Riceviamo e pubblichiamo.
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Il referendum del 31 maggio prossimo sulla fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, può dare l’opportunità ai cittadini di guardare al futuro di questo territorio attraverso la costituzione di un comune più grande, autorevole, e dal nome prestigioso e unificante.
La storia delle alte valli del Secchia e dell’Enza è strettamente legata a quella dei nobili Vallisneri e ai quattro feudi sui quali, in diverse epoche, hanno esercitato la loro mite signoria: il feudo di Vallisnera, il feudo della Valle dei Cavalieri, il feudo di Piolo, alternandosi ai Dalli, e il feudo di Nigone.
La loro è una storia millenaria caratterizzata da una montanara bonarietà verso i sudditi e da atti illuminati quali la prima emancipazione in regione di un servo della gleba (1107) e, soprattutto, l’emanazione dello Statuto del 4 maggio 1207.
Questo Statuto costituisce, in pieno medioevo, un antesignano strumento di democrazia e di legittimazione del potere attraverso il consenso. Perché non viene imposto, ma proposto, discusso, emendato e approvato dai rappresentanti delle località facenti parte del feudo; che nel segno dell’umanesimo cristiano e con spirito liberale, di equità e di giustizia, fissa le regole atte a garantire la convivenza civile fra gli abitanti della contea e fra questi e i feudatari. È il più antico della nostra regione ed è antecedente alla famosa “Magna charta” inglese del 1215.
Vallisneri è dunque un nome da riscoprire e valorizzare, perché rende onore a queste terre, alla loro storia, a coloro che le hanno abitate nei secoli. È un nome nobile, prestigioso, più rappresentativo possibile della storia e dell’identità del nostro territorio.
Per tutto questi motivi, fuori da ogni campanile, noi sosteniamo la proposta di intitolare il nuovo Comune ai Vallisneri e rivolgiamo un appello a tutti i cittadini perché sulla scheda nel referendum del 31 Maggio prossimo esprimano la preferenza alla denominazione “Vallisneri”.
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Amici dei Vallisneri
Busana: Francesco Boni, Davide Fantolini, Alfeo Fiorini, Antonio Rizzo e Ireneo Giacomo Zanichelli;
Ligonchio: Rosanna Bacci, Gianni Bargiacchi, Antonio Giorgioni, Valter Magliani e Giordano Simonelli;
Ramiseto: William Casalini, Marcello Confetti, Loredana Giudici, Rachele Grassi e Dario Torri;
Collagna: Giovanni Campani, Giovanni Lindo Ferretti, Don Augusto Gambarelli, Giampaolo Notari e Luca Ugoletti.
Con tutto il rispetto per chi sostiene questo nome “storico”, tra cui il grande Lindo Ferretti, ma il nome “Vallisneri” non si può sentire. Credo che vi siano alternative più allettanti e moderne.
(Alessandro)
P.S. – Speriamo soprattutto che il “sì” vinca.
Concordo.
(Giorgio Tegani)
Io credo che, per le ragioni dei firmatari, questo sia il nome più “unificante” e più spendibile, sia da un punto di vista storico che turistico. Lo ritengo anche un nome adatto per rafforzare quell'”identità” di cui, giustamente, ci si preoccupa per questo passaggio. Inoltre gli altri nomi o sono poco significativi (Alto Crinale, Due Valli, ecc.) o non rappresentativi di tutte le zone (Nasseta, Ventasso…). Sarebbe stato interessante se il dibattito fosse stato anche sul nome, anche perché, secondo me, in pochi conoscono la nostra storia.
(Domenico Dolci)
Io proporrei Piè Ventasso poichè eccetto uno tutti gli altri paesi sono ai piedi del Ventasso
(B. Tozzi)
Noi che non siamo dei Comuni interessati possiamo dire la nostra? Bella idea “de’ Vallisneri”. Contro l’oblio della globalizzazione è sempre importante ricordare le proprie radici! Orgoglio montanaro!
(Pierangela Melli)
Anche io direi Ventasso, è un po’ al centro dei Comuni. Cosa ne pensate?
(Walter)
Chi dimentica la propria storia e le sue origini non ha futuro. Bene quindi “Vallisneri”.
(Pianzano)