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La Valle del Tassobbio che rinasce grazie alla sinergia tra gli enti

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Così rinasce la Valle del Tassobbio. Sinergia tra gli enti per il rilancio dal basso di una delle più belle valli dell’Appennino. Con un decalogo si definiscono gli interventi dai sentieri all’Università di valle, dai prodotti ad una cooperativa. E si parte domenica 5 luglio a Cortogno di Casina con “Val Tassob-bio insieme naturalmente”. Per la prima volta escursionisti a piedi e appassionati di fuoristrada, cavalli, mountain-bike saranno messi a confronto e collaboreranno attivamente dimostrando che le diverse discipline sportive possono convivere a vantaggio della valorizzazione del territorio. Per poter partecipare in moto (massimo 50 iscritti) e in mountain-bike (massimo 50 iscritti) è obbligatoria la preiscrizione entro il 3 luglio (Monica: 3357799319). Le iscrizioni ai percorsi inizieranno dalle ore 8 e la partenza è prevista alle 9. Alle 12.30 si pranza tutti assieme nel tendone della Pro Loco di Cortogno e il pomeriggio sarà allietato da bancarelle, battesimo della sella, giochi di una volta e minimoto per tutti i bambini. Per ulteriori informazioni e per prenotare il pranzo è possibile contattare i numeri 0522814749, 3389606857, oppure il sito web www.valledeltassobbio.it.

L’iniziativa rientra nei programmi di intervento predisposti dal coordinamento della Valle del Tassobbio, presentati ufficialmente pochi giorni fa, nella prestigiosa cornice storica della sala congressi del castello di Sarzano. Questi propositi costituiscono il risultato finale di un lungo e impegnativo lavoro di concertazione e confronto sviluppatosi all’interno di una serie di tavoli tematici, ai quali hanno partecipato tutti gli interessati (Pro Loco, Associazioni di Valle, imprenditori, volontari e singoli interessati), delineando le linee guida di una strategia condivisa che parte dal basso, ovvero dal sentire diretto dei bisogni dei residenti nella Valle del Tassobbio.

Il Coordinamento della Valle del Tassobbio è composto dai rappresentanti di: Proloco di Marola, di Migliara, di Cortogno, di Leguigno, delle associazioni di volontariato “Torri e Fontane” di Gombio, “Il Ducato” di Vedriano, “Il buio” Rio Maillo di Vetto, “Terre Matildiche” di Vetto, della parrocchia di Crovara, del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e di cittadini interessati alla tutela e promozione della valle.

Il programma è articolato in una serie di azioni/interventi programmatici, che configurano un vero e proprio decalogo degli interventi.

La prima azione riguarda la “Sentieristica” e ha come obiettivo la realizzazione di una rete sentieristica di fondovalle che colleghi l’Enza a Marola, snodandosi lungo il Tassobbio mettendo in rete tutto il sistema di borghi, frazioni, edifici religiosi e sentieri già esistenti. Il gruppo di lavoro ha illustrato le modalità di intervento, definendo anche stralci di realizzazione. Il tutto nell’ambito di una stretta sinergia tra Coordinamento della Valle del Tassobbio, Comuni ed altri enti, che dovrà essere concertata nei prossimi mesi.

La seconda azione è stata denominata “Università di valle”. Consiste di una serie di iniziative ed eventi culturali che coinvolgano i residenti, Università ed altri enti di ricerca nei campi specifici di archeologia, ambiente naturale, architettura rurale di interesse storico e cultura materiale/tradizioni orali. Gli eventi consisteranno in campagne di ricerca, convegni, visite guidate da esperti ed altro, il tutto finalizzato alla realizzazione di uno o più tomi editoriali che costituiscano la summa del patrimonio naturale e culturale della Valle del Tassobbio, nonché la fondamentale base identitaria delle popolazioni locali.

