E' stata presentata ieri, nel tardo pomeriggio, nel fresco della bella "Corte Maddalena" di Busana, la 13^ edizione dell'Ecomaratona del Ventasso, che si svolgerà domenica 12 luglio. Erano presenti il sindaco del posto, Daniela Pedrini, di Ramiseto, Martino Dolci, e di Ligonchio, Giorgio Pregheffi, che ha anche condotto la conferenza stampa. Presenti pure, oltre ovviamente ai padroni di casa Vincenzo Castellano e Rosi Manari, alcuni responsabili di branche organizzative molto importanti come Croce Verde alto Appennino e Vigili del fuoco, che supporteranno l'iniziativa.
Iniziativa che vedrà la partecipazione - dati di ieri sera, ma che potranno ancora essere ritoccati all'insù – di 370 iscritti sulla 42 km, la distanza classica, e di 130 iscritti sulla 18 km, alla sua prima edizione.
Gara di interesse nazionale e oltre... "Da segnalare - conferma infatti Castellano - la presenza di 2 norvegesi nella 18 km e 2 australiani, 1 finlandese, 1 belga, 1 austriaco e... una ragazza di S. Marino nella 42".
Per Busana e per tutto il territorio montano intorno - si vede già comparire sulle magliette il nome del prossimo Comune di Ventasso - è la manifestazione di maggior rilievo dell'anno. Un'occasione da curare in modo particolare.
Dice ancora Castellano: "Davanti sicuramente a darsi battaglia e filo da torcere ci saranno Davide Scarabelli della Pol. Scandianese, secondo lo scorso anno, Claudio Costi della GP la Guglia di Sassuolo, di Baiso, Enrico Rivi, sempre Pol. Scandianese, di Carpineti, Gianluca Cola del Forest Group Minerva di Parma, Enea Debbia, Pol. Scandianese. Questi sono i nomi conosciuti della nostra zona. Poi Davide Ansaldo di Genova, atleta del Team Salomon e in testa alla classifica del Salomon Trail Tour Italia, e Florian Zanotti del Bione Trailers Team di Brescia e secondo nella classifica del Trail Tour. Per le donne ci saranno: Lara Mustat, Forest Group Minerva di Parma, vincitrice della scorsa edizione, Sabrina Paci del Golfo dei Poeti di La Spezia, ex campionessa italiana di Trail, Simona Rossi, della Pol. Correggio, Maria Cristina Orlandi, della Pod. Sassolese".
Spiega ancora il "motorino" dell'iniziativa: "Sulla Cadoniche Trail di 18 km, che in realtà sono quasi 19, i nomi conosciuti sono i seguenti: Lorenzo Villa, terzo al Cervino X Trail di domenica scorsa, dell'MDS Panaria Grup, Giuseppe Pellacani e Yuri Cornali della Pol. Scandianese; nelle donne Chiara Pasquali, Atl. Reggio, Manuela Marcolini, Sportinsieme Castellarano, Manuela Rebuzzi, Atl. Reggio, e Federica Zini, Pol. Scandianese".
"Una manifestazione orgogliosamente nostra", ha affermato Pregheffi. "Una manifestazione di tutta la comunità", aggiunge Castellano. "Un evento organizzato da non addetti ai lavori in cui, paradossalmente, il fatto sportivo rischia di diventare quasi secondario, visto che vogliamo parlare di natura, di sostenibilità, di un certo modo di vivere". "Un'esperienza eccezionale per Busana, che profonde ogni sforzo per la buona riuscita di questa manifestazione", dice la Pedrini. I partecipanti saranno particolarmente "coccolati" con pasti... serviti a tavola! Cosa unica in manifestazioni come questa. Hanno portato il loro contributo informativo, spiegando i dettagli dell'impegno previsto, anche Franco Correggi, presidente della Croce Verde locale, e Gabriele Malagoli, Vigile del fuoco volontario a Collagna nonchè operatore presso la Croce Verde di Castelnovo ne' Monti: i due gruppi saranno presenti in forze a garantire la massima tranquillità in caso di imprevisti.
