"Vorrei anzitutto esprimere rispetto per quanti non hanno condiviso la prospettiva della fusione dei quattro comuni del crinale. In particolare a quei non pochi di Ramiseto e di Ligonchio".
Così l'incipit di un intervento sul caldo (è il caso di dire) tema della fusione dei quattro comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, che da oggi, in quanto tali, scompaiono dalla carta politica del nostro territorio. E' una riflessione del busanese Claudio Bucci.
"Io, che ho votato sì e che ho votato per il nome Ventasso, vorrei però in questo momento esprimere la mia soddisfazione per una scelta democratica delle popolazioni, ma soprattutto perché mi sento cittadino di un 'grande' comune".
"Immagino di sorvolare (magari in deltaplano) il territorio del Comune Ventasso: ammiro le praterie del Cavalbianco e del passo di Pradarena; seguo il sentiero 00 del crinale e arrivo alla splendida valle dell’Ozola ai piedi del Cusna col rifugio Bargetana e le cascate del Lavacchiello; e ammiro il borgo di Piolo 'seduto' su uno sperone che guarda il fiume Secchia".
E ancora: "Sorvolo il borgo di Valbona e le sue campagne con le recinzioni che rimandano alla pastorizia e all’attuale agricoltura a km zero; vedo la stupenda conca che contiene le sorgenti del Secchia ai piedi del maestoso Casarola; vedo i laghi cerretani immersi nel verde e, se d’inverno, il pullulare di sciatori lungo le piste da sci. Ammiro la stupenda Alpe di Succiso con ai piedi rifugi e laghetti; vedo Pratizzano, questo piccolo altipiano vero gioiello d’estate e d’inverno; mi godo la Pieve romanica di Pieve S. Vincenzo e risalgo al meraviglioso Lago Calamone".
"Tutto ciò, e sono solo pochi esempi presi al 'volo', e solo dal punto di vista paesaggistico e turistico, mi fanno appunto dire che siamo un Grande Comune", afferma Bucci.
Che prosegue: "Il Comune Ventasso può oggi porsi sul mercato turistico con tutte queste opportunità, con questa ampia offerta (aggiungendo ovviamente quelle del territorio di Busana) può proporsi alla Provincia , alla Regione, alla Nazione in modo competitivo e peculiare. Mi si potrebbe obiettare che questo è 'volare alto', è non guardare ai problemi reali. Non sono un sognatore, certo mi pongo nell’ottica di recuperare possibilità di sviluppo legato alle nostre peculiarità, e non già nell’ottica di frenare un comunque inarrestabile declino!"
"Infatti un territorio così abbisogna, finalmente, di manutenzione permanente ed il comune che lo contiene, con i suoi 4.310 abitanti ed i suoi 257 kmq, ha maggiore forza (anche in seguito al coraggioso passo della fusione) per attrarre le risorse necessarie. Poiché la 'manutenzione del territorio' è la nostra 'fabbrica' da costruire sul crinale, una 'fabbrica' che dia lavoro permanente alle aziende, alle cooperative, agli artigiani, agli agricoltori locali, ricostruendo così quel tessuto sociale ed economico minimo indispensabile capace di invertire la rotta del declino cui assistiamo da decenni".
"L’altro indispensabile passo avanti che devono fare i nuovi amministratori - a parere di Claudio Bucci - è prendere consapevolezza che senza la realizzazione/ammodernamento delle tre grandi 'reti': 'rete stradale', 'rete telematica', 'rete energetica' su tutto il territorio non si creano le pre-condizioni per un nuovo sviluppo".
Bucci conclude dicendosi "fiducioso poiché queste idee fanno parte dei 'Progetti per la Fusione' sottoscritti dai proponenti la fusione stessa e da essi ampiamente annunciati (cito ad esempio la necessità 'di infrastrutture viarie scorrevoli e moderne… in tre direttrici fondamentali: asse della 63; asse del Secchia; asse della Val d’Enza), per cui anche le necessarie revisioni della pianificazione in essere vanno adeguate alla nuova situazione".
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Nella giornata di ieri si sono susseguiti i commenti politici a questo risultato, che viene a cambiare la cartina appenninica. Li proponiamo di seguito.
