preghiera, che rientri nella piena regolarità e rispondenza alle leggi in materia, sarà un tema che prenderemo in esame quando ci verrà posto".
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Aggiornamento 16 luglio 2015 ore 12,19
Salve a tutti, darò la mia opinione su alcuni punti con il solo obiettivo di dare risposta ad alcune domande poste anche in modo indiretto, sperando di non creare polemica, anzi sperando di rasserenare gli animi.
Come prima cosa non posso fare a meno di notare che in un modo o nell’altro la discriminazione non finisce mai, prima venivamo definiti semplicemente “marocchini”, poi siamo passati a “extracomunitari”, ora siamo i “musulmani”. Voglio solo far presente che prima di tutto questo noi siamo italiani: l’istruzione ci insegna che catalogare una persona in base al colore della pelle o in base alla religione è sbagliato e razzista. Ci consideriamo italiani perché abbiamo a cuore l’Italia e gli italiani, siamo italiani perché se c’è crisi in Italia c’è crisi anche per noi, siamo italiani perché scriviamo e parliamo l’italiano meglio della nostra lingua d’origine, siamo italiani perché i nostri figli, anche se musulmani, frequentano l’ora di religione a scuola, perciò cortesemente non discriminateci chiamandoci semplicemente “musulmani”.
Qualcuno ha detto che il Comune aiuta i “musulmani” che non lavorano; penso che come tanti non musulmani che dopo la crisi hanno perso i il lavoro anche tanti musulmani con la crisi abbiano perso il lavoro e che sia giusto che se sono previsti aiuti siano concessi a tutti (almeno è così in tutti i paesi europei). E poi non è da dimenticare il fatto che per ogni musulmano che ha perso il lavoro ci sono altri musulmani che ancora lavorano e pagano le pensioni dei musulmani e dei non musulmani.
Qualcuno dopo che ha letto a malapena alcune pagine tradotte del Corano pensa già che sia sufficiente per dare giudizi su di esso. Premetto che il Corano non è sceso su Muhammed in una notte, ma che è sceso un versetto alla volta lungo tutta la vita del profeta e ogni versetto si riferisce a un fatto storico accaduto; perciò per capire il Corano bisogna studiare la storia e anche la scienza e infatti teologi lo si diventa dopo anni di studio e non dopo 10 minuti su internet. E io spero vivamente che ci siano non musulmani che vogliano conoscere il vero Islam e sarò il primo a dare il modesto aiuto. Il vero Islam (e non mi riferisco a quello riportato da “Studio aperto”) è pace, amore per il prossimo, solidarietà, rispetto di tutto e di tutti e gioia.
Qualcuno ha chiesto se poteva avere la palestra per usi personali: ci tengo a sottolineare che se avessimo avuto un altro posto dove pregare lo avremmo fatto, ma al momento il nostro punto di preghiera di Felina è stato chiuso e in ogni caso noi paghiamo regolarmente l’affitto della palestra (grazie per averci dato la possibilità). Una volta finite le preghiere ci impegniamo a pulire e a sistemare l’ambiente.
Qualcuno dice che la palestra dopo che ci siamo andati a pregare non è “sana” accennando a verruche e piedi scalzi. Quando preghiamo lo facciamo sui nostri tappeti (puliti) e una volta finito li togliamo. In più prima di ogni preghiera svolgiamo l’abluzione (ci laviamo genitali, mani, viso e piedi). Pregando 5 volte al giorno facciamo questa procedura 5 volte al giorno, perché il vero Islam è anche questo: pulizia.
Qualcuno accenna alla rimozione del crocefisso dalle aule, questa richiesta non è stata fatta dai musulmani ai quali il crocefisso non dà assolutamente nessun fastidio, anzi noi crediamo nella crocifissione di Gesù Cristo in croce. L’Islam non ha niente a che vedere con le decapitazioni che avvengono dall’altra parte del mondo sotto false bandiere dell’Islam (lì, come tutti sanno, ci sono guerre di interesse e non di religione).
Qualcuno sostiene che i nostri sermoni sono in arabo e non sono comprensibili. E' vero, parliamo in arabo perché il Corano è sceso in lingua araba e l’arabo fa parte dell’Islam; questo non toglie che se si presenta un solo non musulmano alle nostre preghiere e ne fa richiesta saremo felicissimi di fare una traduzione dettagliata di quello che si è detto.
