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Un motociclista alla vista del posto di controllo della Polstrada si dà alla fuga

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Gli agenti gli intimano l’alt ma per tutta risposta apre la manopola del gas ed a bordo della sua moto supera e sfugge al controllo della Polstrada. E’ successo nell’ultimo week-end, quando durante i soliti controlli effettuati dagli uomini della polizia stradale castelnovese, un centauro reggiano che stava percorrendo la strada provinciale 98 che da località Cigarello conduce a Viano, ha pensato bene di non fermarsi, proseguire e persino nascondersi nel cortile di una casa privata.

Il dispositivo attuato dagli agenti, tuttavia, ha di nuovo messo un freno a quanti ritengono che non fermarsi sia la soluzione migliore e nel caso specifico il motivo è subito stato chiaro: il 40enne sfuggito al posto di blocco era visibilmente ebbro, tanto che una volta inseguito e rintracciato è stato sottoposto alla prova con l’etilometro.

Il risultato è stato dei più eclatanti: oltre 2,5 g/l, cioè un valore alcolemico di 5 volte superiore quanto consentito, tanto che l’imprudente motociclistica a fatica riusciva ad esprimersi correttamente e a dare contezza di se.

Il fatto è successo nel tardo pomeriggio di domenica, quando la Polstrada castelnovese aveva già controllato oltre duecento veicoli di cui almeno la metà a due ruote.  Durante un posto di blocco a Viano è stato proprio il comandante del distaccamento, il sostituto commissario Roberto Rocchi, a dare l’alt al motociclista che giungeva ad una velocità elevata, ma questi anziché fermarsi ha aumentato la velocità proseguendo la sua corsa.

Subito due motociclisti della Polstrada si sono messi all’inseguimento, mentre la vettura di servizio ha “chiuso” la strada al fuggitivo percorrendo una vicina carraia che portava proprio verso la via di fuga del motociclista. Quest’ultimo, accortosi di essere in “trappola” si infilava in un cortile privato, cercando di nascondersi alla meglio. A poco è servito, visto che è stato subito rintracciato ed accompagnato in caserma dagli uomini della Polstrada.

La patente è stata immediatamente ritirata e la sua moto sequestrata (con conseguente confisca) ed ora comincerà per questo incauto motociclista una serie di accertamenti presso la commissione medica provinciale per valutare il grado o meno di cronicità del consumo di alcolici.

Durante l’intero servizio di prevenzione, la Polstrada castelnovese ha poi sequestrato anche una moto priva della copertura assicurativa, mentre le carte di circolazione di altri due motoveicoli sono state sospese dalla circolazione in quanto non sottoposte alla revisione periodica.

Da segnalare anche diverse contestazioni elevate a carico di motociclisti che non avevano inserito il cosiddetto “db-killer” nel dispositivo silenziatore, volendo probabilmente imitare il rombo dei motori che si sprigiona in occasione dei motoGP, cioè dei campionati motociclistici internazionali.