Il M5S, per bocca del capogruppo consiliare castelnovese Massimiliano Genitoni, ha vergato un comunicato sull'imminente (è stato annunciato per oggi) taglio dei platani di viale Bagnoli, a Castelnovo ne' Monti, consistente in una lettera indirizzata a Legambiente (Val d'Enza e Appennino).
"Sulla questione platani di Viale Enzo Bagnoli abbiamo già detto quasi tutto ma sicuramente sarà ricordato più il non detto. L’indifferenza del circolo Legambiente Appennino e della sua presidente Nuccia Mola (ex assessore all’ambiente e da poco inserita nella commissione extra-consiliare ambiente del Comune di Castelnovo ne’ Monti) è qualcosa di incredibile e al tempo stesso vergognoso. Sarebbe dovuto essere scontato il loro impegno per salvaguardare al massimo il patrimonio verde della nostra collettività, ma probabilmente non tutto è così banale come si potrebbe credere, tanto da vedere schierarsi in difesa di queste piante comuni cittadini, artisti, intellettuali e movimenti politici mentre i 'veri ambientalisti certificati' e con esperienze verdi di tutto riguardo preferiscono starsene chiusi in casa aspettando che il taglio avvenga nel massimo riserbo possibile… Storie dei giorni nostri, di un mondo ormai capovolto dove le certezze non esistono più e nessuno si scandalizza più di niente. Avremmo voluto spendere altre parole su questo silenzio a noi incomprensibile ma preferiamo riportare (con tanto di autorizzazione ufficiale della scrivente) l’esemplare lettera scritta da chi non solo dice di essere ambientalista ma che dal tono delle sue parole dimostra di esserlo veramente".
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19.05.2015
All’attenzione di
Dott. Mola Nuccia – Presidente di Castelnovo ne’ Monti
Dott. Lorenzo Frattini - Presidente Emilia-Romagna
Oggetto: Taglio viale alberato a Castelnovo ne’ Monti
Vi scrivo per chiedere un vostro intervento a riguardo del taglio di un viale alberato che si sta prospettando a Castelnovo ne' Monti, abbattimento che verrebbe eseguito per creare un percorso pedonale anche per disabili.
Evidenzio che il viale è costituito da alberi di grandi dimensioni e quindi di alto valore. Che si potrebbero individuare progetti che permetterebbero sia la realizzazione di percorsi per disabili che il salvataggio degli alberi. Il fatto che il Comune dica che ripiantumerà 2 alberi in altra zona per ogni platano tagliato non è giustificazione sufficiente, perchè tutti sanno che un albero di grandi dimensioni ha un valore paesaggistico e naturale unico e non sostituibile, il viale di fatto viene paesaggisticamente distrutto.
Essendo stati direttamente coinvolti da alcuni cittadini, di cui condividiamo la preoccupazione per un taglio che ci pare immotivato, ed essendoci un circolo di Legambiente con sede a Castelnovo ne’ Monti, vi chiedo di intervenire per chiedere all’Amministrazione comunale delucidazioni sul taglio, per sensibilizzarli verso una tutela del patrimonio verde locale e quindi per salvare questo viale che ormai è parte del paesaggio urbano di Castelnovo ne’ Monti.
Certa di un sollecito riscontro, porgo cordiali saluti.
Legambiente Val d’Enza – Presidente Prof. Clizia Ferrarini
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Riprende e chiude Genitoni: "Senza volere alimentare ulteriori polemiche lasciamo questa emblematica testimonianza di impegno e coerenza ad ultima estrema difesa di una causa ormai persa ma per la quale abbiamo lottato convintamente. Domani (oggi, ndr) inizieranno i lavori di potatura e noi inerti spettatori assisteremo all’ennesimo atto di deturpazione ambientale ma con la consapevolezza che i cittadini di Castelnovo ne’ Monti in futuro potranno sempre contare su Legambiente Val d’Enza nel caso dovessero trovarsi a difendere il loro verde pubblico".