Concludo dicendo che è sbagliato giudicare i musulmani in base a quello che sta succedendo in altri paesi, quello che è giusto è giudicare le persone in base al loro singolo operato e non cadere in generalizzazioni dolorose. Attualmente mancano solo un paio di giorni alla fine del ramadan e le nostre preghiere non hanno arrecato gran danno alla comunità: perché allora privarcene? Noi siamo responsabili di quello che facciamo e non siamo responsabili di quello che altri fanno... spacciandosi per musulmani.
Spero di non aver creato spaccature, sono invece fiducioso in un futuro dove la religione unisca e non divida.
Un saluto a tutti.
(Un musulmano: Azzeddine E.)
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- “A Felina il luogo di ritrovo per la preghiera è stato chiuso” (17 luglio 2015)
Veramente la notizia era ampiamente circolata (http://www.redacon.it/2015/06/16/approfondire-la-cultura-della-differenza).
(Commento firmato)
Tra l’altro, visto che il Ramadan si conclude il 16 luglio, si vede che durante tutto il mese non hanno dato un gran fastidio se se ne sono accorti ora.
(Commento firmato)
Invece sta solo nella sorpresa e nella incredulità di molti che udendo le particolari preghiere innalzarsi nella zona non riuscivano a capire quale fosse il punto preciso da cui provenivano. Inoltre la specifica titubanza di molti italiani timorosi di approfondire le novità derivanti dalla “cultura della differenza”, fanno propendere gli stessi a mantenere i commenti in ambito di vicinato o solo in ambito amicale. Non si sa mai, con l’aria che tira nel Mediterraneo. Ad ogni buon conto, trascurare i contenuti espressi in ambito di improvvisati luoghi di culto musulmani, appunto perchè pronunciati solo in arabo, ha portato a scoprire in molte città italiane che i sermoni tenuti contenevano a volte argomenti fortemente critici e ispiratori di comportamenti ostili nei confronti della società e della cultura occidentale. Società e culture che da un cinquantennio ormai ospitano e offrono condizioni di vita civili proprio a loro, immigrati mussulmani e non.
(Una montanara)
Salviniani di provincia. Il capo vuole ruspare i rom, siccome qui latitano e serve un nemico ecco gli islamici. Pure fuori tempo massimo. Che pena, cosa non si fa per far dimenticare Belsito, il “Trota” e compagnia cantante.
(Ellebi)
Se vogliamo essere buoni, bravi e comprensivi, concediamogli pure gli spazi per pregare, anche se, in questa stagione, si poteva fare benissimo all’aperto, sotto un tendone, che oltretutto si sarebbe stati più vicini a Dio. Personalmente non credo che questo serva all’integrazione e non riesco nemmeno a recepire tutto questo desiderio di integrazione del popolo musulmano, se non a chiacchiere. La stragrande maggioranza di loro si rapporta con noi solo quando ha bisogno, per chiedere, più spesso per pretendere. Diversamente fanno gruppo tra loro e tendono ad isolarsi. Nell’articolo precedente, leggendolo allora, mi fece sorridere vedere citate, ipocritamente, le parole di Gandhi “Non voglio che la mia casa sia cinta da un muro su tutti i lati e le mie finestre sbarrate. Voglio che le culture di tutte le terre circolino nella mia casa con la massima libertà. Ma mi rifiuto di lasciarmi dominare da una sola di queste“. O io non so più leggere oppure la versione del Corano che ho io è taroccata. È vero che ci sono versetti di grande bellezza, ma ce ne sono tanti altri che incutono grande timore che istigano ad avere il dominio sul mondo con qualsiasi mezzo. Chi lo desidera troverà alcuni spunti su cui meditare sulla considerazione dell’Islam per culture o religioni diverse.
(Antonio Manini)
Io vorrei sapere: a quanto ammonta il canone pagato per l’utilizzo della palestra?