Annota Giammaria Manghi, presidente della Provincia di Reggio Emilia: "Ieri (l'altro ieri, ndr) i cittadini di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto – da oggi di Ventasso - sono stati protagonisti di una importante prova di democrazia e di rilancio del nostro territorio. Il loro sì convinto alla fusione di questi 4 comuni è un risultato significativo non solo per l’alta affluenza alle urne – quasi il doppio di votanti in più rispetto alle ultime elezioni regionali dello scorso novembre – ma anche per il segnale che viene lanciato a tutta la provincia e alle istituzioni reggiane. I cittadini di Ventasso hanno dato il loro contributo alla modernizzazione e all’innovazione del sistema Paese, così come i sindaci e gli amministratori dei quattro comuni ed anche della Regione, che ha accompagnato questo cammino, hanno dimostrato la capacità della classe politica di rispondere alle nuove esigenze di cambiamento. Ai cittadini di Ventasso ed ai loro sindaci, che si sono spesi in prima persona per questa fusione, va il mio ringraziamento. Sono certo che questa nuova tappa nel percorso di riordino complessivo degli enti locali tracciato dalla legge Delrio rappresenterà una svolta importante anche grazie alle economie di scala che, con la fusione, si realizzeranno, liberando nuove risorse per aumentare sia quantitativamente sia qualitativamente i servizi a favore delle comunità. La Provincia dà il suo caloroso benvenuto al Comune di Ventasso, dal quale ci attendiamo un contributo rilevante allo sviluppo del nostro territorio".
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Il Pd reggiano s'è fatto vivo per gioire di un risultato che considera da ascrivere (anche, almeno) sulla sua lavagnetta. Scrivono infatti dall'ufficio stampa provinciale (del partito): "Il Pd reggiano ottiene un ottimo risultato elettorale vincendo a Luzzara, Canossa e conquistando l’importante risultato politico con il referendum che approva la fusione di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto nel neonato comune di Ventasso. Una tripletta che premia il lavoro della segreteria guidata da Andrea Costa, proprio ieri rieletto sindaco a Luzzara con il 67,20% dei voti. "In montagna la partecipazione al referendum è un bel segno, si è scelto di cambiare passo e immaginare un futuro ancora tutto da scrivere per il crinale". "Oggi - afferma Andrea Costa - viviamo un momento epocale di cui i nostri figli ci ringrazieranno. Il risultato della montagna è un messaggio importante per tutto il territorio reggiano e per la regione: riformare è possibile. Voglio ringraziare il Comitato del sì, i sindaci dei quattro comuni coinvolti, i circoli Pd della montagna e soprattutto i cittadini di Ramiseto, Busana, Collagna e Ligonchio: hanno scritto una pagina straordinaria. Con questa tornata elettorale - conclude il segretario Pd - si chiude un ciclo importante di appuntamenti con le urne iniziato nel maggio dello scorso anno e che ha visto il Pd reggiano vincere sempre". Sempre per la sponda Pd, Ottavia Soncini, consigliera regionale, relatrice in aula del progetto di legge, ha scritto: "Un risultato importante a partire dal dato straordinario della partecipazione al voto, una vittoria netta a favore di un comune unico. Grazie agli elettori, a chi ha partecipato alla campagna per il 'sì', ai sindaci e gli amministratori che hanno saputo mettere il bene comune al centro. Ha vinto la voglia di innovare e lavorare insieme, questo è lo spirito giovane delle piccole comunità montane. Un risultato lungimirante e coraggioso, che deve aprire la strada a percorsi nuovi, soprattutto perché testimonia la ferma volontà di razionalizzare le risorse, di realizzare un'amministrazione della cosa pubblica più efficiente, più vicina alle comunità. Un grande onore ora portare in aula la legge istitutiva del comune Ventasso". Cosa che si prevede avverrà prima dell'estate. "Ad unificazione avvenuta, il primo gennaio 2016, il nuovo comune avrà una nuova e più forte voce".