Pone una domanda una rappresentante della nostra redazione riguardo alle ragioni del consistente impegno sulla sicurezza che verrà profuso in questa edizione: maggiore affluenza di atleti, di turisti (familiari legati ai partecipanti o semplici appassionati), oppure servizi aggiuntivi rispetto agli scorsi anni. Inoltre se si è ravvisato un incremento delle presenze turistiche successivamente alla maratona in quanto, conosciuto ed apprezzato il territorio, si torna.
Risponde Castellano: "Alla prima edizione si sono iscritti in circa 170, a questa i numeri sono sensibilmente superiori e quindi lo sforzo organizzativo è maggiore; i punti di ristoro sono numerosi, i servizi di assistenza e soccorso disseminati lungo tutto il tragitto. Per quanto riguarda il turismo vedo che la gente torna, anche perchè fin da subito ci siamo rivolti alle famiglie, basta interpellare i ristoratori per averne conferma. Sono un maratoneta e so che queste gare sono di 'rapina', nel senso che vai, corri e torni a casa. Qui, invece, soprattutto per i non agonisti in senso stretto, diventa modo di assaporare il nostro territorio, ammirare la natura e conoscere la gente del luogo. Abbiamo fortemente voluto che l'itinerario della maratona comprendesse i paesi, li attraversasse, in modo che chi partecipa venisse coinvolto nella vita di chi qui vive sempre. Ci sono affezionati che non si sono persa un'edizione. Un evento che coinvolge il nostro territorio con dolcezza".
Aggiunge Rosi Manari: "Tutti, ma proprio tutti, nelle mail dicono proprio questo, che hanno apprezzato i luoghi ma soprattutto le persone. In particolare la gentilezza delle magliette rosse (i volontari) che li coccolano in ogni circostanza. Ci teniamo a sottolineare che in altre manifestazioni di questo tipo, e in Italia le ho girate tutte, i pasti vengono serviti a 'self service'; qui invece sono tutti a sedere e in due giorni i volontari serviranno circa 1200 pasti. Primo, secondo, contorno, macedonia (ci tiene a precisarlo, visto che occorre tempo per prepararla), ecc."
Si può aggiungere che è proprio quel valore aggiunto che tanto apprezziamo quando ci rechiamo in vacanza in alt'Italia, dove accoglienza e attenzione al particolare sono peculiarità precise dell'accoglienza turistica.
Insomma, oltre che una gara evidentemente apprezzata dato che i partecipanti aumentano ad ogni edizione, si tratta di una convivialità condivisa tra gli abitanti del nostro Appennino e chi, in due giorni, viene a divertirsi e a scoprirlo.
Ma, soprattutto, torna, che è importante per il futuro economico e sociale della nostra montagna.
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Tra i battaglieri aggiungerei Gazzotti e Zannoni dell’Atletica Castelnovo Monti oltre a Gaspari e Zanni dello Stone trail team. Poi c’è un falegname di Nismozza (che però in realtà è uno della pianura).
(Podista della domenica)
Credo sia doveroso essere riconoscenti anzitutto a Vincenzo e Rosi di aver portato a Busana (ora al Comune di Ventasso) un evento di così vasta risonanza. Così come occorre riconoscere il lodevole impegno dei numerosi volontari che rendono possibile mantenere le peculiari caratteristiche di questa Ecomaratona, che indubbiamente aiuta a far conoscere ed a godere del nostro spendido territorio ad un numero così ampio di atleti e di accompagnatori. Ciò detto e pienamente riconosciuto (anche per le numerosissime iniziative estive in Appennino), resta la necessità di interventi più strutturali per un territorio che deve essere vissuto per 12 mesi e non solo per 2. Comunque grazie a tutti i promotori e ai volontari.
(Claudio Bucci)
Bravi tutti, ma in special modo i nostri atleti montanari che hanno riempito il podio in tutte e due le gare.
(Davide)