(Convenzionato uso palestre)
Scusate, ma fermatevi a riflettere. Non è questione di essere razzisti. No, è questione di non rispettare le ideologie altrui. Dobbiamo per prima cosa pensare ai nostri valori che non vengono assolutamente condivisi (basta l’esempio del Crocifisso) che se fosse per la tradizione altrui dovrebbero essere cancellati. Esiste una gravissima ed evidente guerra mondiale in nome della religione e noi… “Prego, avanti, fate pure!”. Se vogliono pregare e riunirsi che lo facciano, ma nei loro ambienti, privati o pubblici, a pagamento. Allora anch’io vorrei la palestra per vendere delle pentole o per festeggiare il compleanno del mio bambino con amici e parenti. Me lo concedete?
(Carla B.)
Quindi, mi scusi, Carla, ma con il suo ragionamento usiamo lo stesso sistema con i buddisti? Gli atei? Gli induisti? Gli ebrei? Per esempio, sente di dover difendere i suoi valori dal suo vicino di casa buddista? O dal suo coinquilino ateo? O dal compagno di scuola di suo figlio, ebreo? Aggiungo un’ultima cosa. Secondo me se vuole fare una festa di compleanno per il suo bambino, la palestra gliela concedono. Paghi e vedrà che farà la sua festa.
(Patrick Fogli)
Credo, signor Patrick, che quest’anno alla scuola primaria del Peep non sia stato fatto nè il presepe ne l’albero, così mi han detto. Questa è integrazione? Credo che la signora Carla abbia ragione, specialmente, se come dice lei, per fare la festa deve pagare!
(Fabio)
Signor Fabio, come prima cosa lei mi risponde su qualcosa che non ho detto e mi risponde facendo un esempio che non ha nulla a che fare con la mia obiezione alla signora. Nel merito di quello che ha scritto, se non hanno fatto l’albero o il presepe, hanno fatto male. “Se”, però. Come lei stesso dice “così mi han detto”. Tutto questo al netto del fatto che l’abete di Natale non ha nulla a che fare con la religione cattolica e che se fosse per me a scuola si insegnerebbe storia delle religione e non religione. A proposito di integrazione. E certo che la signora se utilizza un luogo del comune, paga. Paga perché lo fa per uno scopo privato che non ha a che fare con la comunità.
(Patrick Fogli)
Bini, ma cosa stai facendo?! Prova ad andare a casa loro e vedrai quanti calci nel …. prenderai. Te lo dice una che quella gente la conosce bene! Questo te lo dico per amicizia, non lo fare più!
(Onelio Serpieri)
Come sempre firmarsi sarebbe opportuno per essere più credibili! Forse, signor o signora “Commento firmato”, in questo periodo ci siamo informati, in modo educato, senza discriminare nessuno. Vogliamo informarci su cose che stanno succedendo nel nostro territorio, con il massimo rispetto nei confronti di tutto e tutti! Forse non abbiamo ottenuto, o meglio non c’è stata data risposta, su vari interventi delle forze dell’ordine successe nell’area della Coop, ma forse lei ha maggiori informazioni e se fosse così saremo grati saperle. Inoltre, signor “Ellebi”, le assicuro che personalmente non sono razzista! Vorrei solo che tutti avessimo stessi diritti e stessi doveri! A tal proposito non mi risulta che altre persone, italiani compresi, siano sotto casa di qualcuno a inneggiare questo o quel dio tutta la notte, magari in proprietà privata! E casualità nello stesso luogo scaramucce tra extracomunitari. Strano! Sempre a disposizione per dialogare in modo costruttivo, magari pensandola in modo differente, ma rispettoso sempre nella differenza.
(Enrico Ferretti)
Ferretti, “sempre a disposizione per dialogare in modo costruttivo…”, mi pare quanto meno non coerente col vostro comunicato stampa. Circa la diffusione dei “messaggi violenti”, dato che avanza dei sospetti (fondati o meno), vigili lei così potrà avere la prova inconfutabile. E non sono certo io un estimatore dell’Islam. Buono studio dell’arabo.
(Serb)
Quoto pienamente la signora Carla e aggiungo che una palestra per ovvie ragioni di igiene e rispetto per chi la usa in modo idoneo non dovrebbe essere frequentata da persone che una volta entrate hanno atteggiamenti potenzialmente contaminanti. Pregano infatti a piedi nudi con il rischio di infestare l’ambiente con funghi e verruche. Credo che anche il consumo di cibo e bevande nel luogo di incontro sia in contrasto con il luogo stesso.
