"Il M5S di Castelnovo ne’ Monti ha accolto con favore la richiesta inviata dal Comitato 'Salviamo le cicogne di montagna' ai sindaci e consiglieri di maggioranza e minoranza il 23 maggio scorso che consiste in un ordine del giorno dove si chiede al consiglio comunale di esprimere la propria contrarietà all’eventuale chiusura del punto nascita del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne' Monti e altresì si chiede agli enti competenti in materia di attivare ogni strumento organizzativo e di tecnologia atti a superare e risolvere in modo appropriato le esigenze di sicurezza che gli standard pongono e attengono in gran parte alla professionalità, reperibilità ed esperienza del personale in servizio presso la struttura, perfezionando la già esistente integrazione con lo stesso punto nascita dell’Ospedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia considerandolo quindi un punto nascita decentrato dello stesso presidio sanitario del capoluogo provinciale".
Lo scrive in una nota Massimiliano Genitoni.
Che aggiunge, tra le richieste da portare in consiglio, di "impegnare il sindaco a farsi portavoce contro la chiusura del suddetto reparto in ogni sede istituzionalmente competente, di dare mandato allo stesso primo cittadino di trasmettere il presente ordine del giorno al presidente della Regione Emilia-Romagna, all’assessore alla sanità regionale, alla Provincia di Reggio Emilia, ai parlamentari ed ai consiglieri regionali eletti nella provincia reggiana".
"Ovviamente - chiosa Genitoni - noi che siamo cittadini all’interno delle istituzioni non possiamo che accogliere a braccia aperte queste iniziative, pensando che la politica non può che trarre solo beneficio da consigli ed azioni spontanee nate da liberi comitati di cittadini. Com'è scritto nella nostra carta costituzionale: 'La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione'".
"Abbiamo quindi deciso di portare la discussione nel prossimo consiglio (di Castelnovo, ndr) del 15 giugno prossimo avendo protocollato il giorno 30 maggio tale odg. Vista l’importanza di questa azione politica, nel caso vi fossero impedimenti temporali per non poterlo discutere siamo anche disponibili a ritirare le nostre mozioni presentate precedentemente per riproporle successivamente. Questo sarà un ottimo punto di partenza per continuare a lavorare tutti insieme (cittadini, comitato e rappresentanti politici) ad un documento tecnico che possa essere portato in discussione sia in Provincia che in Regione e soprattutto con il dirigente sanitario distrettuale, che, come detto dall'assessore regionale, sembra essere la persona in grado di prendere questa decisione".
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