Una squadra a terra del Soccorso Alpino ha operato oggi sul sentiero 635 nei pressi delle cascate del Lavacchiello per soccorrere un escursionista infortunato ad una caviglia. E' stato necessario anche l'intervento dell'elicottero per il trasporto all'ospedale di Reggio.
Epperò, quando ero ragazzo io, quasi l’altro ieri, se ti slogavi una caviglia trovavi una nonna o una mamma che te la bagnava con acqua fredda, la fasciava alla meglio con una benda prodotta all’istante da un vecchio straccio, e poi via andare, tra mille cancheri (del malcapitato) finché sulle tue tremanti gambette non arrivavi a casa. A casa poi un impacco freddo, magari con miglio o avena e qualche erba, e tutto finiva lì. L’elicottero allora era un avvenimento per tutto il paese, quando arrivava il senatore Micheli, vecchia DC, altri tempi, altri secoli e altri… montanari. Ma forse allo sventurato “alpinista” (si fa per dire) è mancata solo una nonna o una mamma montanara che lo soccorresse. Poverino. Saluti.
(Alessandro Raniero Davoli)