(Giovanni)
Cortese Carla, riunirsi e condividere una preghiera non è l’equivalente di vendere pentole o festeggiare ricorrenze personali. Ben venga la polemica, ma cerchiamo non perdere il senso della misura.
(Giovanni)
Enrico, una buona scelta, hai tutto il mio appoggio, per quel che conta. Sulla comunicazione forse si poteva avere più coraggio, ma sono dettagli.
(Luca Zini, segretario Pd Casina)
Enrico quale? Il sindaco o l’esponente della Lega Nord? Non sono dettagli. Se il Suo appoggio andasse ad un esponente del Carroccio… beh, Lei ben capisce, che andremmo ben oltre ad un semplice commento.
(MV)
Mi scuso per essermi espresso con superficialità, l’Enrico che intendevo è il sindaco Bini.
(Luca Zini, Pd Casina)
La Lega è sempre puntuale e attenta ai problemi della montagna, difatti il luogo di ritrovo di Felina è stato chiuso alcuni mesi fa dalla Polizia municipale e da allora risulta inutilizzato. Credo che Castelnovo e la montagna abbiano problemi molto più seri e gravi di 20-30 musulmani in preghiera.
(Anna)
Prima di tutto è da sottolineare che di questo primo passo la popolazione era già a conoscenza a mezzo stampa mi pare (http://www.redacon.it/2015/06/16/approfondire-la-cultura-della-differenza). Inoltre appare illogico che una classe dirigente politica ponga un problema alla fine di un percorso che a quanto pare non ha creato alcun tipo di disagio alla popolazione; oppure è un tentativo per cercare la polemica utile per un po’ di sana visibilità. Nel merito, è ormai appurato che i problemi legati a estremismi o fenomeni di emarginazione nascono laddove non vi è dialogo e confronto. Ben vengano associazioni di giovani che guardano al futuro e che vogliono essere un ponte tra le culture. Infine, non sottovaluterei l’importanza di un percorso del genere – leggendo il precedente comunicato – i luoghi dove vi è apertura culturale e dinamismo sono tradizionalmente forti e attivi.
(Simone)
Non esistono regole e tutti fanno come vogliono. I sindaci aumentano le tasse sulla casa e sui rifiuti per aiutare gente che, è brutto da dire, di integrarsi non gli interessa niente. Nel nostro comune gli portano la legna e gli pagano le bollette. E se perdiamo il lavoro noi italiani chi ci aiuta? Quando una religione non ha rispetto delle donne penso che ci sia poco da tollerare. E da concedere palestre per il Ramadan…
(Montanaro)
Ciao Simone, chiedo se nei comunicati viene citato quello che succede nei pressi della Coop. Non mi pare, grazie.
(Chicco Ferretti)
“In verità coloro che credono, siano essi giudei, nazareni o sabei, tutti coloro che credono in Allah e nell’Ultimo Giorno e compiono il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti.”
“In verità, o Maria, Dio ti ha eletta; ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo.”
Questi sono versetti del Corano. A parte Allah non sono molto diversi da quelli che si leggono nei nostri testi sacri. In realtà i luoghi di culto e dove si predica l’amore e la tolleranza dovrebbero essere favoriti, non contestati. Sono i luoghi dell’odio quelli da abbattere con le ruspe. Ma siamo davvero sicuri che il problema sta nel fatto che non lo sapeva nessuno Per capirlo basta farsi una semplice domanda: se invece che alla comunità islamica fosse stata concessa agli avventisti, ai passionisti, ai francescani, ai luterani o alla diocesi le polemiche sarebbero state uguali? Ma pensate sul serio che i terroristi vengano formati presso i templi? Perchè affermazioni del genere le utilizzavano per i loro scopi personali brava gente come Saddam Hussein, Gheddafi, Hitler, i colonialisti, l’Inquisizione, l’impero romano nei confronti dei cristiani. Anche un popolo illuminato e democratico come gli antichi greci ha condannato a morte Socrate per empietà. Comunque, lasciando da parte i grandi discorsi, nello specifico qualcuno mi indichi un solo problema, uno solo che si è avuto, fosse anche solo un problema di schiamazzi. In caso contrario, invece, consiglio di spegnere la TV e andare a verificare di persona se sono davvero queste le persone pericolose, sono sicuro che molti rimarranno stupiti dallo scoprire che hanno paura dell’intolleranza e dei terroristi tanto quanto noi.