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Correlati:
- Castelnovo / Alberi “segnati” in viale Bagnoli. AGGIORNAMENTI SUCCESSIVI – L’annuncio dell’Amministrazione comunale e una lettera aperta al sindaco (14 maggio 2015)
A me non pare che Nuccia Mola faccia parte della commissione ambiente; Genitoni, ti ha insegnato Tamburini a spalare fango?
(Fabio)
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Aggiornamento 20 maggio 2015, ore 15,15
In merito a questo commento, riceviamo e pubblichiamo: “Circa la notizia che abbiamo mandato, abbiamo commesso un errore. Abbiamo scritto che Nuccia Mola è stata nominata nella commissione extra-consiliare ambiente quando invece è stata nominata in quella pari opportunità. Chiediamo scusa per l’accaduto. Grazie per la collaborazione e buon lavoro” (Cristiano Giampellegrini)
Concordo in tutto con Genitoni (e non sono un grillino). Aggiungo che non si sono disturbati neppure a commentare le pessime notizie circa l’inquinamento di viale Bagnoli, causato soprattutto dall’intenso traffico. Evidentemente hanno altro a cui pensare.
(Alex)
Il Comune non potrebbe pubblicare sul proprio sito il progetto di sistemazione del viale? Giusto per avere un’idea di cosa ci salterà fuori dopo che avremo la nuova via Enzo Bagnoli. Così, per la famosa trasparenza di cui ci si empie la bocca ad ogni piè sospinto…
(Marco)
Tutti così ambientalisti che non sanno nemmeno che gli alberi segnati per l’abbattimento non sono neanche tutti platani.
(Commento firmato)
Quindi?
(Pier)
O garantire anche ai cittadini portatori di handicap e non solo la possibilità di usufruire dei marciapiedi di una statale come la 63 o pensare ad una circonvallazione di Castelnovo ne’Monti, con il rischio di abbattimento di molti più alberi!
(Angela Canovi)
Circa l’analisi della qualità dell’aria di viale Enzo Bagnoli faccio una precisazione. Nel documento, pubblicato nella sezione Ambiente del sito del Comune, è scritto esattamente questo dell’indice di qualità dell’aria: “Osservando il grafico di cui sopra, che rappresenta l’indice di qualità dell’aria (IQA), si osserva che su 36 giorni di campagna, vi sono stati 34 giorni con giudizio di qualità dell’aria buona o accettabile, 2 giorni con qualità mediocre e nessun giorno con qualità dell’aria scadente o pessima”. Questo dato indica che la qualità dell’aria del nostro Comune, anche nella zona di viale Bagnoli, è comunque buona e nessun giorno di campagna ha rilevato che sia scarsa o pessima. Inoltre ricordiamo che le analisi sono state fatte in un periodo di temperature basse essendo dicembre e sull’inquinamento incidono naturalmente anche il riscaldamento e l’inquinante da legna di stufe e camini. Detto questo, è evidente che essendo una zona di grande traffico nelle ore di punta, se constatiamo le singole fasce orarie, si concentri la presenza di biossido d’azoto, inquinante da traffico, ma la relazione indica che “la concentrazione media nel periodo è stata pari a 28ug/m3, nettamente inferiore ai 41ug/m3 della stazione da traffico di Viale Timavo e lievemente inferiore alle stazioni di fondo urbano e suburbano (31-32 ug/m3)”. L’orario di punta è quello del mattino, ricordiamoci tra l’altro che essendo vicino il polo scolastico il traffico è senza dubbio notevole. Ed è solo in questo orario che si riscontra un tasso elevato di inquinante, che è comunque inferiore di 3 volte al limite consentito; durante tutto il resto del giorno gli inquinanti sono nettamente inferiori a quelli riscontrati in città. Questa la situazione dell’aria di Viale Bagnoli. Consiglio di leggere tutte le conclusioni perché leggendo il documento si evince che la qualità dell’aria in viale Enzo Bagnoli è comunque buona/accettabile e non soffermarsi a pubblicare solamente una riga perché le informazioni devono essere riportate in modo chiaro e trasparente, altrimenti si creano inutili allarmismi e si diffondono mezze verità. Abbiamo chiesto ad Arpa di spiegare in modo semplice, leggibile ma formale questa relazione; allegheremo questo nuovo documento agli altri già presenti nella sezione. Ricordo inoltre che il nostro Comune è certificato Emas.