La terza azione, strettamente legata alla seconda, è stata definita “Atelier di valle”. Consiste nella individuazione di percorsi in grado di poter creare, tramite scuole di formazione, nuove professionalità tratte dal territorio locale, nel campo del restauro del patrimonio artistico ed architettonico mobile ed immobile, con particolare attenzione a quello religioso e di appartenenza pubblica.

La quarta azione riguarda la realizzazione della “Biblioteca di valle”, ovvero la raccolta, entro un unico contenitore, della notevole serie di studi e ricerche che sono state attuate nel territorio in oggetto, attivando anche una pubblica chiamata rivolta ai privati affinchè conferiscano alla biblioteca eventuali testi in loro possesso.

La quinta azione, quella della “Cultura in estinzione”, intende attuare una campagna di interviste rivolte in particolare agli anziani, per trascrivere tutte le informazioni riguardanti gli usi, i costumi, le tradizioni, le usanze e le superstizioni tramandate di generazione in generazione e che ora stanno per estinguersi. In questo ambito rientrano anche memorie dell’ultimo conflitto, i sentieri partigiani e altre importanti testimonianze.

La sesta azione è rivolta al “Recupero del patrimonio edilizio storico” e intende creare le condizioni affinchè si possa procedere al restauro di una serie di immobili di particolare interesse storico, architettonico, artistico e/o testimoniale presenti in vallata, da destinare ad uso pubblico accogliendovi tematismi specifici di vallata (la Biblioteca di valle, mostre e piccoli musei storico-artistici e naturalistici, sale riunioni e conferenze).

La settima azione ha come obiettivo la “Promozione territoriale turistico/culturale” che si basa su una serie di iniziative di richiamo turistico fondate sulla organizzazione di itinerari di visita guidate da qualificati esperti e rivolte ai beni naturali e storico/culturali (alcuni dei quali appositamente aperti e resi visitabili per l’occasione), prevedendovi anche la degustazione di prodotti tipici messi a disposizione dai produttori di vallata e pranzi conviviali al termine della iniziativa .Rientrano in tale ambito anche conferenze tenute da personalità scientifico/culturali

L’ottava azione riguarda gli “Eventi interassociativi di vallata”. Consiste in iniziative condotte congiuntamente da tutte le associazioni sportive, creative e del tempo libero che hanno interessi nella valle. Accadrà chiamando a raccolta gli operatori del turismo equestre, dell’escursionismo a piedi, dell’escursionismo a motore ed in bicicletta, organizzazioni disabili in modo da dare origine ad innovativi eventi congiunti che valorizzino l’intera vallata a favore anche di una organica fruizione dei principali punti di ristoro e vendita prodotti tipici.

La nona azione riguarda la “Promozione della tipicità di vallata”. Ha l’obiettivo di valorizzare le produzioni agricole e alimentari tipiche e di qualità, in particolare quelle tradizionali, presenti o realizzabili in vallata. Vi rientrano particolari forme di allevamento brado, particolari produzioni agricole legate ad esempio a frutti del sottobosco e al mantenimento di praterie polifite di alto valore organolettico, erbe officinali con definizione di una filiera alimentare di alto valore nel settore delle carni, formaggi e dei vegetali ed altro ancora.

La decima azione è rivolta alla realizzazione di una “Cooperativa di vallata”, la cui costituzione consentirebbe di mettere in rete e rendere efficiente sotto il profilo economico gran parte delle azioni delineate dal Decalogo degli interventi. La cooperativa di valle oltre a rappresentare lo snodo fondamentale per la commercializzazione delle tipicità, avrà anche la funzione essenziale di consentire la applicazione di giovani e/o persone in attesa di occupazione in settori di lavoro di ambito locale, certamente qualificanti, creando nuove professionalità. Si contribuirà così ad arrestare il drammatico esodo dalle campagne che sta condannando all’oblio ampie zone della Valle del Tassobbio, la più bella valle della montagna reggiana.