(Cosimo Pagliara)
Dai basta fare i buonisti! Loro rispettano la mia religione? I loro dirigenti vogliono farmi togliere il crocefisso dalle scuole frequentate da ragazzi con usi e religioni radicate da millenni e noi dobbiamo concedere (penso gratis) luoghi dove i nostri figli pagano profumatamente per frequentare scuola dell’obbligo! Proviamo noi ad andare a pretendere le stesse cose nelle loro terre, auguri! Da quello che si sente non si limitano a protestare sui social con dei commenti.
(Roberto)
Buon giorno Roberto, essendomi incuriosito della faccenda ho chiesto informazioni a uno di quei ragazzi che hanno utilizzato la palestra durante il mese di ramadan, le posso assicurare che non l’hanno ricevuta gratis, anzi hanno pagato ogni singola ora utilizzata. Comunque se le interessa posso informarmi anche sul totale della cifra pagata. A proposito del commento: “Proviamo noi ad andare a pretendere le stesse cose nelle loro terre, auguri!” la invito a informarsi prima, anche semplicemente aprendo Wikipedia, io ci ho provato e ad esempio in Marocco mi compare una lunga lista di cattedrali. Cerchiamo di dare il buon esempio e sfruttare questa occasione per avere un incontro conoscitivo e non semplicemente prendendo delle informazioni (sbagliate) dalle televisioni; invece di accusarci a vicenda cerchiamo di chiedere informazioni e risposte a nostre possibili curiosità e domande ai diretti interessati, senza supposizioni infondate. Cerchiamo di seguire il consiglio del Santo Padre: costruiamo ponti in una società dove c’è l’abitudine ad alzare muri.
(Montanaro)
Vede, signor Ferretti, trovo nelle sue parole un latente senso di intolleranza che maschera con un preventivo “non sono razzista”. Le porgo allora alcune domande: ha mai frequentato notti bianche, rosa, gialle, feste della birra, del vino bianco, rosso vecchio o nuovo, ecc.? Ora, avrà notato e sentito, o le avranno raccontato di schiamazzi, sbornie con relativo rilascio di contenuti gastrici, di vie e piazze trasformate in orinatoi. Bene, non mi risulta che la Lega abbia presentato mozioni, petizioni ecc. per far cessare tutto. Le scazzottate, poi, mi risulta pure non siano una esclusiva extracomunitaria. Ora, che 50 persone che si riuniscono per pregare possano diventare un problema di ordine pubblico o addirittura igienico sanitario, mi pare davvero buffo. Serve solo a scatenare chi cerca di costruire fortune politiche sulle paure. Novellara una volta all’anno viene “invasa” da migliaia di Sikh, ma non mi pare sia mai diventata un’emergenza criminale ed igienico sanitaria. Quei 50 musulmani che pregano penso siano per la maggior parte lavoratori che con i loro contributi previdenziali contribuiscono a pagare le pensioni dei padri e dei nonni. Piuttosto, voi della Lega, che avete governato per anni ed anni, cosa avete fatto per problemi ben più importanti come lo spopolamento della nostra montagna? Se dico un fico secco lei mi può smentire? Una breve nota per il signor Manini: da persona intelligente quale penso che sia si chieda: quando uomini alti e biondi, puliti e spazzolati riempivano i forni crematori (per fermarci al secolo scorso e non parlare dei pogrom) di innocenti, mi sa dire dove le comunità ebraiche vivevano in santa pace ed in armonia con gli alti? A me risultano città come Damasco, Rabat, Tunisi, Istanbul, Il Cairo… vede allora che l’Islam è stato anche tolleranza e rispetto per culture e religioni diverse? Io credo che il messaggio rivoluzionario di Papa Francesco vada proprio in questa direzione!