(Chiara Borghi, assessore ambiente Comune di Castelnovo ne’ Monti)
Considerato che molti cittadini non frequentano Redacon e che la questione merita un’analisi approfondita ed esaustiva ritengo che la stessa debba essere compiutamente trattata e non oggetto di un breve commento sul foglio web. La relazione di ARPA pubblicata sul sito del Comune è già sufficientemente semplice leggibile e formale, non necessita di riassunti, basterebbe solo un incontro pubblico dove un tecnico, o l’assessore, o chi per lui, potrebbe approfondire e spiegare i grafici fornendo un’attenta e doverosa opera di informazione e di condivisione coi cittadini. In tal modo si sgombrerebbe il campo da ogni malinteso, o cattiva lettura. Chiediamo forse troppo?
(Federico Tamburini)
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Rammentiamo al signor Tamburini che il nostro non è un “foglio”, ma un giornale, in tutto e per tutto. E’ una precisazione alla quale teniamo, chiediamo forse troppo?
(red)
Per “Commento firmato”: secondo Lei sposta di un solo millimetro il suo tipo di osservazione in virtù e in rispetto all’argomento in questione, cioè l’abbattimento insensato di tutti quegli alberi? Lei crede davvero si possa ridurre il tutto ad una sua battuta, anche miserevole, devo dire? Crede davvero possa essere importante se tagli un Platano di 70 anni o un Tiglio di 50 o altra essenza? Vuole davvero insultare l’intelligenza di coloro che sono contrari a questo inutile abbattimento? Oramai la cosa è stata fatta, purtroppo, e quindi non ci si può più fare niente. Ma per favore, evitiamo l’inutile sarcasmo. In quanto al coinvolgimento della Presidente Legambiente di Castelnovo ne’ Monti, Nuccia Mola, non credo, caro Fabio, che cambi molto l’errore commesso da Genitoni, in quanto essa veniva chiamata in causa come massima espressione di Legambiente, non come ex assessore o meno, su di un argomento che per essa dovrebbe essere primario rispetto al ruolo che prima ha svolto ed ora svolge e credo opportuno che essa risponda al più presto alla lettera a lei pubblicamente indirizzata, per rimarcare la indubbia onestà intellettuale che l’ha sempre contraddistinta. La esorto pertanto a non tirarsi indietro di fronte ad un chiarimento da lei dovuto in relazione ad evento tanto importante per un ambientalista convinto. E sono certo che lo farà.
(Fabio Mammi)
Abbattere alberi, secondo me almeno, dovrebbe essere sempre extrema ratio.
(FN)
Strano modo di usare l’ambientalismo per cercare di delegittimare il lavoro e l’impegno di altre persone. Vadano, sia i 5 Stelle che la presidentessa di Legambiente val d’Enza a vedere cosa succede nei nostri boschi per l’incuria e l’abbandono dell’uomo. Vadano a vedere la moria di castagni e querce secolari. E invece di perdere tempo nel delegittimare gli altri si impegnino a capire cosa vuol dire fare ecologia oggi. E se quei platani non dovevano essere abbattuti, si impegnino ad argomentare seriamente su quello invece di pensare all’operato di Nuccia Mola.
