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Diario della missione in Etiopia / 16° giorno

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Articolo di presentazione: Quattro cuori coraggiosi in partenza per una missione in Etiopia e terranno il loro diario su Redacon

26 giugno alle ore 10

Patryk Nowacki

Il domatore di trattori (perdona don)
Il domatore di trattori (perdona don)

24 giugno alle ore 13,00

Marco Bonesi

Ciao a tutti, l'altro giorno siamo stati in una scuola per bambini ciechi; come ha già detto Patryk è stata una visita toccante. Ho scritto una poesia dedicata a loro per far capire un po' più profondamente ciò che ho provato, a chi non ha visto con i propri occhi. Dedico la poesia a tutte le persone e soprattutto i bambini che hanno problemi fisici e malgrado questo trovano la forza di godersi la vita. Spero che riflettiate anche voi sul dono della salute e sulla situazione di questi giovani nel mondo.

* * *
"Quel che non brilla negli occhi"

Quei bimbi corrono, calciano la palla,
si tengono per mano, o mano sulla spalla,
fanno di tutto, leggere, giocare,
li senti felici quando vanno a cantare,
vanno a spasso, annusano una rosa,
poi tristemente, noto una cosa,
hanno un cammino lento, insicuro,
ad ogni passo,una mano sul muro,
bimbi normali, allegri, sorridenti
ma sopra al sorriso hanno gli occhi spenti.
Non so come fanno a trovare la gioia,
far sempre qualcosa, uccider la noia,
Manca sempre quel pizzico di brio,
la felicità, come la intendo io,
realizzare i sogni, obbiettivi in una lista,
come si fa, se manca la vista?
Ma non hanno paura, nessuno trema...
non sembrano porsi il mio problema.
Hanno la forza di andare avanti,
la forza possente di cento elefanti,
desiderio di giocare dei leoncini, appena nati
la voglia dei cuccioli di essere amati.
Stai li a guardarli, non noti tristezza
ma voglia di sogni e un po di timidezza.
Sembra che urlino:
"Voglio crescere, non piango!
Voglio maturare, come un frutto di mango"
Ci hanno trafitto il cuore, il cuore proprio al centro,
Hanno poca forza fuori,
ma tanta forza dentro,
e quando li guardi, quando li tocchi,
la speranza non brilla, soltanto negli occhi.

* * *

Spero che la nostra testimonianza serva anche a chi ci segue, invitando chi può a toccare con mano il mondo della missione. Per me è bello e importante e sono sicuro che chi verrebbe direbbe la stessa cosa al suo ritorno. Si scoprono molte cose nelle altre persone, ma anche sulla propria. Fino a ora, un po' per la nostra incapacità nel praticare certi lavori, un po' per altri problemi, abbiamo più ricevuto che dato.

Nessuno di noi si aspettava di venire in Etiopia per subire gentilezze, ma ci aspettavamo o almeno, mi aspettavo di aiutare più io. Ora capisco che è bene così. È vero che dare è importante ma è importante anche il ricevere, consentendo al prossimo di fare una buona azione su di te per lo stesso motivo per cui lo fai tu.

19 giugno alle ore 17,30

Don Giovanni Valentini

Ciao, qui tutto bene. Le giornate procedono a ritmi serrati, ma per fortuna arriva sera presto e ci si può riposare. In questi giorni è piovuto, soprattutto ieri sera e notte con due temporali molto forti, questo ha portato anche un po' di fresco. I lavori sono di vario genere, soprattutto all'esterno, poi verso metà pomeriggio spesso c'è la partita di calcio, io però non gioco perchè sono troppo forti, o giochiamo nel cortile con le palline da tennis insieme ai ragazzi della missione, poi cena e a letto preso, la mattina abbiamo la messa alle 6.45, ma soprattutto la luce che entra presto dalle finestre che ci sveglia.
Noi stiamo tutti bene, direi che ormai abbiamo preso il ritmo, quello giusto, quindi andiamo avanti così.
Un saluto a tutti e alla prossima.

17 giugno alle ore 18,40

Patryk Nowacki

Ciao a tutti, qui procede tutto bene, in questi giorni siamo stati in giro, a Shashemanne, dove abbiamo potuto visitare il centro della Consolata, dove ci sono strutture come la clinica, la scuola per i ciechi (dove mi ha molto colpito vedere i ragazzi non vedenti giocare a calcio e  leggere libri con l'alfabeto braille in modo fluido e preciso come se fossero normodotati), dopo abbiamo continuato il nostro giro per la struttura dove si potevano vedere i muri dipinti che servivano per fare lezione, c'erano disegnati parti del corpo umano, tavola periodica in inglese che serviva da materiale di insegnamento ai ragazzi. La città di Shashemanne mi ha colpito perchè vi ho trovato gente aperta e pronta a salutare estranei, in modo educato e fraterno. Ieri abbiamo potuto aiutare i vari ragazzi nei lavori della missione, chi nella pittura di una stanza e della casa del guardiano e chi a finire la serra, la mattinata e andata nel migliore nei modi e, aiutandoci tutti assieme, abbiamo potuto finire prima e conoscere alcuni ragazzi meglio, loro ci hanno insegnato i numeri, e alcune parole per conoscere meglio l'amarico. Un ragazzo di nome Cissè e stato molto gentile anche se non gli era d'obbligo farlo e questo e stato molto significativo per me del fatto che i ragazzi non hanno niente confronto a noi che abbiamo tutto, ma cercano di darci giorno per giorno il meglio di loro. Al pomeriggio siamo usciti a vedere l'acqua solforosa che serve come punto di ritrovo alle persone del posto, il paesaggio che si vedeva intorno era una pianura piena di animali e di verde molto diverso da come si pensa all'Africa tipica fatta solo di deserto. Oggi siamo andati alla casa dei ragazzi della missione che hanno cucinato cose tipiche etiopi ed è stato un bel messaggio di fratellanza fra di noi.