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"Anche il Movimento 5 Stelle gioisce per il sì al referendum che ha sancito la fusione dei comuni di Collagna, Ramiseto, Ligonchio e Busana. Un sì che sancisce la nascita del nuovo Comune di Ventasso. Ora sarà di fondamentale importanza l'approvazione in tempi rapidi in Parlamento della legge sulla 'valorizzazione dei piccoli comuni'. Proprio in questi giorni è iniziata alla Camera la discussione del testo unificato presentato dal M5S con prima firmataria Patrizia Terzoni ed il testo di Ermete Realacci (Pd) sulla 'valorizzazione dei piccoli comuni' pari o sotto i 5.000 abitanti. Questa legge si applicherebbe al neonato Comune di Ventasso (che avrà comunque 4.500 abitanti) e ad altri comuni del nostro Appennino". Sono parole affidate ad una nota a firma della deputata Maria Edera Spadoni e del consigliere regionale Gianluca Sassi.
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Da registrare anche il commento di Yuri Torri, casinese consigliere regionale per Sinistra ecologia e libertà, che ha dichiarato: “L’esito del referendum nei quattro comuni del crinale è molto importante, i cittadini hanno dimostrato con questo voto una grande lungimiranza. Mi ero speso nei mesi scorsi a favore della fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto ed ora commento con particolare soddisfazione il risultato referendario. Così come nei primi anni novanta gli amministratori di quei comuni avevano anticipato i tempi creando l’Unione, allo stesso modo amministratori e cittadini oggi hanno inaugurato una nuova stagione della montagna reggiana. La nascita del Comune di Ventasso dimostra come da parte dei montanari ci sia la volontà di affrontare nuove sfide, di aprirsi a nuovi scenari in un’ottica non solo di razionalizzazione ma anche e soprattutto di nuove opportunità per il territorio. Per questo è importante sostenere l’innovazione e le eccellenze, che di certo nel nostro Appennino non mancano, e continuare a garantire servizi di qualità”.
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Infine il presidente del Parco Nazionale Tosco Emiliano Fausto Giovanelli dichiara: il voto per diventare l'unico comune del Ventasso è stato davvero una cosa grande.
Al momento di scegliere le comunità dell'alto Appennino hanno scelto di guardare avanti, smentendo il luogo comune che le vuole sempre e solo chiuse ed arretrate.
Era una scelta difficile in un momento difficile. Cambiare, aprirsi, collaborare,
Va dato atto e onore ai quattro sindaci Pregheffi, Dolci, Pedrini e Bargiacchi di essere stati alla testa di questo passaggio di cambiamento. Va dato atto ai sindaci che li hanno preceduti, a partire da Luciano Correggi che molti anni fa ha promosso l'unione del crinale, di avere seminato bene. Oggi soprattutto va riconosciuto ai cittadini di tutte le età di avere scelto con responsabilità e anche col coraggio dell'innovazione e anche a chi ha perso va riconosciuto di avere interpretato delle ragioni di valore.
Il Parco Nazionale, in quanto tale non doveva prendere e non ha preso alcuna posizione, ma saluta e apprezza questa scelta che aiuterà il confronto, la collaborazione, il flusso di nuove idee e l'apertura degli orizzonti più prossimi e lontani. Tutto ciò può servire a fronteggiare meglio storiche difficoltà e il momento presente, particolarmente impegnativo, che necessita non solo di denuncia, ma soprattutto di iniziativa.
Il nuovo ente
Il nuovo ente avrà una popolazione di circa 4500 abitanti, una superficie di 257 km quadrati e riceverà un contributo annuale ordinario per 15 anni di 247.500 euro, oltre ad un contributo straordinario in conto capitale che dura 3 anni di 200mila euro, a decorrere dal 1° gennaio 2016. E' prevista l'esenzione dal Patto di stabilità per 5 anni grazie alle normative del 2014 e un contributo statale, con l'ultimo decreto del Ministero dell'Interno, di circa 400mila euro all’anno per 10 anni. Per dieci anni dalla sua costituzione, infine, avrà priorità assoluta nei programmi e nei provvedimenti regionali di settore che prevedono contributi a favore degli enti locali.