(Luca)
Buonasera Luca. Sono a completa disposizione per farmi accompagnare da lei nei nostri boschi per poter fare il punto della situazione e portarla alla commissione extra-consiliare sull’ambiente di cui faccio parte. La ringrazio e spero mi contatti al più presto. Cordialmente.
(Cristiano Giampellegrini)
Pienamente d’accordo con l’amico Luca. Gli ambientalisti, l’ambientalismo, sono spesso oggetto di strumentalizzazioni e critiche, peraltro diametralmente opposte: perché si oppongono, perché non si oppongono. Dice bene Luca, cosa vuol dire fare ecologia oggi? Andiamoci a rileggere gli scritti di Aurelio Peccei, che da manager di Fiat e Olivetti non era certo un ideologico attivista, o il pensiero di Hans Jonas sull’ecologia profonda… Avere a cuore l’ambiente significa avere maturato la consapevolezza che uomo e natura sono un macrosistema integrato, che non possiamo pensare all’uno senza pensare all’altro. L’ambientalista oggi non è un cieco integralista che agisce per fede o ideologia ma un attento osservatore dei fatti e dell’agire umano che cerca di indirizzare sempre verso il rispetto degli altri e della terra che ci ospita. Essere ambientalista è prima di tutto un approccio culturale verso il mondo. Non entro nel merito della vicenda specifica su cui, come si dice bene sopra, occorrerebbe piuttosto argomentare con più cognizione di causa, ma la forza e il valore delle associazioni che s’impegnano sulla questione ambientale oggi è tanto maggiore quanto più ci si allontana dalle prese di posizione tout court per promuovere invece quella “rivoluzione umana”, di pensiero e di atteggiamento, necessaria al tanto citato “salto di paradigma” che non possiamo più rimandare. Questo è l’impegno assunto da Legambiente Appennino reggiano e dalla sua presidente Nuccia Mola.
(Lucia Manicardi)
Belle parole, ma sinceramente non capisco la sua posizione. Sabato all’invito per il flash mob di domenica in difesa degli stessi alberi rispondeva: gli alberi emanano sempre energia positiva, a differenza di certe persone. Grazie per l’invito, se riesco vengo! In parole semplici lei, signora Lucia Manicardi, è favorevole o contraria a questa operazione di taglio? Ed infine considera strumentali le parole di Clizia Ferrarini?
(Massimiliano Genitoni, M5S Castelnovo ne’ Monti)
Buongiorno Massimiliano, credo doveroso fare dei distinguo: ho scritto su Fb di tutto getto, in risposta al tuo invito, che abbracciare un albero è sempre un’esperienza positiva, ne sono convinta, così come mi piange il cuore ogni volta che si parla di abbattimenti. Non avevo ben inteso il senso della vostra iniziativa, ossia se finalizzata alla manifestazione di un dissenso, ovvero ad una sorta di “addio” a queste presenze che hanno accompagnato gli abitanti di Castelnovo per così tanti anni. Confesso di avere pensato alla seconda più che alla prima, probabilmente guidata dal mio spirito romantico di amore assoluto per la natura e le sue creature. Detto questo, come ho spiegato nel mio precedente commento, la missione e il ruolo dell’ambientalismo oggi abbracciano ambiti ben più ampi e complessi e per questo trovo piuttosto sterile la polemica da voi sollevata. Il mio parere riguardo l’iniziativa nello specifico te lo do volentieri (scusa se ti do del tu, ma ci conosciamo) a fronte di maggiori elementi informativi che mi consentano di mettere sul piatto della bilancia svantaggi (indubbi) e vantaggi (possibili) che ne conseguiranno. Confido che l’Amministrazione abbia fatto le doverose valutazioni e che il tema della salvaguardia dell’ambiente sia sempre più presente tra i principi che guidano l’azione politica e quella dei cittadini. La strada è ancora tutta in salita. Un cordiale saluto.