(Ellebi)
Io non credo che le 50 persone che pregano siano un problema, penso che il problema sia proprio l’Islam in se stesso, come religione, proprio perché tra i suoi fondamenti c’è il dominio di Allah sul mondo, esattamente come professavano il nazismo, il fascismo ed il comunismo. Non si parla di conversione nel Corano e non si legge mai: ama il prossimo tuo come te stesso, o porgi l’altra guancia, vi appare una cinquantina di volte la parola, uccidere e mi creda, da povero cristo quale sono e non da studioso della materia, ho letto un paio di versioni del Corano e ho interpretato i contenuti come potrebbe farlo qualsiasi altro povero cristo musulmano e la cosa che più mi ha colpito è la violenza di alcune sue parti e sinceramente ne provo paura, timore, se vuole può chiamarla xenofobia. Ho amici musulmani coi quali si può discutere di tutto, ma assolutamente non della loro religione, così come non si può discutere sul fatto che uomo e donna possano essere uguali. Senza fare nè i buonisti e nemmeno gli intolleranti, ognuno può informarsi, approssimarsi al Corano, leggere per capire e trarne le proprie considerazioni senza prendere ad esempio solo ciò che torna comodo, però non è un caso che, da questa religione, siano nati movimenti e gruppi terroristici che tuttora preoccupano il mondo e seminano terrore. Forse le città che lei cita erano isole felici ma, nel contesto, possiamo ricordare anche popoli come gli Armeni che un secolo fa nell’impero Ottomano non hanno trovato la tolleranza e rispetto di cui lei parla, oppure, più recentemente, dello sterminio dei Curdi con Saddam Hussein. Vede signor “Ellebi”, (che strano nome con cui sostenere le proprie idee) la tolleranza ed il rispetto debbono essere quantomeno reciproci, altrimenti anche Papa Francesco, che stimo ed ammiro molto, può andarsi a fare benedire.
(Antonio Manini)
Vede, signor Manini, io non voglio seguirla su questa strada, perchè allora dovrei iniziare un rosario interminabile per ricordarle che i peggiori crimini contro l’umanità sono stati commessi indistintamente da atei, musulmani, cristiani, ecc. Fare la filologia del Corano o della Bibbia o della Torah, per rintracciarvi contenuti aberranti non fa al caso mio. Piuttosto credo che se la mente dell’uomo è libera da pregiudizi e condizionamenti non può che esprimersi al meglio. Vedere un potenziale terrorista dietro ogni musulmano mi pare sia il modo più veloce per giungere al prossimo massacro. Quanto poi all’uso di pseudonimi credo che quando non servono a nascondere insulti, falsità o farneticazioni non rappresentano ostacolo ad un dibattito intelligente e costruttivo.
(Ellebi)
E allora perché non firmarsi per esteso? Non vedo terroristi ovunque e ribadisco che ho profonde amicizie con mussulmani che resistono da tempo, in verità pochi, alcune sono finite finito il loro bisogno, ma questa è una procedura consueta un po’ con tutti e con questi pochi parlo di mille problemi, ma non si discute di religione senza che questi si defilino. Al tempo delle torri gemelle anche questi hanno festeggiato. L’intelligenza nei dibattiti dovrebbe servire a comprendere punti di vista diversi e non solo a far prevalere i propri, è stato lei a tirar fuori esempi di crimini contro l’umanità e a citare esempi, non io, io mi limito a mettere insieme i fatti che accadono e a cercare dei collegamenti per capirne l’origine in base alle mie conoscenze e per farlo cerco, come e quando posso, di approfondire queste ultime. I pregiudizi non nascono per caso e non ho pregiudizi contro i pregiudizi, io penso e me lo ha insegnato l’educazione ricevuta, che l’accoglienza vada a braccetto con il rispetto delle persone, delle leggi e delle regole della casa o dello Stato dove vengo accolto; ogni studio relativo all’immigrazione stabilisce un limite di presenze oltre il quale l’integrazione non avviene; qui non ci sono più regole e così, per restare in tema religioso, si creano babilonie senza futuro, nè per loro e nemmeno per noi.
(Antonio Manini)
Ciao Chicco, non facciamo “confusione”. E’ ovvio che il Comune ha il dovere di intervenire in caso di problemi di ordine pubblico, essendo un suo compito – assieme ad altri organi o enti – ma non credo spetti al Comune comunicarlo, semmai è compito dei giornali, poichè cronaca. Il percorso per la preghiera è un’altra cosa e spetta all’amministrazione gestire tale percorso informando anche i cittadini, se lo ritiene opportuno. Semplice.
(Simone)
Direi che il secondo aggiornamento abbia dato una buona lezione a tanti, grazie.
(Corrado Parisoli)
Caro Simone, dimmi dove sono quei luoghi dove vi è apertura.