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Ora tutti i partiti a gongolare, mi correggo, quasi tutti! Credo che il risultato sia l’espressione della gente, dei cittadini montanari e non dei vari appelli! Vorrei invece ringraziare quei partiti che con piú accortezza non hanno dato direttive al voto, sicuramente apparendo meno, ma anch’essi vicini alla gente, lasciandone libertà d’espressione, fidandosi del buon senso di chi vive nel territorio, fiducia ampiamente ricambiata, visto il risultato! Grazie da parte di coloro che non si sono sentiti tirare la giacca per votare “sì”, ma hanno capito con la propria testa, valutando e meditando, che la speranza passava solo dal “sì”, ricordando che la vittoria del “sì”, sarà efficace solo rendendo sempre piú coinvolti e consapevoli, senza benedizioni politiche, gli abitanti, facendoli diventare attori protagonisti di questa nuova sfida. Chi vuol intendere intenda! Ben arrivato, Ventasso!
(Chicco Ferretti)
La vittoria del “sì” sarebbe ancor più efficace se, dal mio punto di vista, “I Briganti del Cerreto” fossero l’Amministrazione del nuovo Comune, per i primi dieci anni. Se avessi contrattualità politica, lo farei diventare il primo step di un nuovo, radicale, “progetto” di sviluppo.
(MV)
Condivido il commento di Ferretti, noi come Udc non abbiamo dato nessuna indicazione di voto, abbiamo fatto alcune riflessioni. Ora i cittadini del crinale hanno fatto la loro scelta, da oggi parte una nuova sfida importante, sia per il nuovo Comune Ventasso che per l’Appennino, essere competitivi e pronti alle nuove sfide che ci aspettano per fa crescere l’occupazione, il turismo e la salvaguardia del patrimonio ambientale a misura d’uomo; un territorio in grado di dare molte opportunità soprattutto ai giovani. Credo che questo deve essere un obiettivo comune al di là dei propri territori di appartenenza.
(Capogruppo lista civica Progetto per Castelnovo ne’ Monti)
Mi congratulo vivamente con tutti coloro che, votando, hanno avuto la capacità ed il coraggio di guardare avanti e di fare questa scelta in tempo utile, prima che venga imposta dall’alto, come presto o tardi succederà. Con ammirazione guardo il nascere di una nuova esperienza che mira a dare voce e futuro ai bellissimi territori del Crinale che spesso sono dimenticati, per non dire ignorati, dagli enti superiori. Di conseguenza non posso non rammaricarmi per il fallimento della nostra tentata Unione, Toano, Villa Minozzo; tentativo azzardato, improvvisato, politicamente molto contrastato, condotto e, soprattutto, gestito molto male. Qui, pur con alcune scusanti, la gente non ha avuto lo stesso coraggio e le stessa lungimiranza degli abitanti del Crinale, ma prima o poi qualche rimpianto si farà sentire. In bocca al lupo a tutti coloro che, nelle loro figure e nei loro ruoli, saranno parte integrante del nuovo Comune e dei nuovi progetti che nasceranno e spero con tutto il cuore che la Montagna ed i montanari coraggiosi, abbiano tutte le soddisfazioni che meritano.
(Antonio Manini)
Probabilmente che ci sia stata questa fusione dei 4 Comuni del crinale, o che non fosse avvenuta qualora avesse vinto il fronte del “no”, a mio parere temo non porterà cambiamenti così significativi. Spero di sbagliarmi e che invece il neonato comune di Ventasso (nome davvero infelice per un ligonchiese come sono io ), possa contribuire per davvero al miglioramento delle condizioni degli abitanti di questo nostro “strepitoso” territorio, soprattutto dal punto di vista paesaggistico, consacrandolo per quella che dovrebbe essere la sua naturale predisposizione, ovvero il turismo. Di certo questo sarà comunque un passaggio intermedio, perchè con le nuove disposizioni, probabilmente presto anche il neonato comune di Ventasso sarà ulteriormente accorpato per diventare un territorio più vasto e con un numero ancor più grande di cittadini che ne faranno parte. Speriamo solamente che questi cambiamenti “epocali” non ci releghino a diventare uno sparuto gruppo di “nativi locali” all’interno di una riserva, come è tristemente accaduto ai nativi americani, ma questo non lo consentiremo! Saluti.
(Vittorio Bigoi)