14 giugno alle ore 19,11

Federico Bazzoli

Oggi è stata una splendida giornata, abbiamo avuto l'opportunità delle persone fantastiche e ci siamo cimentati in situazioni dolorose. Siamo stati a far visita alle suore che accolgono mamme e bambini con problemi di nutrizione. Abbiamo aiutato, o almeno ci abbiamo provato, le suore a lavare i bimbi e a dar loro un piccolo pasto e il resto del tempo abbiamo giocato o in generale siamo stati assieme ai bimbi; in questo frangente abbiamo avuto modo di vedere con nostri occhi gli effetti della malnutrizione su un esserini di nemmeno qualche mese, e ho potuto vivere sulla mia pelle un senso di impotenza, alcune scene ed immagini spero di non scordarmele mai. Dopo tutto ciò abbiamo consumato un bel pasto con la stupenda compagnia delle suore. Nel pomeriggio abbiamo poi acquistato delle cose fondamentali per la nostra cena nella città di Shashemane, dopo abbiamo visitato la missione, la scuola, il campo da calcio, la scuola per bambini ciechi e ora siamo rientrati in ad Halaba. Allego alcune foto che per me hanno un grosso valore, questa scricciola oggi mi ha letteralmente piegato il cuore facendomi innamorare.

14 giugno alle ore 11,40

Marco Bonesi

Ciao a tutti, questo posto è incredibile e sorprendente. L'autostrada è piena di animali e bambini, le case sono quasi tutte di fango e paglia fuori dalla città. La gente lavora molto e fa lavori faticosi, ma nessuno è innervosito dal lavoro! Hanno tutti una dignità alta; loro ti danno tutto quello che hanno (frutta, regali, pane, bibite) però fanno fatica ad accettare regali da parte nostra. Spesso chiediamo se vogliono una mano a lavorare, ma loro ci rispondono di no. Pensano di dover lavorare per guadagnarsi il pane. Le persone che abbiamo visto fin'ora sono state super ospitali. Quando saluti una persona mai vista prima, lei non si chiede chi sei e cosa vuoi, ma ti saluta sbracciando. I bambini ti guardano, ridono e poi ti danno la manina. È bellissimo giocare a calcio con loro anche se non ho mai faticato tanto e non ho mai avuto tanti crampi. Sono molto estrosi e leali.

 

14 giugno alle ore 10,11

Don Giovanni Valentini

Ciao a tutti e buona domenica! Anche oggi riusciamo a scrivere. Abbiamo appena fatto la messa con la comunità locale in lingua amarica, il rito è uguale al nostro. Erano presenti circa 70 persone, età media molto diversa da quella che si trova nelle nostre parrocchie. Oggi pranziamo con padre Silvio, quindi il menù dovrebbe essere un po' italiano con pasta al sugo e parmigiano reggiano più frutta locale che è buona. Proviamo a mettere anche qualche foto in aereo, per strada mentre arrivavamo qua e le strutture della missione dove siamo noi, ciao.

13 giugno alle ore 13,18

Don Giovanni Valentini

Ciao tutti, stiamo bene e siamo carichi! Abbiamo qualche problema di connessione, speriamo di risolverli. Oggi c'e stata una partita di calcio e noi abbiamo fatto la terna arbitrale internazionale. il clima e buono fa caldo, ma non troppo, a presto, speriamo. Un saluto da tutti noi.

Ascolta il saluto e il racconto del viaggio

10 giugno alle ore 15,42

Don Giovanni Valentini

Aeroporto di Istanbul, prima parte del viaggio andata bene, è sempre bello viaggiare in aereo e per di più abbiamo mangiato anche bene, bravi questi turchi. Adesso una pausa di alcune ore e poi ripartiamo alle 18.55 locali, arrivo nella notte. BUON VIAGGIO!

5 COMMENTS

  1. Grazie delle emozioni che ci trasmettete con il vostro diario di viaggio. State dando un grande esempio a noi adulti. Un grandissimo abbraccio a tutti, a Padre Silvio, alle Sisters, alle mamme e ai bimbi dello slum, ad Abu e a tutti i ragazzi di Casa Famiglia! Grazie e buon rientro!

    (Patrizia)

    • Firma - Patrizia