Riceviamo e pubblichiamo.
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Chi abbandona si abbandona e lascia per strada una parte importante di sè.
Da anni le campagne Enpa antiabbandono costituiscono un appuntamento fisso dell’estate: ci piacerebbe non fossero più necessarie ma, alla luce dei fatti, siamo ancora lontani da quel momento. Ogni anno, infatti, a fine estate, il bollettino degli animali abbandonati conferma la triste realtà di un fenomeno che non cessa di verificarsi.
Ecco allora che il compito della Protezione Animali è di continuare a fare appello alla coscienza etica e morale delle persone, lanciando costantemente il messaggio antiabbandono, invitando a riflettere su tutte le implicazioni di un tale gesto, cercando di presentarlo da più angolazioni e provando strade diverse, come quella intrapresa quest’anno.
La campagna 2015, infatti, si basa su un concept mai considerato prima, spostando l’attenzione dell’interlocutore verso se stesso, affinché possa capire che le conseguenze di un abbandono avranno effetto anche su di lui. Il claim della campagna ‘Chi abbandona si abbandona’, ideata per noi gratuitamente dall’agenzia pubblicitaria ‘Headlive’, evidenzia come l’abbandono del proprio animale comporti la perdita di una parte importante di sè: lo fa attraverso una pagina stampa, uno spot radio (in onda su Radionova) e banner realizzati ad hoc, oltre le consuete locandine affisse lungo il tronco autostradale italiano, patrocinate da Aiscat e Anas.
(Ente nazionale protezione animali)