(Lucia Manicardi)
Lei scrive di essere pienamente d’accordo con Luca. Quindi pienamente d’accordo nell’accusarmi in qualità di presidente del Circolo Legambiente Val d’Enza di essere impegnata a delegittimare il lavoro e l’impegno delle altre persone. Insulta senza nemmeno conoscermi. Mi ha dato la netta impressione di volersi porre su un piano superiore. Le ricordo che mentre c’è chi teorizza, magari nell’ennesimo tavolo di lavoro, altri agiscono e purtroppo ad agire sono le motoseghe. Infine una domanda: perché tante parole e non scrivere: sì, sono favorevole al taglio?
(Clizia Ferrarini)
Signora Clizia, d’istinto io sono sempre contraria ad abbattere alberi e quindi mi verrebbe estremamente facile e naturale assumere questa posizione. Tuttavia ho imparato, proprio grazie al mio impegno diretto nell’ambito della questione ambientale, che per cambiare il corso delle cose occorre uno sforzo costante e coerente, quotidiano, a 360 gradi. Va bene, e ci sta, la singola battaglia, quando giusta e doverosa. Ma poi andiamo anche oltre, rivediamo tutta l’impalcatura economico politica che governa questa società. Se mi indigno per lo scempio di viale Bagnoli e poi magari non faccio la differenziata, giro con un Suv energivoro e inquinatore o compro le fragole cilene in gennaio, ho contribuito ben poco a preservare il mio ambiente, e questo voleva essere il succo del mio intervento. Io sono anni che organizzo incontri pubblici su questi temi per informare e sensibilizzare. Sono convinta che noi condividiamo gli stessi valori, principi ed obiettivi, e così Legambiente Val D’Enza e Legambiente Appennino.
(Lucia Manicardi)
Non riesce a rispondere con un: “sì, sono favorevole al taglio” e poi ad argomentare partendo dal progetto concreto e reale?
(Clizia Ferrarini)
Chi delegittima? Lei delegittima, non sa nemmeno chi siamo e cosa facciamo e ci offende pubblicamente. Fare ecologia oggi? Cosa vuol dire? Usare fiumi di parole per nascondere l’inerzia o la connivenza?
(Legambiente Val d’Enza)
Davvero “incomprensibile” ed “astratto” il commento della signora Manicardi, ma per fortuna, lei stessa ammette di non voler entrare sullo specifico caso; ed allora mi domando:”cui prodest?” Se ritiene che le associazioni ambientaliste “…si impegnino … per una rivoluzione umana (?)… necessaria al salto di paradigma(?)…..” mi domando perché non inizino esse stesse, nelle persone che rappresentano l’associazionismo Verde in zona, con il motivare contestualmente e pubblicamente il loro assordante silenzio sulla questione castelnovina, molto più pragmatica e concreta rispetto alle teorie della signora Manicardi, dello scempio di viale Bagnoli. Ad intenditor, poche parole.
(Fabio Mammi)
Signor Mammi, la teoria serve da fondamento alla pratica. Il mio “ambientalismo” mi porta ad optare per scelte di vita e abitudini quotidiane molto concrete, come ad esempio la pratica rigorosa della differenziazione dei rifiuti, l’acquisto di prodotti locali piuttosto che di altra provenienza, il consumo di acqua di rubinetto e non di bottiglia, l’utilizzo dell’automobile solo laddove necessario e molto altro, volte all’obiettivo di ridurre al minimo, quando possibile, la mia impronta ecologica. Non mi comporterei così se non avessi alla spalle un preciso impianto culturale. Le questioni si affrontano con lo strumento della conoscenza, e quindi con la testa, non con la pancia. La risposta di Legambiente Appennino Reggiano nel frattempo è arrivata. La legga con attenzione.
Con cordialità.
(Lucia)
Il verde pubblico necessita di manutenzione da parte del Comune. Il taglio degli alberi di viale Bagnoli è, in realtà, un “taglio” di bilancio. Tutti gli altri discorsi sono dei pretesti.
