Con sempre maggior frequenza cittadini ricorrono ai Vigili del Fuoco richiedendo servizi non riconducibili ai cosiddetti “interventi di soccorso tecnico urgente”, prevalentemente per aperture porta cagionate da disattenzione, perdita di chiavi ecc. o per la bonifica di nidi di vespe o calabroni che non costituiscano un immediato pericolo.
È divenuta quindi logica necessità trattare tale numero di chiamate, in crescente aumento e spesso reiterate dalle stesse persone, in modo diverso e separato da quelle di emergenza.
Pertanto con il fine prioritario di tutelare il cittadino richiedente soccorso, anche il Comando di Reggio Emilia, in attuazione delle vigenti disposizioni di legge, ha attivato un diverso sistema di gestione di tali servizi, che saranno svolti a titolo oneroso e solo in caso di disponibilità di mezzi e personale.
Già da alcuni giorni l’utente che richiede un intervento non urgente alla sala operativa del Vigili del Fuoco è informato su come e con che tempistica sarà svolto il servizio e sui costi di massima che dovranno essere sostenuti. In caso di accettazione il caposquadra giunto in posto illustrerà nel dettaglio al richiedente le modalità di effettuazione del servizio e di pagamento di quanto dovuto.
Al fine di dissuadere i richiedenti da eventuali abusi il personale VVFF ha tassativa disposizione di segnalare all’autorità giudiziaria per “procurato allarme” (Art. 658 c.p.), coloro che volontariamente segnalassero condizioni di emergenza non veritiere al fine di ricevere il servizio con maggior celerità e a titolo gratuito sottraendo risorse al servizio di soccorso.
Assolutamente d’accordo.
(Alessandro)
Giustissimo.
(L.G.)