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A Baiso fa ritorno… un cranio

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Baiso il cranio di Mososauro che nel 1886 venne ritrovato nel greto del Rio Marangone,
Baiso, conferenza stampa di presentazione sul ritorno del cranio di Mososauro che nel 1886 venne ritrovato nel greto del Rio Marangone

A volte ritornano, anche i paesani emigrati; eccome se ritornano. Perché può anche capitare che a far ritorno sia un paesano di 60 milioni di anni e pertanto queste brevi righe di apertura diventino di colpo grottesche. Ma a prescindere dalla grottesca analogia dinosauro/paesano, il resto non ha nulla di inconsueto ed anzi è reale.

La realtà dei fatti è che ieri, venerdì 29 maggio, ha fatto ritorno a Baiso il cranio di Mososauro che nel 1886 venne ritrovato nel greto del Rio Marangone, affluente del Tresinaro nella zona di S. Romano. Il suo ritorno, in forma di riproduzione con stampante 3D, è stato reso possibile dal finanziamento che il GAL “Antico Forno Frignano–Appennino reggiano” ha concesso al Comune di Baiso per realizzare un progetto di valorizzazione di turismo escursionistico.

Proprio per delucidare al meglio la composizione di questo articolato progetto, alla conferenza stampa tenutasi ieri, oltre al sindaco Fabrizio Corti ed alla giunta comunale, erano presenti anche Luciano Correggi, presidente del Gal, e l’architetto e supervisore Giuliano Cervi.

Baiso, conferenza stampa di presentazione sul ritorno del cranio di Mososauro che nel 1886 venne ritrovato nel greto del Rio Marangone
Baiso, conferenza stampa di presentazione sul ritorno del cranio di Mososauro che nel 1886 venne ritrovato nel greto del Rio Marangone

Il ritorno del Mososauro rappresenta la punta di diamante di un progetto/processo iniziato sin dal precedente inverno che ha visto l’amministrazione e sopratutto alcune associazioni ( nella fattispecie il gruppo "Nordic walking" Baiso e Pro loco S. Cassiano) lavorare alla realizzazione di un corposo insieme di sentieri su tutto il territorio comunale. La realizzazione di ciascuno di questi è stato inteso come inizio di un microprogetto, il quale permetta una maggiore coesione territoriale e sociale in chiave turistica: ogni sentiero è infatti dotato di cartelli e punti informativi che descrivono le peculiarità del luogo. A corredare il tutto vi sarà un’agevole cartina contenente, oltre a tutte le indicazioni topografiche necessarie, gli indirizzi di ristoranti e luoghi ove trovare ospitalità.

A corredare tutto ciò vi sarà inoltre una versione informatica, la “Baisoapp”, una applicazione Screenshot_2015-05-30-02-52-31per smartphone contenente qualsiasi tipo di informazione, dagli eventi in programma ai sentieri stessi (che qui beneficeranno della localizzazione gps), dai prodotti tipici ai luoghi in cui pernottare.

Molto entusiasta si è detto il sindaco Corti, il primo ad impegnarsi per il ritorno del fossile di Mososauro, così come soddisfatto è parso Correggi, il quale ha sottolineato la funzionalità e l’adeguatezza di questo sistema “orizzontale ”, inteso nella sua coesione sociale.

La presentazione pubblica del progetto avverrà il 5 luglio a S. Romano, ove verrà inaugurato un centro visite all’aperto, con tanto di bacheca contenente il raro fossile ed altri rinvenuti sul territorio.

(Fabio Spezzani)