(Delusa)
Noto con stupore che il M5S di Castelnovo, così attivo e appassionato a questa fondamentale battaglia di salvare i platani di via Bagnoli, non ha ancora dato una sua opinione sulla fusione dei Comuni del crinale, troppo impegnati ad abbracciare gli alberi?
(Francesco Benassi)
Apprendo con estremo favore che anche Lei, signora Lucia, come tanti di noi, si comporta in maniera civile e che come molti altri cittadini castelnovesi pratica la differenziata, consuma acqua di rubinetto e tanto altro, cosa che anche io come Lei cerco di mettere in pratica. Ma vede, Lei esula, come dal Suo precedente commento, dall’affrontare con intelligenza (o con la testa, come dice Lei) e senza divagare su altri temi, il problema in questione. Potrei risponderle che pur non essendo un ambientalista ho installato pannelli per la produzione di acqua calda sul mio tetto e pannelli per la produzione di energia elettrica dietro casa mia e che sto per installare un traliccio con pala eolica per lo stesso scopo, ma che cosa ci azzeccherebbe con il discorso taglio alberi? Le argomentazioni da Lei addotte nel precedente commento ed in questo pare che vogliano essere cortina fumogena per non rispondere al vero problema affrontato su queste pagine. Il fatto di abbracciare un albero e non fare la differenziata non fa di nessuno un vero ambientalista, ma, mi creda, neanche il contrario. La stessa risposta data da Legambiente, che Lei cita, pare un copia-incolla del suo precedente commento e ovviamente non affronta con testa il problema in oggetto. Legambiente Appennino, forse totalmente inconsapevole di quanto stava per accadere, non ha minimamente proposto una soluzione alternativa applicabile e certamente non perché non ve ne fossero. Per questo ho parlato di assordante silenzio. Comunque trovo inutile e stucchevole questo battibecco che non ha motivo di essere, oramai. La lascio alle sue certezze del nuovo corso ideologico della nuova Legambiente Appennino reggiano e io, forse anche un po’ sentimentale, rimango dell’idea che questo abbattimento poteva essere evitato e lo dico da non ambientalista (e ci tengo a questo punto a sottolinearlo). La saluto con cordialità e chiudo qui la querelle. Buona vita.
(Fabio Mammi)
A proposito di bilancio, sarei interessata a conoscere il costo dell’intera operazione, sapere che fine farà la legna di quegli alberi, ecc.
(Commento firmato)
Abbracciare un albero è un’esperienza positiva e bellissima in mezzo a un bosco, nel silenzio, dove l’unica cosa che senti è l’energia dell’albero, non in viale Enzo Bagnoli, su un marciapiede di una strada statale piena di traffico.
(MB)
Rispondo al primo commento del 20.5 a firma Fabio. Fino ad oggi non ho mai risposto a chi non ci mette la faccia, cioè nome e cognome, ma stavolta è mio diritto non tollerare attacchi diretti alla mia persona e dignità portati in modo subdolo. Non è la prima volta che questo sedicente Fabio, dal buio dove si nasconde protetto dall’anonimato, si permette di accostare la mia persona a comportamenti disdicevoli che non mi appartengono. Ho sempre accettato critiche e rilievi alle mie idee, ai miei punti di vista, alle mie scelte di campo e prese di posizione senza mai offendere o denigrare alcuno e pretendo lo stesso trattamento e rispetto da chiunque. I commenti di questo signore sono violenti, gratuiti, costituiscono attacco alla mia reputazione, credibilità e sono al limite della querela. Chiedo a questo signore di uscire dal sottoscala dove sta rintanato e di confrontarsi con me alla luce del sole come si conviene ad un uomo. Metto immediatamente a disposizione della redazione la mia mail per un veloce contatto.
(Federico Tamburini)
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Dovuto dare spazio a questa replica. Ed ora eviteremo controrepliche.
(red)