(Riki)
Credo che, come per ogni ambito che riguardi la convivenza civile tra cittadini, bisognerebbe lasciare da parte ogni tipo di estremismo; dopotutto la civiltà vuol dire condivisione di luoghi e regole da parte di persone diverse, con esperienze ed idee diverse, quindi come si può pensare di pretendere uno Stato fatto su misura per noi? Perciò reputo in errore chi sostiene che si dovrebbero ostacolare iniziative religiose musulmane, quanto chi sostiene che si debbano invece porre sullo stesso piano della religione cattolica. Credo che esista una via di mezzo, neppure troppo stretta, nella quale il popolo italiano possa continuare a professare la sua religione mantenendo la propria cultura, permettendo allo stesso tempo a chiunque di professare la propria fede. Quindi, cosa c’è di male nel concedere la palestra a una comunità in preghiera in un orario nel quale non era comunque utilizzata (peraltro facendo guadagnare qualcosa alle casse comunali)? In più dovremmo finalmente renderci conto che più estremizziamo le nostre idee in un verso, più qualcun altro le estremizzerà nel verso opposto.
(Daniele Magnani)
Le ragioni del perché le ha spiegate bene Emanuele. Ringrazio quanti hanno cercato di motivare il perché di questa scelta. Non condivido la speculazione politica messa in atto dalla Lega nord. Due precisazioni doverose: a Felina il luogo dove si riunivano è stato chiuso, perché da tempo era stata emessa una ordinanza per la chiusura. I locali sono stati concessi dall’associazione che ha in gestione la palestra a fronte di un pagamento di un canone di 1.200,00 € per un mese. Quindi, signora Carla, chieda pure anche lei la palestra (spero per non vendere pentole) magari per il compleanno dei suoi figli. Grazie.
(Enrico Bini)
Legislazione in materia di religione (wikitesto): in Arabia Saudita i culti non musulmani sono proibiti per legge. Convertire dall’Islam a un’altra religione o rinunciare all’Islam è considerato apostasia ed è un reato capitale, che può essere punito anche con la pena di morte. Nel Paese è punita con la pena capitale anche la diffamazione dell’Islam (reato di blasfemia). Di conseguenza, è vietata qualsiasi manifestazione pubblica della fede cristiana; la polizia religiosa saudita (Mutawwi’a) ha il compito di reprimere le celebrazioni clandestine. Ai sacerdoti cattolici è negato l’ingresso nel Paese. Ecco, Montanaro! E si firmi!
(Roberto)
Gentile signor Roberto, per quel che può valere desidero parteciparle una mia esperienza in Arabia Saudita. A Dawadmi, una città a metà strada tra Ryad e il Passo di Al Alif, un sub-contractor somalo che ci forniva man power sfruttando, lui, personale pakistano come fossero bestie e spudoratamente disonesto, non avendo ottenuto ciò che pretendeva mi ha denunciato al posto di polizia: la temibile Shorta. Ci siamo andati. Con me avevo portato Ibrahim, un palestinese che aveva studiato al Don Bosco di Beirut e che parlava un italiano migliore del mio. Ho consegnato al Comandante la contabilità e l’ammontare in denaro del lavoro svolto, chiedendo che il somalo mi rilasciasse quietanza. Subito ottenuta. Siamo usciti da quella tenda tutti e tre insieme, nonostante il somalo mi avesse denunciato, tra l’altro, per blasfemia (in cantiere succede). Il pomeriggio di quello stesso giorno, il somalo è sparito dal cantiere e non lo ho mai più rivisto.
(MV = Massimo Venturi)
PS. In questa occasione, per Lei, mi firmo per esteso.
Apprezzo molto sapere che l’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti abbia attivato una proficua collaborazione con l’associazione culturale “Al bayt”, un interlocutore serio ed affidabile. Mi permetto però di fare all’Amministrazione comunale una domanda. Il centro provinciale per l’istruzione degli adulti, scuola pubblica, sito in via Sozzi 1, non è una realtà altrettanto seria ed affidabile? La scuola frequentata da circa un centinaio di studenti stranieri, istituita dal settembre 2014, si trova in condizioni di disagio assoluto, in termini di spazi, sicurezza e manutenzione. Non esiste linea telefonica né internet, ma del resto… non funziona neanche il campanello! Anche questa credo sia una semplice scelta di civiltà! Le scuole fanno parte del patrimonio di tutti, rappresentano formazione, cultura, crescita, integrazione. Trascurarle non è certo un atteggiamento di civiltà! Ringrazio.
(Un migrante)
Costituzione della Repubblica Italiana:
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.
Mi riconosco nella Costituzione. Se gli ordinamenti dell’Arabia Saudita sono diversi, vorrà dire che quando andrò in cerca di libertà, non andrò in Arabia Saudita.
(Commento firmato)
Se si parla del uso della palestra direi che il sindaco ha detto tutto: esiste un canone che è stato pagato. Quindi, problemi zero. Se invece il problema è l’uso che ne è stato fatto, allora non basterebbero tre mesi di discussione. I punti di vista sono troppi per mettere tutti d’accordo. L’unica cosa che mi sento di dire è un vecchio proverbio dei nostri nonni: vivi e lascia vivere.
(Rammy)
Sì, la situazione del Centro per l’istruzione agli adulti di via Sozzi è disastrosa, ma non esattamente per colpa dell’amministrazione comunale. E lo dico io, che ho vissuto, in prima persona, come insegnante, un anno difficilissimo. Se a settembre chi avrebbe dovuto (e parlo del nuovo preside del Cpia Reggio sud, via Turri) si fosse accordato con la preside delle nostre medie, invece di delegare ad altri la gestione del tutto, non ci sarebbero stati problemi. Invece, essendo il preside a Reggio e non essendosi assolutamente preoccupato di cercare di capire davvero la situazione di Castelnovo (fidandosi e affidandosi a terzi), si è creato un caos totale, che ha messo in grave difficoltà sia me, come insegnante, sia l’utenza, cioè gli studenti. Ma ne ho già scritto in una lettera aperta qui su Redacon. Solo che, quando parlavo di “amministratori”, non intendevo quelli del Comune, visto che la scelta di accorpare il Centro alla scuola di via Turri è stata fatta a livello di Provincia! Ho lavorato tutto l’anno in una situazione di disagio inenarrabile, però voglio ringraziare pubblicamente la mia meravigliosa bidella, Tiziana Reggioni, che mi ha sostenuta e supportata con intelligenza e sensibilità. Spero che, per il prossimo anno, il preside che prenderà in mano il Centro ristabilisca i rapporti con la scuola media o trovi, comunque, un modo per appoggiarsi ad altra scuola o ente. Io non ci sarò più, ma spero che il nuovo insegnante si trovi in una situazione migliore della mia.
(Normanna)
Ringrazio il signor Massimo di aver condiviso la sua esperienza e soprattutto felice che sia andata a buon fine, però non credo di poter affermare (nè io nè lei) che i paesi musulmani siano esempio di libertà e progresso! Non volevo offenderla, ma ho solo citato la fonte da lei elencata per chiarire quale sia la posizione del mondo arabo nei confronti dell’Occidente e sia i media che i social network ne sono testimoni. A fronte di quello che è accaduto a lei in senso positivo se ne apprendono a decine nella posizione opposta! Poi tutti replicheranno dicendo che le informazioni pubbliche sono false come al solito.
(Roberto)
Sì, ho riportato un fatto accaduto e vissuto sulla mia pelle, dimenticando di datarlo. Il mondo arabo – musulmano che ho vissuto, dal Marocco allo Yemen, poi giù in Africa nera, era un universo indecifrabile ma ancora con delle regole che, rispettate, ti davano ancora sicurezza. Dopo di allora l’Occidente ha commesso molti errori con quel mondo, dalla prima guerra del Golfo al bombardare più recente della Libia. Credo che non si sia ancor capito, peggio, si faccia finta di non capire, che quanto sta succedendo nel Mediterraneo, ormai da oltre tre anni, abbia un preciso disegno. Noi leggiamo il fenomeno dell’immigrazione quasi emotivamente, in funzione di una nostra posizione ideologica, spesso, addirittura “culturale” e, ancor più gravemente, con estrema superficialità, dimenticando l’analisi che ti dice il perché accadono le cose. Forse sono uscito dal contesto dell’articolo, ma arrivato fin qui, pur scusandomi, “invia commento”, lo clicco.
(MV)